Dagli anni ’80 a oggi c’è stato un incremento tendente a più infinito delle serie TV. Ammettiamolo: prima degli anni 2000 le serie televisive erano poche (in confronto a oggi) e quelle belle si contavano sulle dita di una mano. A un certo punto sono diventate quasi dei film e infine hanno cominciato a partecipare i personaggi famosi. Ora c’è una serie TV su qualsiasi argomento, inventato o meno, con il suo pubblico più o meno ampio, più o meno di nicchia.
Aumentando il numero delle serie, si rischia però il numero dei fallimenti. Ma quelli sono facili da individuare: le case di produzioni tagliano il budget e ciao belli. No, a me interessa condividere altre informazioni: le serie tv più sopravvalutate della storia, almeno quelle che sono apparse in Italia. Ciò non significa che siano brutte o che siano stati dei flop clamorosi, eh, anzi. Parlo di tutti quei titoli che inspiegabilmente hanno avuto successo. Almeno per me. E so che finirà in polemica, perché le serie TV sono un po’ come dei figli. Se mi toccassero Scrubs, potrei offendermi personalmente, tanto per fare un esempio. Però sarò cinicamente sincero, vediamo che ne esce. Il primo titolo che mi viene in mente è…
True Detective
Già sento i vari “Sei matto”, “Non capisci niente di cinema”, “Vengo a tagliarti le gomme della macchina”. La serie ha avuto un incredibile successo, molti miei amici ne sono entusiasti. Ogni stagione ha la sua trama e i suoi personaggi, ma un unico filo rosso: la noia. I VIP inseriti sono strepitosi, colossi del cinema come Matthew McConaughey e Woody Harrelson nella prima stagione e Colin Farrell, Rachel McAdams e Vince Vaughn nella seconda. Gli attori sono ottimi, niente da dire. La fotografia incredibile. I dialoghi a volte ermetici, ma ben scritti. E allora, dirai, sembra tutto figo, che ha che non va? Ha che mi sono addormentato tre volte alla prima puntata. Due alla seconda. Tre alla terza. Di ogni stagione, intendo. L’ultima volta che mi sono annoiato così era quando sono rimasto chiuso in ascensore per mezz’ora. Anzi, no, in ascensore avvertivo anche un pizzico di adrenalina, “chissà se casca”. Mi spiace, il livello di noia di True Detective è al pari del personaggio femminile di 50 Sfumature di grigio, ripresa a mordersi il labbro per dieci ore di fila.
Glee
“Ma no, dai, Glee no!”, griderà qualcuno. E invece sì. La serie che racconta amori, passioni, vicissitudini di un gruppo eterogeneo di sfigati che però hanno una voce che Bocelli scansate. Intendiamoci: quando Glee è uscito nel 2009 ha rappresentato un bel salto di qualità nell’industria televisiva, sdoganando il genere musical. E la prima stagione è anche carina, si guarda più che volentieri. La prima. Dalla seconda in poi è una caduta libera, quasi ti viene il nervoso e insulti i personaggi durante lo show. E vai avanti tra un “Dai, su, diglielo, oddio, no, non tergiversare” oppure un “Madò, un’altra canzoncina lagnosa, no, te prego”. Stereotipi americani e sceneggiatura ripetitiva sono il contorno di una serie TV che ha chiuso i battenti dopo sei stagioni.
Lost
“No, vabbè, non capisci evidentemente nulla”. Lo so, lo so. Ho inserito la serie tv creata addirittura da J.J. Abrams (e altri due nomi che sono stati fagocitati dalla sua celebrità , Damon Lindelof e Jeffrey Lieber) solo per un motivo: il finale. Che non è brutto come quello di un’altra grande serie molto amata (Dexter), ma ancora peggio. Talmente brutto che ti viene da pensare che gli sceneggiatori ne avessero le balle piene e durante una cena avessero deciso – complice una sbornia con il vino in scatola – di concludere nella maniera più oscena possibile una serie che ha dato molte soddisfazioni. Poi c’è chi ha apprezzato lo stesso, eh. Ma in generale J.J. è bandito dal suolo di almeno otto Nazioni diverse.
24
Ossia: prendi l’iperbole di John McClane in Die Hard e fagli spaccare milioni di terroristi in 24 ore. Il protagonista Jack Bauer ha scardinato tutti gli eroi duri e puri di sempre. Altro che Chuck Norris, Jack Bauer riesce a sventare un attacco missilistico su New York mentre porta il cane a pisciare e con una mano libera cucina una parmigiana come solo nonna sa fare. Anche qui abbiamo un caso “alla Glee”: la prima stagione è una novità , figa ‘sta storia che ogni puntata è un’ora di tempo all’interno delle ventiquattro ore durante le quali avviene tutta la serie. Belli pure certi colpi di scena e le mazzate che Jack infligge con molto patriottismo e dedizione al dovere. Solo che. Solo che una giornata può anche succedere, ma quando cominciano a essere diverse (e tutte si concludono più o meno simile, ovviamente), ecco, come dire, Jack Bauer diventa la nuova Signora in Giallo: al posto degli assassini hai però vagonate di terroristi, supercattivi e boh, gente che passa per caso e vuole fare rissa.
Grey’s Anatomy
Ora mi aspetto la rivolta. Pure i forconi. E probabilmente c’è chi vorrà crocifiggermi in sala mensa. Ma Grey’s Anatomy è insopportabile: sì, l’ho detto. Come medical-serie mi andava bene ER, che ha dato il via a tutto. E come dimenticarci – anche se lo hanno tirato per le lunghe – il mitico Dottor House? E ancora: SCRUBS, per me una serie g-e-n-i-a-l-e che è riuscita a far passeggiare il lato demenziale con la sensibilità di temi davvero caldi. Ecco, poi arriva Grey’s Anatomy: mille seghe mentali, la costante vocina fastidiosa finale che riprende tutto quello che è successo durante la puntata dandoci una lezione di vita, amore sì, amore no, amore bum. Se la serie fosse stata incentrata sui personaggi comprimari – invece che su due odiosi protagonisti – sarebbe stata molto meglio. Mi sarebbe anche piaciuta, forse. Forse. Molto forse. Forse no.
Ok, ho detto le mie e ora si apre il dibattito: sono curioso di sentire i pareri.
raf
Concordo in pieno, particolarmente per Lost. Credo che il finale sia stato scritto durante un incontro all’anonima alcolisti.
Enrico
Vabbe’, praticamente ti fanno schifo tutte le serie televisive di maggior successo. Ok.
O forse non ti piacciono proprio le serie.
Magari allora la prossima volta scrivi di cinema che è meglio.
Matteo Bianconi
Sono un amante delle serie, Enrico.
Ti posso dire che ho particolarmente amato Breaking Bad. Sons of Anarchy. Band of Brothers. Californication. Il trono di spade. The Walking Dead. House of cards. Friends. Scrubs. X-Files.
Così, per citarne qualcuna, intendo.
Nicola
TDW beh che è sopravvalata e in alcuni punti è genesi della noia. Seconda stagione domina su tutto e tutte. Dai poi mi infili True Dective per…non so mi sembri un po’ un Radical Chic delle serie TV. Detto questo ogni parere è lecito.
Claudia
Salve, ho letto con interesse la tua cronologia delle serie tv inutili, e ho riscontrato in pieno le prime 4 che sono poco allettanti (anche per me), ma Grey ‘ s Anatomy non è cosi, ho seguito E.r ma Grey ‘ s è al di sopra non solo perché è più attuale in tutti i sensi, ma è intelligente e di una sensibilità apparte, la sento in ogni argomento che tratta l’episodio tra l’altro ogni episodio parla di un protagonista e non gira tutto il telefilm su Meredith e dottor ” stranamore “. È uno dei pochi che trovo sempre interessante anche se hanno dei colpi di scena un po’ irreali, 12 anni non sono pochi e si meritano tutto il successo che hanno
Matteo Bianconi
Ciao Claudia, l’ho scritto: criticare i figli altrui è sempre difficile. 🙂
Antonio Gallitto
…Matteo è TROPPO BUONO nei suoi giudizi….
Matteo Bianconi
Effettivamente hai ragione. Ma per linea editoriale non potevo usare troppe volgarità . LOL
Luisa
Ciao Matteo, sarei curiosa di un tuo parere su una serie tv cui sono appassionata : Once Upon a Time 🙂 sei forte… Da te mi aspetto un quadro ironico , dai son veramente curiosa di cosa scriverai a riguardo ,ciaooo
Corie
Approvo tutto, tranne Grey’s Anatomy, soprattutto per la motivazione che hai dato. Cio’ che probabilmente la rende sopravvalutata e’ il fatto che le ultime stagioni siano state abbastanza noiose e scritte con i piedi (dall’aereo alla morte di Derek..). La brava Shonda avrebbe fatto meglio a fermarsi ad un certo punto invece di voler andare avanti sull’onda della popolarita, perdendo fan della prima ora come me. Non approvo invece il fatto che dici che “gira tutto intorno ai due protagonisti” perche, salvo nell’ultima stagione, non e’ cosi. Ci sono state puntate ad esclusivo uso di Arizona e Callie, o Izzie, o Mark, o Cristina che veniva seguita anche lontano da Seattle, addirittura un crossover con Private Practice che vedeva Addison al centro di tutto…
Raffaella
Che dire, tre delle serie “criticate” manco l’ho viste….mi avevano già stufato prima del lancio con la pubblicità 🙂
Glee è carina ma a piccole dosi. Sarà che sono cresciuta con Saranno Famosi…riuscire a scalzarla dal cuore è dura.
Grey’s non mi stufa, almeno per ora. Sarà che è cosi assurda che per me funziona.
Secondo me nella lista ci può stare Criminal Minds…mi duole dirlo, mi piaceva tantissimo ma alla lunga tutti questi serial killer diventano routine e subentra lo zapping o peggio mi addormento.
Mi duole criticare i figli altrui, Scrubs l’ho trovato sempre inguardabile: mai riuscita a vedere una puntata fino in fondo. 🙂
In ogni caso, le serie che annoiano di meno sono quelle comiche a partire da Happy Days, poi Friends, Will e Grace, ecc..
pierdy
Sono d’accordo per Lost e True Detective, ma Grey’s Amazon è la mia serie preferita; in più Gare e 24 sono fantastiche.