Per una volta possiamo accostare il concetto di buone notizie a quello di cartelle esattoriali.
Due le novità di rilievo: dal 1° agosto le cartelle, che riconosciamo bene per forma e colore, saranno anche più leggibili, sarebbe meglio dire “decifrabili”; dal 1° ottobre invece gli interessi di mora saranno più bassi.
Da agosto, dunque, sarà in vigore la nuova cartella di pagamento, che riporterà nel frontespizio il nome dell’Ente impositore (INPS, INAIL, Comune, Agenzia delle Entrate ecc.) che ha richiesto le somme al contribuente tramite Equitalia. Le motivazioni sono rintracciabili nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, contente anche un fac simile della nuova cartella: “la revisione del modello di cartella di pagamento è scaturita dall’esigenza di assicurare chiarezza dei dati ivi contenuti e migliorare la fruibilità delle informazioni fornite”.
La nuova cartella è più facile da interpretare, ma solo per quel che riguarda la prima pagina, il cosiddetto frontespizio, che illustrerà chi sono gli enti a cui dobbiamo delle somme di denaro. Le pagine successive sono rimaste invariate e contengono il dettaglio delle somme da versare suddivise tra debito, sanzioni e interessi, le istruzioni per il versamento e le informazioni per la lettura della cartella stessa.
A partire dal 1° ottobre, inoltre, gli interessi di mora, eventualmente dovuti dal debitore nel caso in cui quest’ultimo non riesca a saldare l’importo dovuto entro 60 giorni (2 mesi circa, ma fanno fede i giorni) dalla consegna della cartella esattoriale da parte dell’agenzia di recupero crediti, verranno notevolmente ridotti e, dall’attuale valore, equivalente al 5,0243%, passeranno al 4,5504% su base annua. Il tasso degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo è stabilito annualmente da apposito decreto del Ministero delle Finanze, sulla base della media dei tassi attivi indicati dalla Banca d’Italia, nel caso specifico prendendo come periodo di riferimento quello che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2011.
Insomma: ricevere una cartella esattoriale rimane un’esperienza pur sempre spiacevole ma almeno sapremo subito chi ci è creditore e potremo risparmiare sugli interessi nel caso non riuscissimo a saldare il debito entro i 60 giorni previsti.
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