Chi ha avuto a che fare almeno una volta con la giungla di adempimenti fiscali lo sa già , ma adesso arriva una ricerca internazionale a confermarlo: il Fisco italiano è il più complicato d’Europa.
Fisco: i risultati del Financial Complexity Index 2017
La società di consulenza TMF Group ha realizzato uno studio per capire quali sono i sistemi fiscali più complessi al mondo. Il Financial Complexity Index 2017 evidenzia che quello italiano è il sistema fiscale più complesso d’Europa e tra i più complicati del mondo. Dei 94 Paesi presi in considerazione, a fare peggio di noi sono solo la Turchia e il Brasile.
La complessità del Fisco non è solo un problema interno, ma si ripercuote anche in ambito internazionale, perché gli investitori stranieri di fronte a una burocrazia mostruosa spesso gettano la spugna e decidono di investire in quei Paesi con una tassazione e un sistema più accoglienti.
Le richieste dei commercialisti per semplificare il Fisco
Anche i commercialisti lanciano l’allarme: il sistema anziché semplificarsi, nell’ultimo anno si è complicato ancora di più. I professionisti devono far fronte a un calendario fiscale con scadenze fittissime, fare i conti con 350 diversi codici tributo e con una mole di documenti da inviare senza precedenti.
Se lo scorso anno sono stati inviati all’Agenzia delle Entrate 177 milioni di documenti, la previsione per quest’anno si attesta attorno ai 200 milioni di invii. A far aumentare il numero di documenti trasmessi al Fisco è stata soprattutto l’introduzione delle comunicazioni trimestrali IVA.
I commercialisti rappresentati dal presidente Miani hanno scritto una lettera al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini chiedendo di introdurre al più presto una serie di semplificazioni:
- razionalizzare il calendario fiscale;
- eliminare l’obbligo di stampa dei registri IVA;
- estendere il sistema di fatturazione elettronica;
- introdurre gli indici di affidabilità fiscale;
- prevedere la proroga automatica degli adempimenti fiscali.
L’introduzione del sistema Entratel è un primo importante passo avanti verso un Fisco più semplice e meno costoso, anche in termini di tempo. Secondo l’OCSE ha permesso all’Italia di risparmiare quasi 2 miliardi di euro. Il problema è che il risparmio per le casse dello Stato si è tradotto in maggiori costi sostenuti da intermediari e contribuenti, alle prese con un Fisco complicato e a volte difficile da comprendere.
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