Accise Carburanti
L’aumento dei pedaggi autostradali aveva fatto esordire il 2014 in malo modo, ma stranamente in questi primi due mesi dell’anno gli automobilisti non si sono imbattuti in nessun caro-benzina. Infatti i costi dei due carburanti più utilizzati si sono mantenuti stabili fino alla fine di febbraio. Il prezzo medio nazionale della verde (1,179€ per il servito) e del diesel (1,703 per il servito) non avevano subito sostanziali ritocchi, ma dal 1° marzo le cose sono cambiate. Sono scattati gli aumenti programmati delle accise sui carburanti e con essi i rincari ai prezzi di vendita al dettaglio.
Aumento accise programmato da tempo
I rialzi delle accise erano previsti da tempo, dall’approvazione del “Decreto del Fare” di giugno scorso, perché necessari a portare nelle casse dello stato più o meno 75 milioni di euro. Denaro utile al finanziamento di interventi per il rilancio dell’economia nazionale, in modo particolare della nuova legge Sabatini finalizzata agli investimenti industriali e al sostengo delle micro-aziende. Un aumento temporaneo – almeno si spera – che resterà in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno.
Quanto costerà di più un pieno?
Tecnicamente l’accisa sulla benzina passa da 728,40€ per mille litri a 730,80€, mentre quella sul gasolio passa da 617,40 a 619,80€ per mille litri. In parole povere: un automobilista pagherà 0,24 centesimi in più al litro, che diventano 0,34€ aggiungendo l’IVA. Una famiglia italiana dovrà spendere in un anno – ipotizzando una vettura utilitaria e un chilometraggio medio inferiore ai 15 mila km – per auto alimentata a benzina 13€ in più mentre sarà costretta a sborsare 17€ in più in caso possegga un’auto a diesel.
Accise: tra comodità ed effetto valanga
Coldiretti, associazioni dei consumatori e di categoria sono sul piede di guerra. Per quanto possa sembrare lieve, l’aumento andrà a gravare sui costi del trasporto delle merci e quindi inevitabilmente si genererà un “effetto valanga” sulla spesa degli italiani. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ci va giù duro e afferma che “Ancora una volta gli automobilisti vengono spremuti come limoni […] Ogni volta che un Governo deve reperire risorse, si ricorre all’aumento delle accise…” e come dargli torto visto che negli ultimi cinque anni il Governo ha “rimodellato” le accise ben dici volte e due l’IVA ordinaria?
Lascia un commento