C’era da aspettarselo, nonostante i grandi nomi coinvolti nella questione come il social network di Zuckerberg, Facebook, ed il servizio per lo scambio di messaggi WhatsApp acquisito da quest’ultimo nel 2014, questo traffico di dati tra le due piattaforme non è visto di buon occhio dai più.
La modifica alla normativa di WhatsApp
Per capire meglio la questione è necessario fare un passo indietro allo scorso 25 Agosto, quando sul blog ufficiale di WhatsApp è comparsa la notizia di un cambio di rotta nei termini d’uso dell’applicazione.
In sintesi, nella nota si leggeva che una nuova politica interna avrebbe autorizzato il passaggio dei dati in possesso di WhatsApp sugli utenti direttamente all’azienda di Facebook e, sebbene più volte ripetuto e sottolineato che questo cambiamento non avrebbe mai portato a una condivisione in chiaro di numero o messaggi sul social network, né vendita a terzi inserzionisti del tuo numero di telefono, resta il fatto che si tratta di una pratica scorretta o quantomeno poco trasparente.
Scambio dati WhatsApp-Facebook: gli scopri
A tal proposito, si ricorda come il CEO di WhatsApp, Jan Koum, abbia più volte ripetuto negli anni di non avere la minima intenzione di mostrare pubblicità ai suoi utenti, né tantomeno di renderli il prodotto di un progetto di marketing più grande: che fine hanno fatto questi buoni propositi?
Sebbene non sia mai stata menzionata la parola “marketing” nell’introduzione della nuova normativa, è chiaramente specificato come WhatsApp stia cercando una strada per agevolare la comunicazione tra i suoi utenti e le imprese, che è come dire che le prospettive future dell’azienda sposano le mire espansionistiche di marketing mai celate di papà Facebook.
Scambio dati WhatsApp-Facebook: la posizione del Garante italiano
Tutto questo movimento non è piaciuto a parecchi membri dell’Unione Europea che stanno discutendo se la modifica possa in qualche modo violare le norme vigenti in Europa, e tra questi spicca anche il Garante italiano.
Molti sono i dubbi che ruotano intorno a questo nuovo atteggiamento di WhatsApp, e per questo motivo è stata aperta un’istruttoria, durante la quale saranno raccolti gli elementi necessari a valutare se la violazione della privacy degli utenti è reale oppure no, in particolare chiedendo ai vertici di WhatsApp di fornire le seguenti informazioni:
- La tipologia di dati messi a disposizione di Facebook da parte di WhatsApp;
- La modalità di acquisizione dei consensi;
- Le misure per garantire i diritti sulla privacy degli utenti.
Lo stop della pratica in Germania
Nemmeno alla Germania è piaciuto il dietrofront di WhatsApp e ha preteso uno stop della pratica di scambio dati con Facebook con effetto immediato – se i due colossi non vogliono incorrere in salatissime multe dall’UE.
Come rifiutare o revocare il consenso alla nuova policy
Questa nuova presa di posizione interessa proprio tutti, chi ha un account WhatsApp e chi ne ha uno Facebook, ma anche se non ne hai e sei nella rubrica dei contatti di qualcuno che li usa, sei coinvolto nella più grande raccolta dati del momento.
Esiste una piccola possibilità per impedire – almeno in parte – questa operazione, negando il consenso a WhatsApp di passare i tuoi dati a Facebook.
In particolare, se è la prima volta che ti si presenta la richiesta dopo l’aggiornamento di WhatsApp, premi su Per saperne di più sugli aggiornamenti chiave dei nostri Termini e Informativa sulla privacy e togli la spunta alla condivisione delle informazioni.
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