Disoccupati, casalinghe, lavoratori autonomi e persone che svolgono un’attività lavorativa sotto forma di collaborazione occasionale possono incontrare difficoltà nella richiesta di uno più prestiti senza busta paga. Per gli istituti di credito l’assenza di un contratto di lavoro stabile è infatti un elemento di rischio, ma qualche soluzione c’è. Ottenere dei prestiti senza busta paga è possibile, in alcuni casi anche senza presentare garanzie.
Quali sono i prestiti senza busta paga?
All’interno della categoria dei prestiti senza busta paga rientrano finanziamenti i cui beneficiari sono soggetti anche molto diversi tra loro. Sono infatti tante le figure che non hanno una busta paga, ovvero che non hanno un lavoro dipendente o una pensione.
Mentre i lavoratori autonomi hanno un reddito dimostrabile, i disoccupati, le casalinghe e chi svolge lavori precari non può allegare alla propria domanda di finanziamento un documento dal quale emerge la percezione di un reddito. È proprio l’assenza di un reddito certo l’ostacolo che impedisce spesso a chi è privo di una busta paga di ottenere il denaro di cui ha bisogno per coprire un momentaneo bisogno di liquidità o per realizzare un acquisto.
Prestiti senza busta paga: quali garanzie possono essere presentate
Dal momento che chi ha richiesto il denaro non ha un reddito certo, i prestiti senza busta paga presentano un rischio di insolvenza più alto rispetto ai prestiti con cessione del quinto dello stipendio o ai prestiti personali erogati a lavoratori dipendenti o pensionati. Per questo, si tratta di prestiti spesso costosi per il debitore, con tassi di interesse più elevati rispetto a forme di finanziamento alternative. Per ridurre il più possibile rischio di mancato rimborso, le banche sono solite richiedere la presentazione di garanzie aggiuntive.
Il tipo di garanzia dipende dall’ammontare del prestito richiesto: per importi contenuti, di poche migliaia di euro, è in genere sufficiente presentare la fideiussione di un terzo (o più di uno). In questo caso, il fideiussore – nel caso di fideiussione con beneficio di escussione – si impegna a rimborsare integralmente il prestito in caso di inadempimento del debitore. Naturalmente, è necessario che il garante abbia un profilo creditizio affidabile e una capacità di reddito adeguata a coprire l’obbligazione che si è assunto.
Se il prestito è di importo elevato o se non si ha la possibilità di sfruttare a un fideiussione, si può ricorrere a una garanzia reale. La persona che desidera ottenere il prestito può decidere di costituire un pegno su beni mobili – come oggetti di valore o titoli – oppure di iscrivere un’ipoteca su un immobile.
Chi può richiedere prestiti senza busta paga e come fare
Se rientri in una delle categorie che non dispone di una busta paga puoi provare a presentare una richiesta di finanziamento ma, se non vuoi che la tua domanda venga bocciata senza possibilità di appello, valuta qual è la tua effettiva capacità di rimborso e quali sono le garanzie che puoi presentare in banca.
Prima di autorizzare la concessione di un qualsiasi prestito, la banca o la finanziaria esaminano il profilo creditizio della persona che ha fatto richiesta del denaro e valutano la documentazione presentata. Questo esame serve, da un lato, a valutare l’affidabilità del debitore e, dall’altro, a stimare il volume delle risorse reddituali e patrimoniali sulle quali la banca si può rivalere in caso di mancato rimborso del prestito.
Se sei un lavoratore autonomo probabilmente sai già che i professionisti che rientrano in questa categoria sono spesso esclusi da altre tipologie di prestito proprio perché non hanno un reddito che è stabile nel tempo. Se hai intenzione di richiedere un prestito fornisci in banca quante più informazioni possibili circa la tua condizione lavorativa: le banche sono solite richiedere il modello Unico degli ultimi tre anni.
In questo modo l’istituto di credito può svolgere una valutazione abbastanza attendibile del volume di fatturato e di reddito e può formulare un giudizio sull’affidabilità del cliente.
Se rientri in uno degli altri casi, al momento della richiesta di finanziamento, dovrai comunque consegnare una documentazione che dimostri la tua situazione reddituale e patrimoniale. Potresti essere proprietario di uno o più immobili, magari in grado di produrre una rendita. In questo caso la banca potrebbe essere ben disposta a concedere il prestito, se ritiene che il volume del patrimonio sia sufficiente a coprire il rischio derivante dal finanziamento.
Se hai bisogno di un piccolo prestito, di importo fino a 1.500 euro, potresti richiedere il finanziamento SpecialCash Postepay. Si tratta di un’offerta di Poste Italiane riservata ai titolari di carta Postepay o Postepay Evolution di età compresa tra 18 e 70 anni. Si possono richiedere 750, 1.000 o 1.500 euro, da rimborsare in 15, 20 o 24 mesi. Il denaro viene accreditato sulla carta ricaricabile e il rimborso avviene tramite addebito sulla stessa carta, su conto corrente o bollettino postale. I giovani autonomi fino a 32 anni possono richiedere il prestito personale Young di Compass.
Si possono ottenere fino a 20.000 euro da rimborsare con rate di importo crescente. Anche Findomestic propone dei prestiti personali su misura: per conoscere l’importo massimo finanziabile e le garanzie richieste puoi richiedere un preventivo sul sito internet della finanziaria oppure rivolgerti a un agente o a un Centro Clienti Findomestic.
Prestiti senza busta paga e garante: cosa c’è da sapere
In alcuni casi non si riesce a fornire la garanzia personale di un terzo o non ce n’è bisogno. È il caso, ad esempio, dei soggetti che risultato proprietari di uno o più immobili ceduti in locazione, di chi percepisce un assegno di mantenimento dall’ex coniuge o di chi gode di una rendita finanziaria. In questi casi, pur in assenza di una busta paga, si è comunque in presenza di entrate periodiche e dimostrabili. In queste circostanze è sufficiente presentare alla banca o alla società finanziaria la documentazione che dimostra la provenienza e la consistenza delle somme che vengono percepite mensilmente. Questi documenti svolgono la stessa funzione della busta paga, ovvero dimostrare l’esistenza di entrate periodiche congrue rispetto alla rata da versare per il rimborso del prestito.
Se hai intenzione di richiedere un finanziamento puoi ottenere informazioni dettagliate sui prestiti senza busta paga on line o in filiale. L’esito della richiesta varia da caso a caso ed è importante richiedere il parere preventivo di un consulente della banca. I prestiti senza busta paga non sono in genere pubblicizzati e la loro concessione dipende dalle politiche di credito stabilite dal singolo istituto.
L’alternativa sicura? I prestiti cambializzati
I prestiti cambializzati sono una valida soluzione per chi ha bisogno di un prestito ma non ha una busta paga e non può presentare garanzie considerate idonee da parte degli istituti di credito come nel caso, ad esempio, dei soggetti segnalati come cattivi pagatori.
Nei prestiti cambializzati il debitore firma delle cambiali per un importo pari alle rate da rimborsare. In caso di mancato pagamento chi ha concesso il prestito può far valere il titolo di credito che ha carattere di esecutività e sollevare il protesto. Con questa formula di finanziamento si possono ottenere in genere fino a 50.000 euro da rimborsare in un periodo massimo di 10 anni.
Quando concede dei prestiti senza busta paga o cambializzati la banca richiede contestualmente di sottoscrivere una polizza assicurativa sulla vita del debitore, in grado di tutelare le parti in caso di morte di quest’ultimo.
teresa
Ciao sono Teresa avrei bisogno di un prestito di 2.500 € non ho busta paga né garante. Lavoro come badante non dimostrabile.
Caterina
Buonasera sono posso accedere ad un prestito cambializzato anche se iscritta in CAI?
Giancarlo Candela
sono un marittimo sempre con contratti stagionali .Come posso fare per ottenere un prestito?
marcella gerugi
ho una attività onlus da 20 anni e servono liquidi sia per rigenerare le attrezzature che per altre spese naturalmente senza busta paga..come fare?
Luana Galanti
Ciao Marcella, se la tua attività onlus è seguita da un commercialista prova a chiedere informazioni a lui/lei. Potrà suggerirti le forme di finanziamento più adatte al tipo di attività che svolgi.
Francesca Melis
Salve vorrei richiedere un prestito lavoro da sei anni in nero come posso fare?
Luana Galanti
Ciao Francesca, dal momento che dichiari di avere un lavoro irregolare (e quindi non hai un reddito dimostrabile) è difficile riuscire a ottenere un prestito. Le possibili soluzioni sono quelle indicate nell’articolo.