In momenti drammatici come quelli successivi a un terremoto pare indelicato parlare di temi legati al denaro. Tasse, mutui e bollette sono temi che finiscono ovviamente in secondo piano rispetto alle necessità primarie dei sopravvissuti, in particolare nei primissimi giorni successivi al dramma.
Detto ciò è però altrettanto vero che seppur secondari, questi sono e restano elementi con cui prima o poi è necessario confrontarsi nuovamente. Non a caso sono molteplici le iniziative di sostegno che vengono promosse per le vittime dinanzi a queste spese mensili. La sospensione o la dilazione dei pagamenti sono le più importanti e possono essere richieste dai cittadini che hanno subito danni a causa del sisma.
Con un decreto il Governo sospende versamenti ed adempimenti tributari per il terremoto Centro Italia che ha duramente colpito le popolazioni di diversi Comuni lo scorso 24 agosto.
Terremoto nel Centro Italia: arriva decreto di sospensione
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 settembre, il decreto dello scorso 1° settembre 2016 stabilisce la sospensione dei termini sia per i versamenti di imposte, tasse e contributi, che per gli adempimenti tributari.
Essa riguarda i 17 Comuni maggiormente colpiti dal sisma dello scorso 24 agosto, localizzati tra Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche. La sospensione durerà fino al 20 dicembre 2016 e riguarderà :
- compilazione e invio del modello Unico;
- versamenti IVA, IRPEF, IRES, IRAP, INPS e INAIL;
- versamenti derivanti da cartelle esattoriali.
Le polemiche sulla sospensione
Sono escluse dalla sospensione le ritenute operate che vanno versate comunque da parte dei sostituti di imposta. Il 20 dicembre diventa dunque una scadenza onerosa per le popolazioni colpite, che in quella data dovranno versare in un’unica soluzione le somme fino ad allora sospese.
Non sono mancate le polemiche circa il provvedimento governativo. Dura presa di posizione dell’Associazione Nazionale Commercialisti:
“Si può veramente immaginare che nell’arco di neppure quattro mesi dal sisma, i contribuenti, con particolare riferimento a coloro che si trovano nei Comuni maggiormente colpiti, siano nelle condizioni di riprendere con regolarità i versamenti e gli adempimenti, così come sanare la posizione nei confronti di quelli che sono stati oggetto di sospensione?”
Terremoto Centro Italia: esonero dalle tasse universitarie
L’Università di Teramo, nelle stesse ore, ha stabilito l’esonero totale dalle tasse universitari, per gli studenti residenti nei Comuni coinvolti dal sisma. Di seguito il comunicato:
“Tutti gli studenti iscritti o che stanno per immatricolarsi all’Università degli Studi di Teramo saranno esonerati dal pagamento delle tasse e dei contributi.
Si tratta di un’iniziativa congiunta dell’Università di Teramo e dell’Azienda per il Diritto allo Studi di Teramo visto che l’esonero riguarda sia le tasse universitarie che quelle regionali.
L’Ateneo di Teramo conta al momento 21 studenti residenti nei comuni del cratere.
Sono esentati gli studenti residenti nei seguenti comuni individuati dalla delibera del Consiglio dei Ministri dello scorso 25 agosto: Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Montegallo, Montemonaco, Amatrice, Accumoli, Montefortino, Montereale, Capitignano, Campotosto, Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Preci, Norcia, Cascia e Monteleone di Spoleto.”
Esattamente i 17 Comuni per cui vale la sospensione tributaria e contributiva.
Terremoto: la sospensione dei mutui
Non finisce qui: con un ordinanza del 25 agosto 2016 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha annunciato la sospensione delle rate dei mutui  per i soggetti, residenti nei comuni colpiti dal terremoto, titolari di mutui relativi agli edifici distrutti o resi inagibili anche solo parzialmente. La sospensione vale anche per i titolari di mutui relativi alla gestione di attività di commerciali. Per ottenere lo sgravo basterà presentare un’autocertificazione del danno subito.
L’art. 7 del provvedimento fa leva sull’evento sismico come causa di forza maggiore elemento che consente, secondo il Codice civile, la sospensione dal pagamento dei mutui. La stessa sarà attiva sino alla ricostruzione o alla rinnovata agibilità /abitabilità dell’immobile e comunque non oltre la cessazione dello stato di emergenza. I mutuatari possono scegliere se sospendere l’intera rata o la sola quota capitale.
Gli istituti avranno 30 giorni dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza per informare i cittadini dell’opportunità di sospensione, indicando tempi di rimborso e costi dei pagamenti sospesi calcolati in base a quanto previsto dall’Accordo del 18 dicembre 2009 stipulato tra l’ABI e le Associazioni dei consumatori. In caso di mancata segnalazione la sospensione diventa automatica sino al 31 gennaio 2017.
Sospensione delle bollette dell’acqua, gas ed elettricitÃ
Discorso simile per quanto riguarda le bollette. L’Autorità per l’energia ha approvato uno speciale provvedimento di urgenza che porta alla sospensione delle stesse dal 24 agosto scorso per luce, gas e acqua. Coinvolti ovviamente Il provvedimento le utenze di tutti i Comuni danneggiati dal sisma.
Un prassi già utilizzata anche per altri eventi calamitosi come il terremoto dell’Aquila o quelle in Emilia, primo passo per interventi successivi come, ad esempio, l’introduzioni di possibili agevolazioni tariffarie.
Il provvedimento è automatico, ma i proprietari delle abitazioni distrutte o parzialmente distrutte dal sisma, possono contattare in ogni momento l’Autorità AEEGSI.
Equitalia: stop alle tasse per i comuni colpiti dal sisma
Non potevano mancare anche le tasse tra le sospensioni previste in favore dei cittadini. A partire dal 24 agosto 2016 stop ai versamenti delle imposte e agli adempimenti tributari per i contribuenti (persone fisiche, imprenditori, persone giuridiche) che risultano residenti o operano nei paesi colpiti dal terremoto.
Un decreto firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e che prevede la sospensione anche agli adempimenti legati alle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e quelli conseguenti ad accertamenti esecutivi. Il decreto stabilisce, come da prassi, nel 20 Dicembre 2016 il termine per la ripresa dei versamenti.
Di seguito i comuni inseriti nel Decreto di sospensione:
- MARCHE: Acquasanta Terme (AP); Arquata del Tronto (AP); Montefortino (FM); Montegallo (AP); S. Montemonaco (AP).
- ABRUZZO: Montereale (AQ); Capitignano (AQ); Campotosto (AQ); Valle Castellana (TE); Rocca Santa Maria (TE)
- LAZIO: Accumoli (RI); Amatrice (RI); Cittareale (RI)
- UMBRIA: Cascia (PG); Monteleone di Spoleto (PG); Norcia (PG); Preci (PG)
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