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Assicurazione auto: che fine farà il premio?

Il premio assicurativo è, in maniera molto semplice, ciò che la compagnia di assicurazione riceve dal cliente a titolo di "fiducia" per aver "scommesso" su di lei. La fonte di reddito di una compagnia assicuratrice deriva dalla somma dei premi assicurativi annualmente incassati e quindi, se questi calano, di conseguenza diminuisce anche il fatturato della compagnia. Se le stesse compagnie di assicurazione auto tendono a spingere per l'installazione di dispositivi elettronici, è anche vero che debbano obbligatoriamente calare i premi assicurativi trovandosi di fronte ad un improvviso paradosso. È questo l'analisi della compagnia elvetica Swiss Re and Here la quale prevede che, nei prossimi anni, all'aumentare dei dispositivi di sicurezza installati sulle autovetture caleranno i premi e quindi le assicurazioni perderanno diversi milioni di euro. “La maggior parte degli incidenti stradali accade perché il conducente è distratto o non troppo concentrato, ma l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza che divengono sempre più sofisticati, consentirà di ridurre al minimo il rischio di commettere quegli errori alla guida che fanno aumentare il premio assicurativo”. Se tale previsione potrebbe essere condivisibile e comprensibile, è anche vero che proprio perchè caleranno gli incidenti (grazie infatti a tali dispositivi) l'esborso di risarcimento delle stesse compagnie diminuirà: è come se diminuissero le entrate, ma diminuissero anche i costi. Se le macchine diventano più sicure come conseguenza si ha la diminuzione della probabilità di incidente, ma calando gli incidenti caleranno anche i premi assicurativi. Tutto sta a vedere la percentuale dell'uno e dell'altro. assicurazione auto

Lo scenario visto dalle compagnie di assicurazione

Nel corso dell'anno 2015 in Italia le compagnie di assicurazione hanno contato una riduzione dei premi pari al 6%, ma tale percentuale è dovuta anche ad assicurazioni di tipo diverso, come quelle temporanee oppure particolari a consumo o simili. Nei prossimi anni, a seguito di uno sviluppo della tecnologia sempre più rapido e efficace, gli esperti del settore stimano un decremento degli incidenti pari a circa il 28%. Tale dato sarà accolto con maggior positività da parte degli automobilisti, mentre con un po' meno entusiasmo dalle assicurazioni. L'analisi però rischia di risultare incompleta in quanto meno incidenti significa anche appunto meno risarcimenti e quindi meno esborsi da parte delle stesse compagnie. Se le percentuali sono quelle confermate, si può tranquillamente presumere che il guadagno non andrà a scendere anche a fronte di un calo delle entrate seppur sensibile.

Assicurazione auto e tecnologia: è tutto negativo?

Se da un lato le assicurazioni potrebbero entrare in crisi a causa del connubio "più tecnologia uguale a più sicurezza", è anche vero che dalla tecnologia le assicurazioni potrebbero attingere alcune importanti risorse. Innanzitutto con l'eliminazione del tagliando assicurativo dal parabrezza, si ha ora a che fare con un sistema informatico che gestisce i dati e questo consente di interfacciarsi con le forze dell'ordine di avere informazioni in brevissimo tempo sulle auto individuate e quindi sapere se risultano o meno assicurate. La tecnologia aiuta le assicurazioni anche nella gestione degli attestati di rischio i quali, una volta dematerializzati, si gestiscono tramite un computer e un database e questo è comodo per le diverse filiali in quanto da ovunque è possibile leggere "il foglio" e avere ulteriori informazioni sul mezzo e sul cliente.

La tecnologia al servizio dell'assicurazione auto

Anche la scatola nera o la Dash Cam (come fosse un camera car che filma gli spostamenti e i viaggi di un veicolo), vanno in aiuto alle assicurazioni come mezzi di tutela. Infatti, grazie a questi due strumenti, le compagnie di assicurazione possono avere certezze in caso di sinistro nell'analisi della dinamica dello stesso e determinare una responsabilità certa. Quando magari in assenza di esse la responsabilità sarebbe stata condivisa, con l'ausilio di tali tecnologie è possibile stabilire pienamente la responsabilità dell'uno o dell'altro. Simile aiuto giunge anche dall'installazione di un GPS in auto che va a comunicare, in caso di incidente, i reali parametri della posizione del veicolo. Questo è molto utile in caso l'auto fosse stata rubata e usata per una malefatta. Troppa tecnologia potrebbe però anche inficiare il profitto della compagnia assicurativa (è quanto essa teme in realtà), ma potrebbe anche aprire cause controverse. Basta immaginare ad esempio l'estremo della guida autonoma: in caso di incidente la responsabilità di chi è? Della casa costruttrice dell'auto, della casa fornitrice del sistema di guida autonoma o del proprietario?