Cos’è il prelievo di solidarietà ?
Il prelievo di solidarietà sulle cosiddette pensioni d’oro, fu varato dal Governo Letta nel 2014. In quella sede si stabilì che chi percepiva un assegno pensionistico di importo dalle quattordici alle trenta volte superiore il minimo INPS, dovesse subire una decurtazione a favore appunto di chi percepiva la pensione minima, che nel 2016 è pari a 501,89 euro al mese.
Nel dettaglio:
- sulle pensioni da 91.343 a 130.358 euro lordi annui, prelievo del 6%;
- sulle pensioni da 130.358 a 195.538 euro, prelievo del 12%;
- sulle pensioni da 195.538 euro in su, prelievo del 18%.
Detto prelievo non aveva carattere definitivo ma temporaneo, valido esclusivamente nel triennio 2014-2016 (scadrà il 31 dicembre 2016, appunto).
Prelievo di solidarietà : la decisione della Corte Costituzionale
Il provvedimento sulle pensioni d’oro, però non ha avuto vita facile in questo triennio. I primi a proporre ricorso sono stati proprio i soggetti colpiti al portafogli dal provvedimento (ex manager pubblici e privati, ex militari di carriera, ex docenti universitari ecc.), seguiti anche da 6 ordinanze di sezioni regionali della Corte dei Conti.
Il tutto è poi approdato in Corte Costituzionale, l’organo che appunto decide sulla costituzionalità o meno delle leggi dell Stato. E la Consulta si è espressa a favore della norma sul contributo di solidarietà , queste le motivazioni: si tratterebbe di “un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema”.
La Corte Costituzionale ha poi ritenuto tale contributo sostenibile per chi lo deve affrontare, anche in ragione della progressività del prelievo, che colpisce in maniera più sostanziosa le pensioni più elevate. Quindi è proprio la temporaneità del provvedimento ad aver salvato il provvedimento. Insomma il contributo di solidarietà va bene, ma che non diventi un intervento strutturale.
E tu, sei d’accordo?
antonio
secondo me , per tutti quelli che superano un tetto massimo di 3000 € al mese di pensione si deve tenere conto dei contributi reali versati , quindi se gli spettano 10000 € al mese che glieli diano pure .
Sartori Beniamino
Ben fatto era ora, ma chi sono questi magari manager pubblici incapaci che non rischiano niente del loro !! Però chi non paga i contributi INPS o chi evade non si merita niente !!
efisio
Se Sulle pensioni d’oro venissero adottati provvedimenti di riduzione attraverso tassazioni e dal ricavato andasse ad incrementare le pensioni minime, lo Stato farebbe un atto raro di giustizia e una svolta
di fondamentale importanza ai fini sociali