Archiviati i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno è arrivato il momento di tornare alla realtà e fare i conti con il previsto aumento delle tariffe. Il 2018 porta con sé un’ondata di pesanti rincari. Secondo l’Adusbef, l’aumento dei prezzi costerà alla famiglia media 952 euro.
Vediamo quali spese saranno interessate dai rincari e di quanto aumenteranno.
Rincari 2018: 952 euro in più per tariffe e prodotti di consumo
È stata definita come “la stangata di Capodanno”: con l’arrivo del 2018 salgono le tariffe e vengono rivisti al rialzo i prezzi di molti prodotti di consumo. In alcuni casi si tratta di aumenti già annunciati, in altri casi il rialzo dei prezzi è dovuto ad aumenti registrati nell’ultimo periodo e, in altri casi ancora, c’è lo zampino della speculazione.
Le associazioni dei consumatori hanno cercato di capire quanto costeranno gli aumenti per una famiglia media: secondo l’Adusbef i rincari 2018 faranno aumentare i costi di 952 euro, mentre per l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori gli aumenti costeranno 783,10 euro. In ogni caso, prepariamoci a bollette e tariffe più salate.
Rincari 2018: aumenti per le bollette di elettricità, acqua e metano
Il primo aumento, scattato già dal 1° gennaio, riguarda le tariffe elettriche. Con il passaggio alla tariffa unica le famiglie che consumano meno pagheranno di più. Per le associazioni di consumatori sono 22 milioni su 29 le famiglie che vedranno aumentare la bolletta dell’elettricità.
Aumenti in vista anche per la bolletta del metano e per quella dell’acqua. Il rialzo medio per luce e gas sarà di 68 euro all’anno, a cui vanno sommati 45 euro in più per i consumi idrici.
In mezzo a quest’ondata di rialzi c’è comunque una buona notizia per i consumatori: la Legge di Bilancio ha ridotto i termini per i maxiconguagli. Gli operatori potranno richiedere il conguaglio dei consumi entro un massimo di due anni e non più entro cinque anni.
Il nuovo termine entrerà in vigore da marzo per le bollette della luce, da gennaio 2019 per le bollette del gas e da gennaio 2020 per quelle dell’acqua.
Rincari 2018: aumentano prezzo della benzina e pedaggi autostradali
Anche chi si sposta di frequente in auto dovrà spendere di più, in parte a causa dell’aumento del prezzo della benzina che farà aumentare i costi per gli spostamenti quotidiani e in parte per l’aumento delle tariffe autostradali. I pedaggi costeranno in media 40 euro in più a famiglia, mentre i costi di trasporto aumenteranno di quasi 100 euro.
Sono previsti rialzi anche per le tariffe dell’RC auto. Se la tua polizza è vicina alla scadenza, puoi neutralizzare gli aumenti e spendere meno usando il comparatore di 6sicuro.
Rialzi anche per TARI, ticket sanitari e costi bancari
Dopo la scoperta dell’errore commesso da molti Comuni italiani nel calcolo della TARI, c’è chi aveva sperato in una riduzione del tributo, ma non sarà così. Mentre i Comuni stanno lavorando per fare ordine nei conti e per rimborsare chi ha pagato di più, si preparano a ritoccare al rialzo gli importi da far pagare ai cittadini. Gli aumenti saranno diversi da Comune a Comune, ma in media si parla di aumenti di 50 euro all’anno per ogni famiglia.
Nei prossimi mesi saliranno anche i costi per i ticket sanitari: fare analisi e visite ospedaliere costerà in media 55 euro in più.
Nemmeno i servizi bancari e postali saranno esenti dagli aumenti: i costi bancari per la gestione di conti correnti, conti di deposito e carte di credito aumenteranno di circa 38 euro, mentre in media si spenderanno 18 euro in più per i servizi postali.
Rincari 2018: gli altri aumenti
L’aumento del prezzo del petrolio non fa salire solo il prezzo della benzina al distributore, ma si riflette a cascata su quasi tutti i beni di consumo. Se aumenta il petrolio aumentano infatti anche i costi di trasporto delle merci e, di conseguenza, i prezzi per i consumatori finali. Secondo le stime dell’Adusbef il rialzo dei prezzi dei beni di consumo costerà in media 361 euro a famiglia.
Rivolgersi a un artigiano o a un professionista per risolvere un problema o chiedere una consulenza sarà decisamente più caro che in passato: in base alle simulazioni, le tariffe di professionisti e artigiani quest’anno aumenteranno del 3%, con un rincaro per le famiglie italiane di oltre 150 euro.
Tirando le somme, l’Adusbef ha previsto un aumento medio di 361 euro per gli acquisti di prodotti di consumo e di 591 euro per le tariffe. In base a queste previsioni, c’è da aspettarsi un aumento dell’inflazione, dopo un lungo periodo in cui l’indice dei prezzi oscillava tra un’inflazione minima e una lieve deflazione.
Un’inflazione attorno all’1-2% è positiva per il sistema economico, ma per i consumatori significa veder aumentare i costi e veder scendere il proprio potere d’acquisto.
Chi sperava che il nuovo anno avrebbe portato meno costi e più risparmi dovrà cambiare prospettiva: i rialzi 2018 faranno aumentare tariffe e bollette. È vero che in alcuni casi questi aumenti sono inevitabili, ma è anche vero che il confronto delle tariffe può essere di grande aiuto per trovare la soluzione che garantisce il massimo risparmio.
Simone
Aumento del gas, aumento dell’ acqua, Aumento della luce,Aumento della benzina,autostrada,assicurazioni,aumento aumenti aumenti,ce solo un problema! Ma i nostri stipendi restano sempre uguali, mai che abbia sentito aumentano gli stipendi.Ma dove andremo a finire con questo governo. Che schifo.
Giuseppe Caravello
Riguardo all’aumento della bolletta elettrica mi domando e chiedo:
1) Non é illegale far pagare a tutti lo stesso onere per il trasporto dell’energia ?… chi consuma di più non dovrebbe, ragionevolmente, pagare di più in bolletta ?
2) L’Italia non é un Paese autonomo relativamente alla produzione di energia elettrica e fino ad adesso ci avevano convinto di risparmiare energia usandola in orari non lavorativi, adesso dalle nuove regole debbo dedurre (visto che hanno tolto le fasce di consumo ) che in Italia esiste un eccesso di energia importata e mi domando perché non si riduce l’importazione invece di aumentare il costo dell’energia distribuita ?
3) Perché si incentiva l’uso dell’energia elettrica in casa a scapito dell’uso del gas metano e contemporaneamente si costruiscono nuovi metanodotti ?
4) Qual’é l’Ente governativo responsabile delle nuove regole (e quindi degli aumenti) al quale il cittadino può rivolgersi per protestare ?
5) E’ pensabile una class action dei cittadini–consumatori ?