La battaglia è iniziata da qualche tempo e ascoltiamo i lamenti delle vittime ogni giorno. C’è sempre una libreria che si trova in difficoltà, c’è sempre una libreria costretta a chiudere: la colpa è, nella maggior parte dei casi, dell’avversario digitale. La colpa è sempre dell’eBook.
D’altro canto il libro cartaceo ha già affrontato nemici che volevano o potevano mettere in discussione il suo dominio. La televisione non c’è l’ha fatta, la radio non è stata capace e internet… Be’, Internet ha fatto da cassa di risonanza per un supporto completamente nuovo.
Un supporto che ora sta mettendo in difficoltà il libro cartaceo. L’eBook è solo una forma diversa di fruizione, ma rivoluziona il modello economico del libro. Non c’è stampa, non c’è distribuzione fisica, non ci sono spese accessorie.
Il digitale permette la riproduzione infinita di un bene che resta immateriale, ma che svolge egregiamente il lavoro del cartaceo. O almeno questa è l’opinione di molti, di quelli che non fanno un passo senza il proprio Kindle. E che intavolano discussioni infinite con chi invece osanna il formato classico.
Ma chi vincerà la sfida tra e-book e libro cartaceo?
Perché scegliere un libro (cartaceo)?
C’è una scuola di pensiero che si avvicina al feticismo, e che mette i libri al pari di un totem indiano. Il libro è sacro, è elemento di riferimento in ogni salotto. Per alcuni il libro è addirittura un simbolo di potere e conoscenza: un simbolo da esporre per definire il proprio status (non solo culturale).
Prova a entrare nello studio di un architetto. Cosa trovi sul tavolo circondato da poltrone Le Corbusier? Tre o quattro volumi appoggiati con fare distratto (in realtà una posizione studiata con cura) sul cristallo dedicati alla Bauhaus, al Jazz e a qualche fotografo nippobrasiliano degli anni Ottanta.
Puoi ottenere lo stesso effetto con un eBook? Non scherziamo…
E non puoi parlare dei vantaggi del libro cartaceo senza considerare il fattore emotivo. Non voglio dare man forte al partito del profumo della carta, ma la verità è questa: il libro è un feticcio, un oggetto prezioso, un supporto da far firmare all’autore e da conservare in libreria. Il libro è un oggetto da collezionare.
L’uomo ha sempre collezionato. E ha sempre dato un valore proprio agli oggetti: un libro cartaceo può avere un valore affettivo, può essere un ricordo. Vale anche per un eBook? No. Questa è risposta che devo dare a chi paragona la lettura digitale a quella cartacea: chiedi a un correttore di bozze dove legge la versione definitiva di un testo.
Sulla carta. Dove può lasciare appunti, disegni, frecce, correzioni, note… è la prima forma di interazione tra autore e lettore!
Perché scegliere un eBook?
Qualcuno disse: “Mettiamo tutto su un unico dispositivo così possiamo leggere dallo smartphone, telefonare dallo smartphone, ascoltare musica dallo smartphone”. Poi scoprì che non era poi così comodo e nacque il supporto (tipo il Kindle) con tecnologia e-ink.
Così i critici dell’eBook che sostenevano la difficoltà della lettura su schermo (non è il massimo leggere da un monitor normale) sono stati silenziati: non c’è differenza, sembra di essere su carta. E questo è solo il primo dei punti a favore dell’eBook, un formato che ormai ha imposto le regole del gioco.
Adesso è il libro che deve inseguire perché, mettendo da parte romanticismi e atteggiamenti da hipster, l’ebook conviene. Conviene perché costa meno di un libro cartaceo (e questo vale anche per l’editoria), conviene perché occupa meno spazio, conviene perché in un dispositivo puoi mettere una marea di libri.
Conviene perché i grandi portali sono a tua disposizione: cerchi, compri, scarichi, leggi. Il gioco è fatto, non devi andare in quella bolgia infernale chiamata Feltrinelli, e non devi aspettare che arrivi l’ordine per sfogliare il tuo testo.
Il sogno consumistico si è avverato nella sua totalità: lo vedi, lo compri, lo paghi, lo prendi.
E se non hai disponibilità o se hai davvero esagerato questo mese c’è la wishlist. Ovvero un elenco nel quale inserire i libri che desideri, e che ti accompagnerà ovunque. Stai per comprare un libro da un uomo in carne e ossa? Una voce ti ricorderà che… “Ehi, hai una wishlist piena come un uovo!”.
Conclusioni
Certo, è facile trovare tesi a favore dell’eBook soprattutto per i nativi digitali. Ma non esistono conclusioni nette. Chi ama il libro cartaceo, chi ama toccare con mano il prodotto culturale, deve spendere un po’ di più perché ci sono dei costi che gli editori devono affrontare.
Chi può rinunciare a questo piacere si sfrega le mani, acquista un lettore di eBook (a proposito, meglio Kindle o iPad?) e sfrutta i vantaggi di un bene che si muove in un’economia digitale.
Per alcuni la soluzione si trova nel bundling, nel regalare gli eBook per incentivare la vendita dei libri cartacei: in fin dei conti sono esperienze differenti. La vera sfida è rivolta agli editori e alle librerie: sapranno adattarsi a questo modello? Sapranno modificare la propria natura per sopravvivere?
Darwin insegna: l’evoluzione è la strada da seguire.
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