assicurazione auto carsharing

Assicurazione auto per Car2Go

Tutte le compagnie invitano gli utenti a segnalare immediatamente danni e oggetti smarriti dall'auto, oltre che prendere visione di possibili ammaccature, graffi o malfunzionamenti. Quasi tutti gruppi di car sharing inoltre consentono la segnalazione di danni tramite il computer di bordo. Per esempio Car2Go invita, in caso di incidente, a contattare il call center utilizzando il pulsante SOS sul touchscreen. E poi? Scatta un'assicurazione auto completa con una franchigia di € 500. Il costo? È incluso nella tariffa di noleggio. In caso di danni a terzi, al cliente viene addebitata una franchigia fissa e assoluta pari a € 100 e sarà previsto il rimborso della cifra a Car2Go.

Enjoy

Enjoy prevede una linea meno fiscale della precedente: basti pensare che, in caso di incidente, non è prevista alcuna franchigia a carico del cliente (la società comunque andrà a valutare caso per caso).

Share'NGo

Share'NGo agisce in maniera simile a Car2Go, ma con diverse opzioni: sui veicoli infatti è garantita una copertura RCA fino a 10.000.000 € ed è previsto:

GirAci

Con GirAci invece "i veicoli hanno copertura assicurativa con un massimale non inferiore ad € 10.000.000,00 e con una penalità a carico del Cliente per sinistro passivo o concorsuale pari ad € 250,00. GirAci provvede alla copertura dei rischi per danni/incendio al veicolo con quota a carico del Cliente pari a € 500,00 per singolo evento. Provvede, inoltre, alla copertura per il rischio furto con facoltà, ove riscontrata una custodia del veicolo o altra condotta non perfettamente diligente del Cliente e/o del Conducente, di addebitare a carico del Cliente un’aliquota pari al 10% del valore commerciale del Veicolo al momento dell’evento (Eurotax blu). AG provvede altresì alla copertura infortuni del conducente, con un massimale non inferiore ad € 100.000,00 con franchigia del 3% su invalidità permanente".

E se l'incidente avviene in assenza d'urto?

Poniamo il caso che, per il sopraggiungere di un veicolo (quello a noleggio), una persone su un motorino si spaventi e cade a terra. Mancando una prova tangibile del comportamento dell'auto, la caduta non verrà imputata a responsabilità del conducente e quindi nemmeno i danni da essa derivanti. Anche il Tribunale di Milano, con la sentenza n. 12850/2015, si è espresso nel modo appena citato in seguito di una causa intentata da una persona che, per evitare il sopraggiungere di una vettura a noleggio, ha dovuto improvvisare una manovra che ha scaraventato la persona a terra dal proprio scooter, con conseguenti danni fisici. In questo caso è stato individuato come responsabile in solido la compagnia assicurativa e con la società che ha noleggiato il veicolo, anche il conducente della vettura coinvolta nel sinistro secondo l'ex art. 2054, comma 3, c.c., allargando e coinvolgendo nella responsabilità anche al locatario. Siccome nel caso specifico la persona caduta a terra non ha saputo provare la sconsiderata manovra del conducente del veicolo, il giudice ha assolto dalla responsabilità il conducente e di conseguenza anche la società e l'assicurazione stessa.

Gli italiani amano il car sharing, ma conoscono rischi e tutele?

In Italia abbiamo circa 5 mila vetture in car sharing e più di 4 milioni di prenotazioni. È italiana anche la città europea con il maggior numero di veicoli condivisi, ben 1900 auto e 323 mila utenti iscritti, e si tratta di Milano. A Roma ci sono 1200 vetture per 226 mila iscritti, seguono Torino, Firenze, Verona e Bari. Se a Milano sono 15 le auto in car sharing ogni 10 mila abitanti, a Parigi sono 1,17, a Berlino 0,59, Londra 0,33 e a Madrid 0,32. Insomma, nelle città italiane il successo del servizio è indiscutibilmente maggiore rispetto alle altre metropoli europee. Tuttavia gli utenti del nostro paese non sembrano del tutto consapevoli dei dettagli dell'assicurazione auto e delle conseguenze in caso di sinistro alla guida di un'auto in car sharing, come dichiarato da Luca Franzi De Luca, il presidente di AIBA:

“I fruitori del servizio sono scarsamente consapevoli dei rischi cui sono esposti. E da parte delle società del settore servirebbe maggiore chiarezza nell’informare il grado di tutela degli utenti, alla luce delle grandi differenze in termini di coperture assicurative fornite dalle diverse società, che certamente impattano sui costi del servizio”.