Il Tribunale di Roma accoglie il ricorso per concorrenza sleale presentato dalle associazioni dei tassisti e Uber dovrà fermare le corse entro 10 giorni.
Uber Black: il Tribunale di Roma ordina il blocco
I servizi offerti dall’app Uber-Black dovranno arrestarsi entro 10 giorni. Questa la decisione del Tribunale civile di Roma che blocca le ormai famose berline nere con autista attive nella capitale e a Milano.
Il ricorso per concorrenza sleale presentato delle associazioni di categoria dei tassisti è stato dunque accolto. La sezione imprese del Tribunale di Roma ha appoggiato le tesi illustrate in giudizio dal pool di legali coordinato dall’avvocato Marco Giustiniani e composto dagli avvocati Fabbi, Gigliotti, Massari e Moravia, accertando
“la condotta di concorrenza sleale posta in essere sul territorio italiano dalle parti resistenti Uber B.V., Uber Italy srl, Uber International B.V., Uber International Holding B.V.”.
Del gruppo Uber Italia saranno quindi interessate le seguenti app con i relativi servizi:
- Lux;
- Suv;
- X;
- XL;
- UberSelect;
- Van.
Il servizio di food delivery “Eats” sarà l’unica app della multinazionale americana a non essere inibita nel nostro paese.
Blocco Uber: le prime reazioni
Federtaxi e Ugl, com’è presumibile, non nascondono il gradimento riguardo la decisione del Tribunale di Roma. Federico Rolando, il portavoce di Federtaxi ha espresso
“piena e consapevole soddisfazione”.
Intervendo poi sul dll 2085 Concorrenza:
“ritengo che governo, Senato e Parlamento non possano ignorare le espressioni della magistratura e debbano riconsiderare alcune posizioni oramai insostenibili”.
Dello stesso auspicio il vicesegretario nazionale Ugl/Taxi Valter Drovetto:
“Alla luce di tali, definitive decisioni invito il ministro a prendere una netta posizione nel merito, che tuteli il servizio pubblico in modo definitivo”.
“Una decisione abnorme che riporta l’Italia al Medioevo. Siamo allibiti per quanto annunciato dall’ordinanza che va nella direzione opposta rispetto al decreto Milleproroghe e alla normativa europea”.
“Faremo appello contro questa decisione, basata su una legge vecchia di 25 anni e che non rispecchia più i tempi, per permettere a migliaia di autisti professionisti di continuare a lavorare grazie all’app di Uber e alle persone di avere maggiore scelta. Ora il governo non può perdere altro tempo ma deve decidere se rimanere ancorato al passato, tutelando rendite di posizione, o permettere agli italiani di beneficiare di nuove tecnologie come Uber”.
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