Chi assiste familiari anziani o disabili oggi può beneficiare dei permessi previsti dalla legge 104. Ma in molti casi le agevolazioni concesse dalla legge non sono sufficienti per coprire le necessità di chi presta e di chi riceve assistenza.
Per offrire nuove misure e nuove agevolazioni si stanno discutendo tre diversi disegni di legge che dovrebbero essere approvati entro la fine della legislatura. Le novità più rilevanti sono due: detrazioni fiscali e assegni per chi assiste familiari anziani e agevolazioni lavorative per i caregiver che assistono familiari disabili.
Legge 104: detrazioni fiscali e assegni per chi assiste familiari anziani
Chi assiste un familiare entro il 3° grado e di età superiore a 80 anni avrà diritto a ricevere delle agevolazioni fiscali. Le spese di assistenza saranno detraibili per il 19%, fino a un tetto di 10.000 euro all’anno. La detrazione massima sarà quindi di 1.900 euro, da sottrarre dall’importo dell’Irpef da pagare.
Se chi presta assistenza non ha reddito o è incapiente (cioè se la somma da pagare dell’Irpef è inferiore alla somma da detrarre), si può ottenere un assegno INPS di massimo 1.900 euro.
Le agevolazioni decise per chi assiste un familiare anziano sono concesse:
- in caso di familiari conviventi da almeno 6 mesi;
- se l’ISEE familiare è inferiore a 25.000 euro.
Agevolazioni lavorative per i caregiver che assistono familiari disabili
I disegni di legge sull’assistenza familiare disciplinano anche il tema dei caregiver che si occupano continuativamente dell’assistenza di familiari disabili.
Le norme in discussione concedono diverse agevolazioni per chi assiste un familiare entro il 2° grado, convivente, invalido al 100% e che necessita di cure per almeno 54 ore settimanali. I caregiver che rispettano questi requisiti possono:
- trasformare il proprio contratto di lavoro a tempo pieno in contratto part-time al 50% per un massimo di 2 anni;
- accedere ai permessi stabiliti dalla legge 104;
- lavorare in modalità telelavoro, se la mansione lo permette;
- ottenere permessi e ferie aggiuntivi rispetto a quelli fissati dalla legge;
- ottenere contributi figurativi a carico dello Stato per il periodo di assistenza;
- beneficiare di una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l’assistenza, fino a un massimo di 1.000 euro all’anno.
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