Il 3-4 Novembre si terrà presso MiCo Milano Congressi la 12° edizione del World Business Forum, uno degli eventi dedicati al marketing più importanti a livello mondiale. Quest’anno il claim dell’evento è “I’m Story Maker”, uomini e donne racconteranno la loro storia, di come davanti a shock personali e professionali sono riusciti ad ottenere risultati straordinari. Insomma “Story Maker”, persone che non raccontano storie, ma le creano. La capacità di raccontare il proprio successo non è una qualità che hanno tutti, è un dono prezioso che si fa al prossimo, perché si regala il Know How per affrontare meglio le proprie sfide. Argomento che mi sta particolarmente a cuore e non potevo certo mancare. Sarò in prima fila con la vuvuzela a incitare gente come Richard Branson o Alessandro Baricco e scattare foto alle cravatte discutibili di Seth Godin.
Parliamo appunto degli speaker, tra i più riconosciuti leader di pensiero e tutti di altissimo livello. Molti parleranno, come Sara Lewis, del valore del fallimento, di come una crisi può essere fonte di rinascita e crescita. Questo è un punto dolente della nostra cultura (italica): forse dipende dal fatto che non abbiamo tante possibilità e quando una ci scivola via dalle mani ci sentiamo falliti come uomini prima che come imprenditori ed è qui il grande errore. L’imprenditore deve contemplare il fallimento, viverlo come una risposta del mercato e muoversi di conseguenza. Ok essere Foolish, ma se non si usa il cervello si rimane sempre Hungry.
Mi aspetto tanto dall’intervento di Sir Richard Branson, un uomo che è riuscito ad avere un successo straordinario in tantissimi settori: questo vuol dire che alla base c’è una metodologia di lavoro, un pensiero che segue l’azione ben preciso e sicuramente vincente. Nel suo intervento parlerà di come è nata Virgin, come identificare i talenti giusti per garantire la propria cultura d’impresa, come correre dei rischi e superare le inevitabili battute d’arresto sulla strada verso il successo, come scegliere le battaglie da combattere e perché il business deve fungere da agente positivo di cambiamento nel mondo.
Tanta aspettativa anche per l’intervento di Seth Godin che parlerà dell’importanza delle storie narrate dalle aziende, che devono saper raccontare se stesse e comunicare valori e diffondere idee. Storytelling duro per l’intervento di Alessandro Baricco: tutti ne parlano ma pochi sanno cosa è veramente lo Storytelling. Non c’è nulla nella vita reale che non abbia a che fare con lo Storytelling, ma non c’è niente di veramente reale se non si è in grado di raccontarlo. Come dicevo all’inizio, questo è un dono.
Avrò modo di raccontarti come è andata, le mie impressioni e spunti di riflessione. No, stai tranquillo, non metterò la T-shirt con il gorilla come in foto 🙂
Organizzato & Curato da WOBI
Oggi più che mai il mondo ha bisogno di idee semplici e potenti, ispirazione costante e nuove entusiasmanti visioni del futuro, questo WOBI lo sa e da oltre vent’anni seleziona e distribuisce idee e contenuti dai maggiori esperti di business, personaggi leggendari, leader di pensiero e CEO di fama mondiale. Li ringrazio ancora per il loro invito.
Qualcuno ha pensato ai Social Network?
Niente panico! Se ne occupa Ambito5, Social Media Partner del WBFMI 2015, che ha selezionato un team di professionisti per rendere partecipe tutta la rete degli spunti interessanti che verranno proposti durante l’evento .
Ah dimenticavo, avrò la possibilità di porre delle domande agli speaker, tipo ho intenzione di chiedere a Davide Oldani se nella pasta con le melanzane ci vanno le melanzane. Tu hai domande?
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