Il documento unico di circolazione, in vigore dal 1° ottobre 2021, sostituisce sia la carta di circolazione che i tagliandi di aggiornamento e il certificato di proprietà necessari per le attività di motorizzazione. documento unico di circolazione In pratica, questo documento, rilasciato dal MIMS, ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibile, riporta tutte le informazioni relative all’automobile inserita nell’archivio nazionale dei veicoli: le caratteristiche tecniche e i dati che riguardano la condizione patrimoniale e giuridica conservati nel registro automobilistico, il cosiddetto PRA, a capo dell’Aci. I certificati di proprietà e i documenti di circolazione, emessi precedentemente il 1° ottobre 2021,vengono considerati validi fino a quando, sul veicolo, non sarà effettuata un’azione per cui è previsto il DUC, o documento unico, come ad esempio il duplicato a seguito di smarrimento o il passaggio di proprietà.

Documento unico di circolazione: stop a libretto e certificato di proprietà

Il 30 settembre 2021 si è concluso il periodo di coesistenza per documento unico di circolazione, libretto di circolazione e certificato di proprietà. Il documento unico, Duc, è entrato definitivamente in vigore dal 1° ottobre 2021 e verrà rilasciato per tutte le nuove immatricolazioni e per le sostituzioni. Il Duc è un documento dematerializzato, dunque soltanto digitale che accorpa:
  • certificato di proprietà, finora di competenza dell’Aci;
  • carta di circolazione, rilasciata dalla Motorizzazione civile.
Il nuovo documento riporta:
  • dati tecnici e di intestazione del veicolo;
  • informazioni validate dal PRA relative alla situazione giuridico patrimoniale del mezzo e alla cessazione dalla circolazione conseguente alla sua demolizione, o alla sua esportazione all’estero;
  • informazioni su eventuali privilegi e ipoteche, provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà e la disponibilità del veicolo, annotati al PRA;
  • provvedimenti di fermo amministrativo, ove presenti.
Ma non preoccuparti, perché come asserito, tutti i libretti di circolazione e certificati di proprietà rilasciati prima del 1° ottobre 2021 saranno validi fino alla loro scadenza naturale, dunque non devi assolutamente provvedere alla sostituzione nell’immediato. È opportuno ricordare, tuttavia, che da maggio 2020, in regime di transizione, per determinate tipologie di pratiche come ad esempio le immatricolazioni al PRA di nuove vetture oppure il passaggio di proprietà di automobili da tempo iscritte al suddetto PRA, i veicoli possono già detenere, avanti il 1° ottobre, il documento unico di circolazione. Mentre per quanto concerne le vetture che sono state iscritte al PRA antecedentemente il 1° ottobre(ovvero le automobili che possiedono la carta di circolazione e il certificato di proprietà, i quali continueranno a essere validi fino al nuovo rilascio del DU) ma non ancora dotate di documento unico di circolazione, quest’ultimo potrà essere rilasciato in vista della prima operazione eseguita che richieda il suo rilascio: rinnovo di iscrizione o re-immatricolazione, passaggio di proprietà, o ancora, a causa di smarrimento, furto o deterioramento della carta di circolazione o del certificato di proprietà.

Documento unico di circolazione: decreto ministeriale

Il 27 settembre 2021 il Capo Dipartimento del ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, ha emanato un provvedimento attuativo del decreto legislativo 98/2017. Il ministero chiarisce che tutte le nuove operazioni non ancora gestite con le nuove procedure telematiche alla data dell'1 ottobre, va emessa una carta di circolazione propedeutica con la dicitura "non valida per la circolazione", e alla stampa del Documento unico mediante l’utilizzo, in via obbligatoria, degli applicativi predisposti dal CED in cooperazione applicativa con ACI. La stampa del Documento unico di circolazione e di proprietà viene consentita a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla emissione della carta di circolazione propedeutica. Questi passaggi sono fondamentali per gestire i tempi di adeguamento informatico alle procedure di emissione del nuovo documento. L’introduzione del nuovo documento unico prende in considerazione i veicoli, i motoveicoli e i rimorchi superiori alle 3,5 tonnellate, definendo la prassi di rilascio presso la motorizzazione civile, attraverso lo STA, sportello telematico dell’automobilista, che incorpora anche ACI e PRA. Una modifica importante del testo del decreto, inoltre, interessa il trasferimento del controllo sull’ACI alla Presidenza del Consiglio dei ministri e, nei limiti delle attività relative alla tenuta del PRA, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Inoltre il DU permette alcuni vantaggi: da parte degli organi di controllo una verifica più veloce dei dati attinenti al veicolo, per gli automobilisti una riduzione dei costi delle tariffe.