In tempi di crisi fioccano le buone idee, nel nostro caso specifico lo Swapping. In realtà non si tratterebbe di una grande innovazione, visto che stiamo parlando di baratto, ma lo è se si pensa che, come oggetto di scambio, siano facili da trovare persino le grandi firme. Sappiamo bene quanto possano costare una borsa o un paio di scarpe che vediamo esposte in boutique, no? Un occhio della testa. Perché non organizzare, allora, un divertentissimo Swap Party?
L’origine dello Swapping è statunitense: niente denaro, niente carte di credito, solo scambi.
Quante volte, con il cambio di stagione, abbiamo pensato: “questa giacca è praticamente nuova, ma non mi va più bene, che faccio?”. Con lo Swapping possiamo risolvere il problema barattando la nostra giacca con quella di un’amica o, in alternativa, una camicia. Non esistono limiti, si possono scambiare maglioni, gonne, pantaloni, cappotti, t-shirt, costumi, accessori.
Attenzione però: non stiamo parlando di stracci, ma di vestiario in ottime condizioni, ordinato, pulito e davvero poco usato. Per organizzare uno Swap Party basta fissare un appuntamento con amiche e colleghe chiedendo a ciascuna di portare ciò che ritenga opportuno (magari mixando stili diversi): un aperitivo, un paio di tartine, quattro chiacchiere e… corsa all’affare!
Con questo sistema è possibile portare a casa capi griffati con un duplice vantaggio: risparmiare e combattere lo spreco! È molto frequente, infatti, acquistare un capo di taglia troppo piccola o troppo grande (senza riuscire a cambiarlo), oppure ricevere in regalo una t-shirt proprio orrenda e abbandonarla in fondo al cassetto. Invece di lasciare il cartellino attaccato per i prossimi dieci anni non sarebbe meglio fare Swapping?! Sono nate persino delle boutique dedicate, in cui i capi vengono suddivisi per categoria e valore commerciale (in modo da garantire a chi offre un abito del valore di 200 euro, ad esempio, uno scambio di pari importo). Per oggetti davvero costosi esistono gli swap shop per articoli di lusso e, in questo caso, oltre che abiti si possono scambiare mobili, oggetti di design, gioielli, orologi.
Gli uomini staranno pensando che non si tratta di una notizia dedicata a loro. Invece no: nulla vieta uno scambio d’abiti al maschile! Specie chi è attento al look sarà felice di poter rinnovare il guardaroba senza spendere una fortuna! Tra l’altro uno swap party può essere creato anche per barattare prodotti hi-tech come computer, smartphone, schede di memoria, chiavette usb ecc.
Senza dimenticare le idee utili e alternative come abbigliamento e accessori per bambini: pensate alle neo mamme in cerca di tutine, passeggini, seggiolini ecc. a poco prezzo. Con lo swapping possono ottenerli gratis! Oltre al beneficio aggiuntivo di dare nuova vita a capi indossati per pochissimo tempo, ma ormai stretti per un bimbo che cresce da un giorno all’altro.
Infine, una chicca per le giovani spose: sapete che è possibile mettere a disposizione il proprio abito per altre ragazze che ne abbiano necessità? Non sarebbe uno scambio vero e proprio, in effetti, ma un bel gesto solidale che in molte città, complice la crisi, ha già riscosso grandi consensi.
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