La parola CRIF è un acronimo, cioè è composta con le iniziali del nome Centrale di Rischio Finanziario. Una parola tristemente nota per essere collegata al concetto di cattivi pagatori e alla relativa segnalazione, i cui effetti negativi sulla vita di tutti i giorni possono essere davvero importanti. In realtà però CRIF non è che una delle banche dati SIC esistenti in Italia, in grado di fornire informazioni sulle persone che accedono al credito erogato da banche o finanziarie.
Cos’è quindi un SIC, come opera, quali norme è costretto a rispettare e, soprattutto, come faccio ad ottenere la cancellazione se sono stato indicato come cattivo pagatore? Lo vediamo insieme.
Elenco cattivi pagatori: cos’è un SIC?
Nonostante il nome esotico, i SIC sono semplicemente i Sistemi di Informazioni Creditizie: delle banche dati private a cui attingono istituti di credito e finanziarie per avere informazioni circa le referenze dei clienti che si rivolgono a loro per avere prestiti e finanziamenti di qualunque tipo. Il SIC è dunque un grande archivio, in cui vengono annotati tutti i rapporti di questo tipo, la loro apertura e il loro andamento, con una particolare attenzione a come avviene il rimborso, alle scadenze pattuite o in ritardo, a quante rate vengono “saltate” e se l’inadempimento si risolve o meno.
Ogni volta che ci si rivolge ad una banca o ad una finanziaria per ottenere un prestito, la prima cosa che fa l’istituto è verificare se ci sono già altri finanziamenti aperti a nome di quel cliente, con chi e come procedono. Inutile mentire all’interlocutore finanziario: se siamo in ritardo con le rate del mutuo o addirittura abbiamo subito pignoramenti o protesti, la banca lo scoprirà comunque.
Chi gestisce i SIC?
I Sistemi di Informazioni creditizie sono gestiti da un ente, un’associazione o altro organismo, che li dirige in maniera centralizzata. L’attività dei SIC privati è regolamentata da un Codice di Deontologia, che è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23 dicembre 2004 ed è stato emanato in attuazione del Codice sulla privacy (D. lgs. n.196/2003). Questo Codice di Deontologia è stato sottoscritto dai gestori dei Sic, dai rappresentanti degli enti finanziari, da alcune associazioni che rappresentano i consumatori e dal Garante della privacy.
Chi sono e cosa fanno i SIC?
In Italia i SIC attivi ed operanti sono: Experian, Consorzio Tutela Credito, CRIF, e Assilea. Le informazioni che possono essere contenute in questi sistemi informativi sono:
- informazioni creditizie di tipo negativo: queste riguardano soltanto i rapporti di credito (prestiti o finanziamenti) per i quali si sono verificati degli inadempimenti, come ad esempio dei mancati pagamenti di rate;
- informazioni creditizie relative a rapporti di credito già avviati o richiesti: informazioni che monitorano le situazioni di accesso al credito di un cliente, a prescindere che sia in ritardo con i rimborsi di rate.
Questi dati possono essere consultati soltanto da enti o istituti che hanno aderito volontariamente ai SIC e che forniscono pertanto a loro volta dei dati. Questo patrimonio di informazioni torna utile a banche o società finanziarie che devono valutare se concedere credito, e in che misura, a chiunque ne abbia fatto loro richiesta. Chi utilizza i SIC ha l’obbligo del segreto rispetto alle informazioni.
Cosa fare se i dati sono sbagliati?
È dovere di chi consulta e di chi gestisce i Sic verificare la correttezza dei dati registrati e di provvedere al loro aggiornamento. Tuttavia non è escluso che vengano commessi degli errori o non vengano modificati dei dati ormai “stagionati” e dunque non più rispondenti alla realtà attuale. Come può tutelarsi il cliente da annotazioni imprecise che possono avere conseguenze anche molto negative?
Il cliente di banca o finanziaria ha il diritto di conoscere le informazioni registrate a proprio carico e può ottenerle facendo una semplice richiesta scritta al soggetto erogante il credito oppure direttamente al Sic. Se rileva degli errori, ha diritto a chiederne la modifica o la cancellazione. Stesso potere ha anche l’Autorità Garante per la privacy, che può agire per integrazione, modifica o cancellazione dei dati del soggetto interessato.
Annotazione nei SIC: quando scatta e per quanto rimane
Innanzi tutto è bene chiarire che i dati che possono essere utilizzati dalle banche e dalle finanziarie devono essere di tipo oggettivo, fondarsi su fatti e non fare riferimento a valutazioni generiche o semplici giudizi come “cattivi pagatori”. Annotazioni pregiudizievoli scattano non appena si verifica un ritardo nel pagamento di una delle rate pattuite all’interno del prestito o del finanziamento. Tuttavia, se si tratta del primo ritardo, il Sic ha il dovere di avvisare il cliente che potrà evitarsi l’annotazione pagando la rata scaduta.
Qualora si verificasse invece un ulteriore ritardo nei pagamenti, questo verrebbe immediatamente segnalato tra le informazioni detenute dal Sic, senza ulteriori avvisi al cliente. Questa è una circostanza importante da tenere a mente: dopo il primo ritardo la segnalazione è automatica e non è previsto un obbligo di informazione preventiva.
Per il resto, le informazioni vengono mantenute registrate per periodi predeterminati, a seconda della gravità del fatto, trascorsi i quali vengono cancellate senza oneri. Le durate sono le seguenti:
- 12 mesi: per i casi di ritardo di pagamento di una o due rate, poi regolarizzato. I 12 mesi di conservazione decorrono dalla data della regolarizzazione;
- 24 mesi: nelle ipotesi in cui il ritardo ha riguardato più di due rate o più di due mensilità , sempre con regolarizzazione della posizione.
In entrambi i casi esposti la cancellazione avviene automaticamente al termine del periodo indicato, purché non si siano verificati altri ritardi nel medesimo rapporto di prestito o finanziamento nel frattempo. In quel caso i termini riprendono a decorrere dalla nuova regolarizzazione.
- 36 mesi: nel caso di ritardi nel versamento delle rate pattuite, a cui non ha fatto seguito nessuna regolarizzazione. In questo caso il termine decorre dalla cessazione che il rapporto contrattuale avrebbe dovuto avere (ad esempio, dalla data finale prevista per il mutuo) o dall’ultima segnalazione fatta dal creditore.
Posso chiedere la cancellazione cattivi pagatori prima del tempo?
Ricapitolando: se acquisti un’auto tramite un finanziamento e non rispetti le rate alle scadenze stabilite, il tuo inadempimento verrà annotato presso il CRIF o una della altre banche dati, a cui aderisce la finanziaria che ti ha anticipato il costo del mezzo. Una volta accaduto, puoi chiedere di essere cancellato?
Come visto le cancellazioni dei dati negativi seguono dei termini ben precisi, per cui non è possibile ottenere la cancellazione di questi dati prima dei termini previsti, a meno che i dati in questione siano errati. In questo caso ne puoi pretendere la correzione, come detto sopra. A vigilare sulla condotta dei Sic e sulla tenuta dei dati, nonché sul loro aggiornamento e cancellazione, è preposto come visto il Garante per la protezione dei dati personali, che ha il potere di fare verifiche periodiche di queste banche dati.
Eventuali violazioni da parte dei SICÂ saranno punibili con le sanzioni (civili, penali e amministrative) previste dalla normativa sul trattamento dei dati personali.
Marcella
Buonasera avvocato , le regole sopracitate valgono anche se io ho sempre pagato con regolarità – ma avendo fatto da garante per un signore che non paga nonostante avrebbe le sostanze per pagare .
Grazie
Sara Bolzani
Ciao Marcella,
direi di no, quanto meno non finché il creditore non si rivolge a te per aver il pagamento che hai garantito. Puoi però chiedere una verifica direttamente all’istituto di credito, come è spiegato nell’articolo. Buona giornata.
David
Salve avvocato a me hanno attivato anni fa un utenza Fastweb a mia insaputa e codesta fornitura non è stata pagata a me mi ha chiamato l’ufficio crediti della società dicendomi che c’era sta fornitura da pagare io gli risposi che non avevo attivato nessuna fornitura da parte di Fastweb come posso fare?
Cedric
Buonasera Avvocato, io avevo una attività individuale che é fallita. Ora dopo tanti anni finalmente il fallimento é chiuso . Per la cancellazione come cattivo pagatore devo aspettare 36 mesi dalla data di chiusura del fallimento?
Grazie
Saluti
Raimonda
Salve avv .io non so cosa deve pagare e come cancellarsi ..dove avere inf di piu
Grazie
Sara Bolzani
Ciao Raimonda,
che tipo di debito hai?
Giovanni
Buona sera
Vincenzo Fierro
Salve mia moglie anni fa per errore in quanto fu ingannata dal fratello risulta garante di un mutuo pagato male e in parte. Adesso all’estinzione di questo mutuo mia moglie visto che ovviamente risulta iscritta al criff può chiedere di essere cancellata prima dei 36 mesi che sono tanti? Grazie.
Jean carlo
Salve avevo fatto le cambiale con i recupero credito per saldare i debito in cui ero stato segnalato. I 12 mese per la cancellazione parte dal momento che o iniziato a pagare quando finisco. Grazie
Mario Catello CONTALDI
Non ho pagato alcune rate di un prestito con una finanziaria, adesso ho regolato gli arretrati non pagati con cambiali, . Domanda : posso autonomamente eseguire la pratica di cancellazione dall’ elenco dei cattivi pagatori o devo per legge affidarmi ad un legale?
Se posso operare da solo potrebbe gentilmente indicarmi la prassi da seguire?
Grazie per la risposta.
Andrea
Buona sera avvocato io ho fatto la richiesta al crif per si ero in lista di cativi pagatori e il risultato è che non ho nessun pagamento in ritardo ….cmq fino adesso non posso fare nessun credito ..Cosa posso fare? Grazie
Antonio
Avvocato a 10 anni che le finanziarie mi perseguitano in questo caso non si puo cancellare la crif
Gabriele
Buongiorno avevo dei finanziamenti che non riuscivo a pagare , e lì ho lasciati perdere per un po’ senza pagarli . Quando ho avuto la possibilità ho chiesto ai debitori se era possibile fare uno stralcio , è così è stato . Ho pagato tutto però adesso sono segnalato e non posso fare prestiti . Come posso fare per cancellare queste segnalazioni sui sistemi telematici ??
Grazie