“Devo mettermi a dieta“, ovvero: le abbuffate sono terminate e ora si cominciano a contare i rotolini in più. Migliaia – se non milioni – di italiani stanno cercando online metodi più o meno sicuri ed efficaci per ritrovare il peso forma, sebbene anche il tondo sia considerata la forma perfetta nell’arte e da alcune popolazioni dove il twerking va tantissimo. Però siamo a gennaio, la prova costume è dietro l’angolo: non vorrai mica arrivare in spiaggia assomigliando a un totano, no? A digitare “dieta” su un qualsiasi motore di ricerca si apre un mondo. Lo confesso, ho avuto un momento di sconforto.
La maggior parte di noi ha preso qualche chilo in più. D’altra parte mangiare sotto le feste è considerata un’attività olimpionica per molti italiani. Ma “mens sana in corpore sano” non è solo una filosofia di vita, bensì un assunto importante per il benessere psico-fisico. Sono tante le domande che però meritano una risposta, tipo…
Quale dieta funziona?
Non esistono diete perfette. O meglio: ognuno di noi è speciale, con il proprio metabolismo con cui fare i conti. Quindi il consiglio principale è quello di contattare una nutrizionista o un dietologo, che sappia ciò di cui stiamo parlando. Solo i professionisti sanno effettivamente cosa e come fare, perché è il loro lavoro. Affideresti mai la costruzione della tua casa al cugino dell’amico, magari solo perché ha visto un tutorial su youtube oppure lavora all’Ikea? Ecco, allora perché fidarsi di pareri strani che possono iniziare con “Dovresti mangiare una peperonata a colazione, diluisce il colesterolo” e finire con “Nutriti solo con bacche di goji, in una settimana avrai le visioni!”?
Di seguito ho raccolto alcune diete che possono aiutare a ritrovare il peso forma: considerali come spunti interessanti, per poi approfondirli con il buon senso o un confronto con un esperto specializzato in nutrizione. Dimagrire non è impossibile, io l’ho fatto tante volte senza peperonata o bacche di goji, giuro.
La dieta dei 22 giorni: meno 11 chili in tre settimane
Si tratta dell’ultimo ritrovato delle star. Beyoncé, Jay-Z, Jennifer Lopez e Pharrell Williams dicono di aver già sperimentato con successo questo percorso. Se mi chiedessero come dimagrire 11 chili in meno di un mese io risponderei con “Semplice: bevi tanta acqua e caleresti pure 15 chili!”, ma non mi chiamo Marco Borges, non sono un nutrizionista e fisiologo dello sport e non ho scritto il best seller “The 22-day revolution“. Se seguita passo passo dovrebbe permetterti di asciugarti i capelli in bagno in compagnia vantandoti per il fisico.
Come scritto sulla quarta di copertina “Fondata sul principio che ci vogliono 21 giorni per creare o rompere un’abitudine, La dieta dei 22 giorni è uno straordinario programma vegano che garantisce di perdere per sempre i chili in eccesso – fino a 11 in 22 giorni – e uno stile di vita che, si è dimostrato, aiuta a prevenire i tumori, abbassare il colesterolo, ridurre il rischio di cardiopatie, contrastare l’ipertensione e persino risolvere il diabete”. Manca la pace nel Mondo, ma possiamo farcene una ragione.
In pratica questa dieta propone di seguire alcune regole base come:
- Sostituire i cibi elaborati con il vegetale: forse non ci crederai, ma una mela è più sana di una pasta alla carbonara, un’insalata meglio di un cotechino con le patate e una zuppa leggera di legumi meglio di un chilo di polpette al sugo. Lo so, sono rimasto basito pure io.
- Tre pasti al giorno invece che cinque: fino a ieri si diceva di mangiare poco e spesso, mentre questa dieta parla di tre pasti “consapevoli” quotidiani, senza per forza arrivare alla sazietà completa. Non mangiare prima di andare a letto o dopo la mezzanotte perché potresti trasformarti in un Gremlin.
- Osservare l’80-10-10: no, non è lo schema di attacco del Milan per poter vincere almeno una partita, ma la composizione delle cose da mangiare: 80% carboidrati, 10% di grassi e 10% proteine. Saltando ovviamente il carboidrato a cena.
- Trenta minuti di esercizio fisico al giorno: in pratica se pulisci mezz’oretta casa al giorno con due sacchetti da due chili legati in vita, hai già risolto. Però puoi optare anche per una corsetta, una camminata o andare a fare la spesa correndo con il carrello ed evitando di uccidere pensionati e bambini nella fretta.
- Bere molta acqua: so che vorresti ubriacarti per sopportare tutto questo, ma no, evita. Anche perché le calorie dell’alcol sono le peggiori. Per disperazione quindi buttati sulla bottiglia d’acqua e al limite mettici una mezza strizzata di limone. Alla fine di tutto questo potrai tatuarti sulla fronte “Perdoname madre por mi vida loca”.
Dieta dei grani antichi
Lo so, sembra una frase che può urlare uno dei cavalieri dello Zodiaco, stile “Fulmine di Pegasus!” oppure “Colpo del drago nascente!”, ma no, non c’entra nulla. Purtroppo, però, sarebbe stato molto più divertente. La dieta dei grani antichi è invece un metodo che utilizza Angelina Jolie per impersonare un foglio di carta velina nel suo prossimo film. Come riporta dcomedieta.com, “I grani antichi sono tutti quei grani che non hanno subito coltivazioni massificate e migliorie genetiche da parte dell’uomo“. Quindi cereali, semi e noci tra cui quinoa, miglio, semi di chia, farro e grano saraceno. Tra i benefici avrai anche una meravigliosa pelle luminosa e capelli sani. In pratica potrai diventare Edward Cullen di Twilight.
Dieta a zona
Sebbene per tanti anni della mia vita abbia pensato che “dieta a zona” fosse riferita alla mia momentanea ubicazione – mangiare tortellini a Bologna, sfincione a Palermo, cotoletta alla milanese a Milano e così via – devo dire che no, non è propriamente così. La dieta a zona implica un’alimentazione che bilancia carboidrati, proteine, grassi, inducendo uno stato metabolico in cui l’organismo lavora al suo massimo picco di efficienza, senza attacchi di fame e pieno di energia. La dieta a zona insegna:
- L’apporto di calorie dev’essere 40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi, in ogni pasto.
- Un pasto ogni cinque ore, con due spuntini che intervallano. Ah, gli spuntini non possono essere una cisterna di patatine fritte, purtroppo, ma qualcosa di sano, leggero e nutriente.
- Più frutta e verdura, meno dolci, pasta e riso, tenendo d’occhio insulina e indice glicemico.
Dieta Dukan
La dieta Dukan mi ha sempre affascinato, forse perché mi ricorda un personaggio di Star Wars. Anche se non ho ben chiaro se seguendola mi ritroverei nel lato oscuro o chiaro della Forza. Ma queste sono solo chiacchiere da bar, perché la dieta Dukan è considerata una dieta iperproteica, sana e naturale, ma soprattutto efficace da molte persone. È strutturata in quattro fasi:
- una fase d’attacco breve per una perdita di peso rapida: 72 alimenti dall’elevato contenuto di proteine pure per uno sprint dimagrante.
- una fase di crociera per raggiungere il proprio peso ideale: alternanza di giornate PP (Proteine Pure) e giornate PV (Proteine e Verdure) con la reintroduzione di 28 verdure raccomandate.
- una fase di consolidamento: reintroduzione progressiva d’alimenti più energetici.
- una fase di stabilizzazione, con libertà alimentare e 3 semplici regole da seguire, a vita: il giovedì PP (una giornata di proteine pure a settimana), 20 minuti di camminata al giorno e rinuncia all’ascensore, 3 cucchiai di crusca d’avena al giorno.
La cosa che rende interessante questo regime alimentare è l’obiettivo che riporta: nessun effetto yo-yo, ossia dimagrire (in fretta o meno) e riprendere peso subito dopo o a distanza di qualche mese. Sinceramente mi preoccupa un po’ la fase di stabilizzazione, mi sa di astronave stellare. [Ma tale Lord Dukan è un Sith o un Jedi?]
Dieta social
L’11 gennaio 2016 inizia su Facebook, Twitter e Instagram la prima dieta social, una sorta di alimentazione condivisa sui principali social network. Organizzata e pianificata giorno per giorno da Rosanna Lambertucci, è pensata per essere seguita contemporaneamente da un gruppo di persone che potranno interagire e tenersi aggiornati online. Si sa, l’unione fa la forza… E forse permette pure di dimagrire, dovrei dire. Al momento il gruppo su Facebook presenta già 73,962 iscritti, che saranno seguiti con la consulenza scientifica dello staff del prof. Pier Luigi Rossi. Un simpatico esperimento, sicuramente il primo del suo genere.
Dieta personalizzata
Potrei andare avanti anni riprendendo tutte le diete che esistono nel mondo, ma come ho scritto inizialmente c’è sempre un metodo migliore per ognuno di noi, qualcosa di efficace che ci permetta di perdere peso, ritrovare il benessere e non morire (di fronte a una crepe con la Nutella). Ora che anch’io mi voglio rimettere in forma ho parlato con un’amica nutrizionista e ho deciso che non seguirò nessuna dieta, bensì alcuni semplici consigli:
- Farò esercizio fisico almeno tre volte alla settimana ed eviterò di pubblicare status su Facebook che rompano le palle al prossimo stile “No pain no gain” o “Guardate, ho corso millemila chilometri, sono un fico”.
- Carboidrati a pranzo, no a cena. Cercherò di non sgarrare, ma dimmi: come si fa a non mangiare una pizza con gli amici ogni tanto? Come? In quale universo parallelo è mai possibile?
- Non combinare più alimenti proteici. Tipo non mangiare il formaggio o il pesce quando nel menù ho la carne. E addirittura il formaggio dovrei quasi eliminarlo a prescindere, sigh.
- Mangiare lentamente, senza il mio proverbiale imbuto. La masticazione è fondamentale, ma nessuno lo sa.
- Una ricca colazione, un buon pranzo, un’umile cena. Il dramma è che ora pranzo e cena sono invertiti, perché se mangio tanto a mezzogiorno non riesco più a lavorare. Dovrò impegnarmi.
- Bere acqua e limitare bevande zuccherate o alcolici. Lo ammetto, questo è quello che mi spaventa di più. Ma so che ce la posso fare. Ci rivediamo verso l’estate, sono aperte le scommesse. Fammi sapere tu cosa sceglierai di fare.
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