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6sicuro » Blog » Auto e Moto » Codice della Strada » Nuovo Codice della Strada 2018

Nuovo Codice della Strada 2018

Il Codice della Strada si aggiorna costantemente. Sono tante le novità introdotte il 4 dicembre: targhe straniere, parcheggiatori abusivi e fermo veicoli.

Ultimo aggiornamento: 18 Marzo 2021

Sommario

  • Codice della Strada: guida con targa estera
  • Codice della strada: fare il parcheggiatore abusivo è reato
  • Sequestro dei veicoli
  • Codice della strada: il fermo dei veicoli
  • Le multe arrivano tramite email PEC
  • Codice della Strada 2018: obbligo di ALT sui rettilinei
  • Alcol-test e assistenza di un legale
  • Codice della Strada 2018: novità sulla classe di merito per privati e aziende

codice della strada 2018

Il Codice della Strada è composto da 408 articoli e 19 appendici e rappresenta il regolamento al quale attenersi in relazione alla guida dei veicoli, la gestione delle strade, le norme di comportamento, gli illeciti, le sanzioni ed i provvedimenti.

Ogni anno, per rispondere alle necessità ritenute più urgenti e accogliere varie sentenze della Corte di Cassazione, il legislatore provvede a emanare una serie di norme per aggiornare quelle esistenti, solitamente verso la fine dell’anno, con decorrenza dal 1 gennaio dell’anno successivo.

Esattamente quello che è avvenuto anche quest’anno. Il Decreto Sicurezza è diventato legge il 1 dicembre ed entrato in vigore il 4 dicembre, introducendo diverse novità anche nel Codice della Strada. Vediamole insieme.

Codice della Strada: guida con targa estera

L’articolo 93 del Codice della Strada, in base alla nuova formulazione, vieta a chi risiede in Italia da più di 60 giorni di circolare con un veicolo immatricolato all’estero. Il divieto riguarda qualsiasi veicolo (anche commerciali) con alla guida sia i cittadini italiani che stranieri.

Questa regola è stata introdotta per contrastare una pratica ampiamente diffusa di circolare con auto con targhe straniere per evitare di pagare tasse (ad esempio, superbollo), multe e assicurazioni.

Ora, per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa da 712 euro fino a 2.848 euro, integrata con la trasmissione del documento di circolazione alla motorizzazione competente, da parte dell’organo accertatore, al fine di ordinare l’immediata cessazione della circolazione del veicolo. Decorsi 6 mesi dalla violazione, se non è stato richiesto il foglio di via per portarlo oltre confine italiano oppure eseguita la immatricolazione in Italia, si applica la sanzione della confisca del veicolo stesso.

Sono esclusi dal divieto leasing, locazioni o comodati d’uso concessi a un residente in Italia da parte di un’impresa europea che non abbia una sede secondaria effettiva in Italia. La circolazione è ammessa se a bordo c’è un documento che attesti data del contratto e durata e della disponibilità del veicolo. Se quel documento manca, la responsabilità va al conducente, il quale deve pagare una multa da 250 a 1.000 euro. Ha poi 30 giorni di tempo per presentare il documento. Se non lo fa, scatta il fermo amministrativo del veicolo. Se il conducente non presenta il documento entro i successivi 60 giorni, il veicolo gli viene riconsegnato ma dovrà pagare un’ulteriore multa, ma da 705 a 3.526 euro (articoli 214 e 94 comma 3).

Codice della strada: fare il parcheggiatore abusivo è reato

Tra le novità del Codice della strada c’è il comma 15-bis dell’articolo 7 completamente rivisto e che riguarda i parcheggiatori abusivi. La sanzione pecuniaria amministrativa è stata ritoccata verso il basso (prima era compresa tra 1.000 e 3.500 euro, ora viene fissata tra 771 e 3.101 euro) ma sono state introdotte delle condizioni che potrebbero trasformare un illecito amministrativo in un reato vero è proprio. Questo si verifica quando il parcheggiatore abusivo impiega risorse minorenni oppure continua a fare il parcheggiatore abusivo nonostante sia già stato sanzionato in passato (è, in pratica, il caso della recidiva).

A questo punto, non si tratta più di un illecito amministrativo ma di un vero e proprio reato punito con l’arresto da sei mesi a un anno, l’ammenda tra 2.000 e 7.000 euro e la confisca di tutti i guadagni ricavati dall’attivitità di parcheggiatore abusivo.

Sequestro dei veicoli

Quando viene sequestrato un veicolo, il proprietario o il conducente sono gli incaricati per portarlo, in sicurezza e a proprie spese, in un luogo in cui non ci sia un passaggio pubblico. Se proprietario o conducente si rifiutano, sarà la Polizia ma ecco cosa succede:

  • dovranno pagare una multa da 1.818 a 7.276 euro
  • sospensione della patente da 1 a 3 mesi

Inoltre, se il proprietario del veicolo (auto, moto, fuorgone) non assume la custodia del veicolo entro cinque giorni dalla pubblicazione del sequestro sul sito della Prefettura, il mezzo passa in proprietà al titolare del deposito. Per riaverlo, il suo legittimo proprietario sarà costretto a pagare il recupero e il trasporto.

Guidare un  veicolo sotto sequestro comporta una multa da 1.988 a 7.953 euro e la revoca della patente.

Codice della strada: il fermo dei veicoli

Come nel caso del sequestro, sarà il proprietario a doversi fare carico del trasporto e della custodia del mezzo in un luogo stabilito. Se dovesse violare questa norma dovrebbe pagare una sanzione amministrativa tra 776 e 3.111 euro e dire addio alla patente per un periodo compreso tra uno e tre mesi.

Qui di seguito le novità introdotte nel precedente “ritocco”

Le multe arrivano tramite email PEC

Una delle novità introdotte nel Codice della Strada 2018 riguarda la consegna delle multe. Infatti, i titolari di un indirizzo PEC non vedranno più recapitata la temuta busta verde, ma riceveranno il verbale e la sanzione direttamente sull’indirizzo di posta elettronica.

Come abbiamo spiegato nell’articolo dedicato alle multe via PEC:

l’atto si considererà inviato nel momento in cui il sistema genera la ricevuta di accettazione e notificato nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna completa del messaggio. L’email quindi risulterà consegnata anche se l’automobilista non l’ha ancora visualizzata o aperta.

Codice della Strada 2018: obbligo di ALT sui rettilinei

Secondo l‘ordinanza Num. 27771 Anno 2017, emessa dalla Corte di Cassazione, la polizia stradale ha l’obbligo di intimare l’ALT alla vettura in eccesso di velocità, qualora il fatto si verifichi lungo un tratto rettilineo.

Nell’ordinanza si legge quanto segue:

posto che, come ha evidenziato il Tribunale di Chieti, il tratto di percorrenza, controllato da autovelox, era un rettilineo, in via di principio, nulla impediva agli organi di Polizia stradale di posizionarsi in modo tale che, visionata con i propri strumenti la velocità delle autovetture in transito, potessero fermare l’autovettura di cui si era rilevato l’eccesso di velocità, per gli adempimenti inerenti alla contestazione. Ed essendo ciò possibile il verbale di contestazione non poteva limitarsi a rilevare che l’accertamento di che trattasi era stato effettuato mediante autovelox perché avrebbe dovuto, come evidenzia il Tribunale, specificare la ragione per la quale non era stata possibile la contestazione immediata.

Quindi, se la polizia stradale non intima l’ALT alla vettura in un rettilineo, ne deve specificare in modo preciso, nelle motivazioni allegate alla contravvenzione, il perché.

L’infrazione omessa non è abuso d’ufficio

Capita spesso di compiere una infrazione, più o meno grave, e trovare un agente delle forze dell’ordine comprensivo, disposto a lasciarci andare con una ramanzina e un “faccia più attenzione in futuro”.

Niente di strano, a volte il contesto conta molto nella valutazione da parte delle forze dell’ordine, ma in passato è capitato che qualche agente venisse sottoposto ad indagine per abuso d’ufficio, perché con il suo comportamento avrebbe generato un vantaggio patrimoniale nei confronti dell’automobilista.

La Corte di Cassazione penale, sez. VI, con la sentenza dell’11/10/2017 n° 46788 ha stabilito che l’omissione non è configurabile come abuso d’ufficio.

Alcol-test e assistenza di un legale

La sentenza della Corte di Cassazione n. 51284/2017 ha stabilito quando e come comunicare al soggetto che deve sottoporsi ad alcol-test la possibilità di essere assistito da un legale. Infatti, la giurisprudenza distingue due casi, uno che prevede questa comunicazione e uno che non la rende necessaria:

  • Il caso in cui l’alcol-test venga eseguito insieme ad altri esami del sangue per soccorrere il soggetto ferito dopo un incidente;
  • Il caso in cui l’alcol-test venga richiesto dalla polizia giudiziaria.

Nel primo caso, l’avviso non è indispensabile, mentre lo è nel secondo caso.

Codice della Strada 2018: tutte le novitàClick To Tweet

Codice della Strada 2018: novità sulla classe di merito per privati e aziende

Una delle storture più odiate dagli automobilisti era la sussistenza di un sistema discriminante in relazione all’assegnazione della classe di merito per le assicurazioni RCA in alcune circostanze.

Attraverso il Documento di Consultazione N. 2/2018 redatto dall’IVASS – l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – contenente “i criteri di individuazione e le regole evolutive della classe di merito di conversione universale”, alcune di queste storture sono state corrette ed eliminate.

Nello specifico, ecco cosa è indicato nel documento:

  • rilevazione della storia assicurativa ed assegnazione della classe di CU anche per le annualità coperte da contratti stipulati con formula tariffaria “a franchigia” e “a tariffa fissa”;
  • estensione a tutte le fattispecie di polizze temporanee della disciplina prevista per le polizze “a franchigia” e “a tariffa fissa”;
  • in caso di mutamento della titolarità del veicolo che comporti il passaggio da una pluralità di proprietari (ad esempio una società) ad uno soltanto di essi (ad esempio un socio, o l’amministratore unico), la classe di CU maturata sul veicolo viene riconosciuta al nuovo proprietario, anche in caso di sostituzione del veicolo;
  • è possibile il trasferimento di proprietà di un veicolo tra (e questa è la novità rispetto al passato) persone coniugate, o unite civilmente o conviventi di fatto. In passato, infatti, era possibile solo tra coniugi, in comunione dei beni;
  • in caso di vendita o furto di un veicolo, il proprietario può conservare la classe di merito attiva prima della perdita di possesso, anche nel caso in cui lo stesso risulti invenduto o oggetto di successivo ritrovamento. In passato, invece, si ripartiva dalla CU 14;
  • In caso di auto acquistata in leasing o con noleggio a lungo termine, l’utilizzatore può vedersi riconoscere la classe di merito anche laddove non dovesse riscattare il bene e acquistare una vettura nuova. La norma, però, non è retroattiva;
  • nel caso di veicolo intestato a soggetto portatore di handicap, la classe di CU maturata sul veicolo è riconosciuta anche per veicoli acquistati da coloro che hanno abitualmente condotto il veicolo stesso, ad esempio un coniuge o un familiare stretto;
  • In caso di eredità di un veicolo da un convivente del defunto, è previsto il riconoscimento della classe di CU maturata sul veicolo;
  • In caso di passaggio di proprietà del veicolo da una società ad una persona fisica legata ad essa, ad esempio un socio, viene riconosciuta la Classe CU maturata.

Il nostro consiglio è di rimanere sempre aggiornati e seguire le evoluzioni della legislazione vigente.

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Autore: Salvatore Russo

Ideatore del blog di 6sicuro e coordinatore generale dell’intera squadra di blogger e giornalisti. Autore Hoepli di "SEO&Content" e "SEO&Journalism" e founder della società &Love che realizza eventi dedicati al mondo della comunicazione e digital marketing, tra cui SEO&Love, Beach&Love e Food&Love.

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  1. avatarSergio

    21 Marzo 2018 a 4:58 pm

    Per quanto riguarda la classe di merito CU, la stessa di perde se per un periodo non si possiede nessuna vettura perché si decide di utilizzare vetture condivise, come nel caso del car sharing o del noleggio auto? Grazie.

    Rispondi
    • avatarGiovanni Bizzaro

      28 Marzo 2018 a 1:44 pm

      Ciao Sergio,
      Solo se questo periodo supera i 5 anni, altrimenti si mantiene.

      Rispondi
  2. avatarRiccardo Scandura

    29 Marzo 2018 a 12:44 pm

    Vorrei conoscere se il nuovo c.d.s. obbliga i conducenti o proprietari delle auto ad esporre il tagliando in corso di validità dell’assicurazione.
    E se affermativo in quale parte del veicolo.

    Rispondi
    • avatarParnas

      29 Aprile 2018 a 3:17 pm

      L’esposizione del contrassegno sul parabrezza non è più obbligatoria da anni, tant’è che le compagnie non lo forniscono nemmeno più. E’ invece obbligatorio conservare in auto il certificato di assicurazione, che può essere richiesto da un agente di polizia in caso di controllo.

      Rispondi
      • avatarLuigi

        11 Novembre 2018 a 10:36 am

        Ma se sono assicurato cosa serve tenere il tagliando di controllo assicurativo gli enti preposti hanno già tutte le informazioni per via telematica (esempio bollo auto, assicurazione, revisione, controllo patente, libretto di circolazione carta d’identità e quant’altro) non servirebbe portarsi dietro nessun documento, cosi si evitano anche i furti o la perdita dei documenti. MEDITATE POLITICI STATE COMPLICADO LA VITA AI CITTADINI.

        Rispondi
        • avatarAngelo

          9 Dicembre 2018 a 6:34 pm

          Infatti, Oggi sono stato fermato dalla Polizia e mi hanno chiesto: prima un qualcosa che sta nel telefonino, sono rimasto sorpreso di questa cosa, non lo avevo. (mi informerò meglio) Poi mi hanno chiesto il certificato, che avevo, patente e libretto, tutto a posto. Sono un bravo modello automobilista, portavo la cintura e la radio soffusa. Ma tutte queste cose non sono registrate tramite targa?

          Rispondi
  3. avatarGianfranco Bigiarini

    30 Aprile 2018 a 2:25 pm

    un’autovettura omologata per cinque persone è vero che può portare una sesta
    con età inferiore a dieci anni basta che sia in braccio ad una persona adula
    contro la affermazione contraria mi è stato detto che non sapevo nulla

    Rispondi
  4. avatarMonica

    7 Maggio 2018 a 6:20 pm

    Buongiorno, non riesco a trovare se è obbligatorio portare un bambino di 8 mesi, 9kg, nel seggiolino anteriore della.bici o se può andare anche nel posteriore cui ho letto essere più sicuro del primo.grazie! Monica

    Rispondi
    • avatarFrancy

      23 Maggio 2018 a 2:40 pm

      Ciao, io mi sono informata in merito e non ho trovato grandi risposte.
      Sembra che non ci sia una norma, a parte il limite di peso che è di 15 kg anteriore e 25kg sul posteriore (bisogna però che la bici abbia il portapacchi adatto, costa poco montarlo). Rimane sempre l’obbligo del casco se le info che ho raccolto sono corrette.

      Rispondi
  5. avatarNicola

    30 Maggio 2018 a 3:57 pm

    Lo scooter 125 può accedere ufficialmente ad autostrade e superstrade ?

    Rispondi
    • avatarGiovanni Bizzaro

      6 Giugno 2018 a 4:39 pm

      Ciao Nicola,
      Confermato: https://www.6sicuro.it/moto/scooter-moto-125-possono-circolare-su-autostrade-e-tangenziali

      Rispondi
      • avatarGuido Pietropaoli

        10 Dicembre 2018 a 5:42 pm

        Non mi risulta. Era una proposta che il Parlamento ha congelato. Ad oggi vige l’Art. 175 che vieta l’accesso ai motocicli con cilidrata inferiore ai 150 cc
        http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-175-condizioni-e-limitazioni-della-circolazione-sulle-autostrade-e-sulle-strade-extraurbane-principali.html

        Rispondi
  6. avatarDavide Zanichelli

    10 Giugno 2018 a 11:28 am

    Buongiorno gradirei un informazione.
    E normale vedere in autostrada i tir che si sorpassano l’uno con l’altro costringendo molte volte l’autista di auto a rallentare all’improvviso?
    Mi e capitato diverse volte,vorrei sapere e vietato o no .
    Grazie per la vostra gentilezza nel rispondermi

    Rispondi
  7. avatarLuigi Colapietro

    20 Giugno 2018 a 10:48 am

    Nel progetto esecutivo di un percorso naturalustico è volontà dell’Amm.ne Comunale realizzare sul ciglio esterno alla Statale, sfruttando la parte laterale asfaltata divisa dalla linea bianca di carreggiata,una corsia separata da una staccionata. Quali normatve
    Si devono osservare? È possibile la realizzazione del percorso pedonale?

    Rispondi
  8. avatarFranco

    8 Ottobre 2018 a 3:48 pm

    In caso di incidente stradale con infortunio di terzi sopra i 30 gg cosa si rischia ?

    Rispondi
  9. avatarGiuliano

    9 Dicembre 2018 a 8:57 am

    Tutti coloro che guideranno un’auto con targa straniera per eludere il fisco e/o le multe, si organizzeranno talmente bene da stipulare il comodato d’uso con qualche ditta della stessa nazionalità della targa esposta,in maniera fittizia e non sarà sempre possibile riconoscerne la veridicità.
    Ogni volta che si fa una legge, il legislatore lascia sempre una scappatoia per trovare un inganno.
    Che pena questa Italia !!

    Rispondi
  10. avatarFilippo

    9 Dicembre 2018 a 11:37 am

    Sulla questione targhe straniere sono contrario, perché non eliminiamo il superbollo e il bollo e recapitiamo agli stranieri le contravvenzioni? Esattamente come in svizzera e se l’infrazione prevede la sospensione della patente basta dare un ammonizione con l’obbligo di non guidare in italia per n.x. giorni/mesi. In questo modo si tornerà ad avere vetture italiane pagando tasse italiane ma in misura onesta e non da truffa come fatto fin d’ora.

    Rispondi
  11. avatarCesare MARINUCCI

    9 Dicembre 2018 a 11:50 am

    Riguardo alle specifiche e variazioni del Codice della Strada, in linea di massima, tutto più o meno accettabile mentre quello che la classe di merito CU ( così mi sembra sia espresso ed io aver compreso ) rimanga sul veicolo anche dopo il passaggio di proprietà mi sembra proprio una cosa insostenibile per due motivi : 1° se compro un’auto da uno che ha avuto moltissimi incidenti o che ha acquisito da poco una macchina pertanto ha una classe di merito piuttosto alta non mi sembra giusto che io invece guido da molto tempo e ho una classe di merito che si avvicina alla classe 1 debba sottostare alla loro classe penalizzata. 2° in questo modo si obbliga colui che vuole acquistare un’auto di non acquistarla se l’auto possiede un CU troppo alto e viceversa si valorizza di più un auto con CU basso, la classe di merito deve seguire il proprietario dell’auto o di colui che è il contraente assicurativo in quanto come può fare una macchina da sola ad acquisire una classe di merito senza che nessuno ne sia alla guida e ne sia il proprietario ? Questo si dovrebbe portare in evidenza a colui o coloro che hanno modificato l’acquisizione della classe di merito. Poi non so come è andata a finire la regola che se una persona a due macchine intestate la seconda avrebbe usufruito del CU della prima, nella nuova disciplina questa regola non varrebbe più ed uno avrebbe due auto con due CU diversi.

    Rispondi
  12. avatarpietro

    9 Dicembre 2018 a 12:20 pm

    debbo riconoscere che è un servizio utilissimo agli automobilisti che spesso per ignoranza commettono gravi errori

    Rispondi
  13. avatarPatrizio

    9 Dicembre 2018 a 5:55 pm

    Manca il caso di un cittadino che dovendo assentarsi dall’Italia per un lungo periodo, al suo ritorno deve ripartire dalla classe più alta pur avendo continuità di guida dimostrabile con i relativi documenti assicurativi. IO per esempio ogni volta che rientro in Italia ripato dalla classe più alta pur avendo avuto continuità di guida assicurata (documento estero). E’ giusto? Come la mettiamo? A me pare scorretto, per non dire di peggio !!

    Rispondi
  14. avatarserafino miglietta

    10 Dicembre 2018 a 6:24 am

    grazie per gli utilissimi aggiornamenti

    Rispondi
  15. avatarPetronela

    12 Dicembre 2018 a 9:19 am

    La legge con le targhe straniere e gia attiva ? E da quale data e attiva ? Ma se per caso ti fermano per la prima volta di fanno subito la multa di 712 euro oppure ti fa un avvertimento e se non va rispetatto puoi ti fa la multa ?

    Rispondi
    • avatarSalvatore Russo

      16 Dicembre 2018 a 10:55 am

      è entrato in vigore a inizio dicembre e non c’è nessun avvertimento: se sei in difetto, paghi la multa.

      Rispondi
  16. avatargenius3999

    12 Dicembre 2018 a 9:56 pm

    Buona sera, non si potrebbe mettere un servizio di ( GUARDIE GIURATE–POLIZIA PRIVATA ) che ci vengono ad assistere durante un incidente stradale tra due veicoli senza feriti e morti per aiutarci a stabilire chi ha ragione,e per farci scrivere un C.I.D.senza litigare visto che nessuno delle forze dell’ordine vengono ad aiutarci ?
    Penso che si possa fare visto che le auto sono private, magari pagando un po in più quando si rinnova ogni anno le varie compagnie di Assicurazioni, grazie.

    Rispondi
    • avatarSandro

      30 Dicembre 2018 a 10:38 am

      L’errore della tua richiesta sta nelfatto che le forze dipolizia che intervengono in seguito ad un incidente non danno ragione o torto alle parti coinvolte, ma mettono a verbale le dichiarazioni che raccolgono dai vari attori coinvolti,saranno poi le assicurazioni in base alle dichiarazioni e alla supposta dinamica dell’incidente a stabilire chi ha torto e chi ha ragione.

      Rispondi
      • avatarmarino rosalto

        6 Gennaio 2019 a 10:41 am

        Che siano le assicurazioni a decidere chi a torto è scandaloso per il semplice motivo che il codice stradale è scritto dallo stato per fortuna, dovrebbe essere una autorità dello stato a decidere questa cosa, perché finché decideranno le assicurazioni, la decisione sarà sempre basata sugli interessi economici delle stesse.

        Rispondi
  17. avatarMarsida

    26 Dicembre 2018 a 5:46 pm

    Salve vorrei un’informazione se possibile, attualmente mi trovo in albania ma sono residente in italia e ho patente italiana, vorrei prendere la macchina di mia cognata con targa albanese per passare una settimana in italia con i miei suoceri, posso guidare la sua auto senza problema o è vietato?

    Rispondi
  18. avatarMarinella1960

    7 Gennaio 2019 a 8:03 am

    Dove devo esporre la targa prova se il mio furgone è chiuso dalla parte posteriore?

    Rispondi
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