Nella due giornate denominata Banche e sicurezza 2016 e organizzata ogni anno in collaborazione con le Forze dell’ordine, si è stabilito che a causa della crisi anche i rapinatori di banche hanno pensato di rivolgere il loro interesse verso altri bottini più proficui.
Infatti, pare che le rapine bancarie siano in netto calo: addirittura secondo l’Ossif, che ha presentato questi dati al convegno tenutosi a Milano, le rapine sono calate dell’8,7% rispetto al 2014.
Crisi tra i ladri di banche
Secondo le statistiche, quindi, pare che la crisi, nonostante l’ovvia ondata di malcontento che si trascina dietro, possa comunque giocare un punto a suo favore. Infatti, la diminuzione delle rapine negli istituti bancari sembra sia arrivata all’82% in meno rispetto al 2007. Sono dati molto importanti che confermano un trend positivo già registrato un po’ in tutte le regioni; le rapine bancarie, infatti, sono diminuite in maniera consistente soprattutto in Abruzzo, Campania, Liguria, Piemonte e Molise che registra un 100% in meno tra il 2014 e il 2015.
Le rapine bancarie: un trend non sempre in diminuzione
Ma nonostante l’aumento imponente della protezione negli istituti, e una spesa che si aggira intorno ai 700 milioni di euro per la protezione e la sicurezza delle filiali, alcune regioni non confermano i dati positivi sopra citati. Infatti, Marche, Toscana, Sardegna, Puglia e Veneto hanno visto aumentare il numero di rapine rispetto all’anno precedente. Dunque non sono sufficienti i rimedi adottati per garantire maggiore sicurezza con il rafforzamento dei controlli, ma, nonostante ciò, si guarda al lato positivo della faccenda. Sarà in uscita nei prossimi giorni la Guida antirapina che servirà ai dipendenti degli Istituti bancari a difendersi in caso di rapina, appunto, dietro suggerimenti utili forniti dalle Forze dell’Ordine.
Bottini sempre più magri
Il trend positivo che vede un netto calo delle rapine in banca è associato al fatto che le banche ormai non possiedono più tanta liquidità come invece accadeva sino a qualche anno fa, per esempio nel 2007, quando di rapine se ne contavano sino a 2.972 in tutta Italia, rispetto alle 536 effettuate nel 2015. Chiaramente sono dati che possono e che dovranno ancora diminuire, ma è necessario rilevare che tale risultato è stato raggiunto soprattutto a causa della crisi: ultimamente la media delle somme rubate per rapina è di “soli” 28 mila euro, cifre irrisorie rispetto a quelle che si sentivano sino a pochi anni fa, quando i bottini arrivavano a comprendere migliaia e migliaia di euro a ogni furto.
Per correre ai ripari sono stati rafforzati sempre più i controlli al fine di garantire maggiore sicurezza e protezione; ma la domanda che ci si pone è questa: con un’eventuale, e ben sperata, fine della crisi, quando le banche inizieranno nuovammente a far girare molti più soldi e i capitali depositati saranno nettamente più consistenti, il trend continuerà a essere così positivo? O i malviventi torneranno alle vecchie care banche per rimpinguare i loro sacchi? Per la risposta, non resta che attendere il prossimo convegno di Banche e Sicurezza.
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