Assicurazione Auto Campania
Il dossier illustra i dati riguardanti i prezzi delle polizze RC Auto nelle province della regione Campania. I valori sono aggiornati a febbraio 2019 e prendono in considerazione l’andamento a 6 e 12 mesi. Le rilevazioni sono state condotte a cura dell’Osservatorio Prezzi 6sicuro, promosso dal comparatore online che dal 2000 ha aiutato milioni di italiani a trovare l’assicurazione più adatta alle proprie esigenze.
L’indagine è condotta prendendo in esame i preventivi realizzati tramite il comparatore 6sicuro, quindi vengono valutate le quotazioni reali (non il listino prezzi) ricevute da ogni singolo utente. Un’analisi molto importante, questa, in quanto le cifre riportate permettono di ricostruire il trend del mercato assicurativo dell’automobile in Italia ed avere la misura della forbice dei prezzi a parità di condizioni assicurative.
Scettro alla Campania come regione che si contraddistingue per l’assicurazione auto più elevata rispetto alla media del Belpaese. I dati parlano di una media regionale per il mese di febbraio 2019 che si è attestata sui 1828,11 € per una polizza.
Assicurazione auto in Campania: la media dei prezzi più bassi
Le provincie più convenienti della Campania risultano essere Avellino e Benevento, rispettivamente con il miglior costo medio per assicurare un’automobile di 1000,56 € e 1063,72 €, in aumento del 4,5% e 40,1% rispetto gli ultimi 6 mesi e del 16,7% e 40,1% nell’ultimo anno.
Poi troviamo Napoli dove il costo medio per assicurare un veicolo è di 1152,87 € nonostante la diminuzione del 1,3% degli ultimi 6 mesi e infine troviamo Caserta che si aggiudica il primato di provincia più cara con una quota di 1247 € con un aumento semestrale del 5% e dell’6,9% nell’ultimo anno.
Invece il primato per la provincia più economica spetta a Salerno, con una quota di 763,61 €, in diminuzione del 4,9% rispetto al semestre precedente e del 11,9% rispetto lo scorso anno.
Le cifre comunque continuano ad essere assai elevate rispetto alle altre province italiane.
La media dei prezzi più alti
Rimane sempre alla provincia di Caserta il primato come provincia con i prezzi medi più alti (ben 3.079,86 €).
Napoli è ancora tra le provincie più economiche della Campania (2.958,08 €) seconda solo a Salerno (2.604,31 €) mentre a Benevento e Avellino assicurare un’automobile costa in media 3016,42 € e 2979,10 €.
Quanto si può risparmiare con il confronto delle tariffe?
Ora passiamo all’analisi della media best-worst, il differenziale tra il prezzo minimo ed il prezzo massimo.
Rappresenta la media dei differenziali tra migliore e peggiore prezzo per ogni preventivo calcolato sul sito di 6sicuro, ossia il possibile risparmio che si può ottenere confrontando le varie tariffe assicurative e scegliendo quella più economica.
L’oscillazione di prezzo in Campania è pari a 1.828,11 €, in aumento dello 0,4% su base semestrale e in del 2,1% su base annuale.
Questo vuol dire che eseguendo una richiesta di preventivo tramite il comparatore 6sicuro, si possono ottenere dalle compagnie partner proposte differenti che oscillano mediamente dai 1090,37 € ai 2918,48 €. Quindi, confrontando le tariffe, la possibilità di risparmiare è notevole!
questa cosa degli aumenti per le tariffe in compania soprattutto napoli a me sta bene ma le compagnie dovrebbere riflettere sul come gestire la cosa, bisognerebbe fare un analisi acurata per che se un automobilista ha fatto oppure a simulato un sinistro allora e ben accetto l’aumento ma nel mio caso che possiedo una prima classe da 30 anni senza mai fare un sinstro neanche al 50% non e corretto io pagavo 508.00 su una 1.9 portati poi a 1.960’00 ed io non trovando meglio sono stato costretto a vendere l’auto comprando una 1.2 pagando 560.00 semestrale allora penso fanno bene quelli che puniscono le compagnie vendendo sinistri e poi cambiano compagnia
Ciao Mattia,
le variabili che incidono di più nella determinazione della tariffa sono l’età, l’auto, la classe di merito e la provincia di residenza. Quest’ultimo parametro ovviamente non tiene conto della storia di ogni singolo assicurato, ma delle statistiche del territorio nel suo insieme, chiaramente questo porta a punire tutti e non solo i “furbi”. Una soluzione sarebbe l’installazione della scatola nera, ma la situazione è ancora in alto mare e comunque comporta altre problematiche, non ultima quella della privacy. Hai provato il nostro preventivatore?
sono due proposte che ho già fatto ma che non hanno avuto seguito (naturalmente !) – le ripropongo brevemente :
1^ -le imprese assicurative operano in tutta italia? ed allora devono unificare i costi delle polizze ( nei quali ci sono anche i loro guadagni) per tutte le citta’ d’italia, come se fossero dei vasi comunicanti . infatti chi fa impresa a volte puo’perdere e a volte puo’guadagnare. per cui non puo’ avere assicurato sempre un guadagno. altrimenti tutti potrebbero fare impresa se il risultato e’ assicurato. quindi: premio unico in tutta italia, mediando i costi attuali delle polizze. a chi non conviene puo’ anche togliersi di mezzo !
2^- se ho piu’ auto o motocicli di mia esclusiva proprieta’ che guido esclusivamente io, posso io guidare in contemporanea due o piu’ di questi mezzi ? evidentemente no! quindi ritengo che si possa pagare solo la polizza di premio piu’ alto e far comprendere in questa anche gli altri mezzi. se poi questo mezzo potrebbe essere guidato anche da altre persone, non sara’ possibile applicare questa regola se non con diverse modalita’ , di semplice applicazione, da stabilire.
vorrei una risposta da chi e’ del campo.
giuseppe
Secondo me le due proposte di Giuseppe sono una buona e una discutibile.
1. la proposta vacilla in linea di principio e nella pratica: già oggi le assicurazioni a volte guadagnano e a volte perdono, quindi il sistema è di per sé stabile. Potremmo dire che le compagnie potrebbero fare meglio e di più per ridurre gli sprechi ed abbassare i costi, ma questo non c’entra niente col fatto di avere tariffe fatte da mille parametri e non solo dalla media dei prezzi applicato a tutti. In secondo luogo, è proprio il mercato ad aver creato la differenziazione di prezzo: se tutte le compagnie avessero la stessa tariffa media su tutta Italia, che senso avrebbe avere 50 compagnie? Ne basterebbe una. Il giorno dopo, però, ne arriva un’altra che fa un euro in meno su Aosta e uno in più su Trapani, e così conquista il mercato di Aosta. Se ripetiamo il processo per un numero di volte pari a quello dei parametri utilizzati (età, veicolo, CU…) scopriamo come si arrivi ad una situazione di concorrenza. Certo: oggi l’opinione comune è che i prezzi siano un po’ gonfiati rispetto a quello che sarebbe “il giusto”, ma 6sicuro serve proprio a scoprire la compagnia che li gonfia di meno in un sistema di mercato che inevitabilmente non può applicare lo stesso prezzo a tutti (oltre che ad essere una questione di equità: non sarebbe giusto che Giuseppe pagasse come un diciannovenne che nel primo anno di patente ha fatto 3 incidenti).
2. qui Giuseppe ha ragione, e il difetto sta nella struttura delle assicurazioni in Italia: l’attestato di rischio, per esempio, è legato alla combinazione proprietario/targa; ora col decreto bersani è possibile replicare la CU su un’altra targa pur con tutti i limiti che conosciamo, ma di fatto il sistema più efficiente sarebbe, un esempio tra tanti, quello di legare la CU alla patente. In questo modo, io assicuro me stesso qualsiasi veicolo io stia guidando… o qualcosa del genere.
A prescindere da questo esempio, in generale, la proposta è sensata ma ovviamente sarebbe difficilissimo stravolgere il sistema della CU (anche se nulla è impossibile, è solo una questione di investimenti e buona volontà): buona osservazione, ma chissà se e quando qualcuno a Roma se ne farà carico.
Ormai si è capito che per le assicurazioni RCA in Napoli e Caserta è tutta una Camorra che purtroppo convengono anche a loro(Agenzie di Assicurazioni).Secondo me,l’unica soluzione che si dovrebbe fare è il fatto che gli aumenti di Assicurazioni in queste solo città e zone limitrofe suindicate dovrebbero riguardare solo e unicamente a quelli che fanno sinistri.Mentre i restanti clienti che non fanno sinistri non dovrebbero pagare nessun aumento e non solo, ricevere anche un bonus consistente di accredito sulla polizza auto.
Detto ciò,purtroppo quello che io ho espresso in questa discussione non serve a nulla e quindi di conseguenza”SI SALVA CHI PUO'”. TUTTI NON DOVREBBERO PAGARE PIU’ LE ASSICURAZIONI RCA. CIAO…..A TUTTI…
A mio parere il primo passo sarebbe ridurre i costi delle assicurazioni e legare la classe di merito alla persona (patente di guida). Dopo questo passo per quanto riguarda i sinistri, le assicurazioni dovrebbero comunicarli all’ISVAP (quale istituto di vigilanza che dovrebbe funzionare da imbuto) il quale a sua volta li segnala alla Prefettura il sinistro e la sinistruosità della persona nell’arco degli anni. La Prefettura una volta valutata la posizione sinistruosa del singolo provvede a sospendere e/o a revocare la patente. Facendo tutto ciò si avrebbe un doppio risultato; il primo meno sinistri; il secondo sospendendo e/o revocando la patente meno persone pericolose alla guida. Il concetto è questo se fai sinistri vuol dire che sei anche pericoloso e/o non abile alla guida. Significherebbe anche meno feriti e morti per incidenti stradali. Nel caso di incidenti aumentare la polizza dal momento del sinistro fino alla sospensione della stessa (nel caso della sospensione della patente). Ciao a tutti