Nei film americani il momento del liceo è sempre il periodo più bello e, insieme, il più brutto di ogni studente. Nella produzione cinematografica italiana la situazione è più o meno la stessa.
Qual è la verità sulla scuola dell’obbligo, quindi? Sembra che, almeno fino a 16 anni, la scuola è d’obbligo per gli studenti non si scappa. Da dove si può cominciare per capirne di più sul sistema scolastico italiano? Magari dall’obbligo nella scuola primaria. Chiariamoci le idee.
L’età nella scuola dell’obbligo
La parola obbligo non è mai piacevole. Se la si associa alla parola scuola, poi, il terrore attraversa tutti gli studenti dai 6 ai 16 anni. Mettendo da parte gli scherzi per un attimo, è proprio questa fascia di età che interessa la scuola dell’obbligo, ovvero l’istruzione continuativa che viene impartita per almeno dieci anni.
Frequentare (magari con profitto) la scuola, però, non basta. Per ottenere l’adempimento a norma di legge dell’obbligo scolastico in Italia, si deve necessariamente prendere un titolo di studio (per la scuola secondaria superiore) o una qualifica professionale triennale entro i 18 anni. La legislazione scolastica prevede che si frequenti la scuola dell’obbligo partendo da un’età minima di 6 anni.
Il sistema scolastico, infatti, è organizzato perché ogni studente, una volta attraversato con profitto ogni fase della scuola dell’obbligo, termini ogni ciclo con un esame di idoneità per accedere a quello successivo.
La legge della scuola dell’obbligo, capiamone di più
La scuola dell’obbligo in Italia è regolata da una legge ben precisa e che è importante rispettare. L’adempimento all’obbligo scolastico è regolato da:
- Circolare Ministeriale del 30/12/2010 numero 101, che obbliga gli studenti dai 6 ai 16 anni a frequentare la scuola;
- Decreto Ministeriale del 22/08/2007 numero 139, che impone di impartire l’insegnamento continuativo agli studenti per almeno 10 anni;
- Legge del 27/12/2006 numero 296, secondo il quale lo studente deve conseguire un titolo di studio della scuola secondaria superiore o, a scelta, una qualifica professionale che duri almeno 3 anni.
È importante sapere che l’istruzione obbligatoria in Italia è completamente gratuita e che può essere assolta, per la legge, dallo studente frequentando una scuola statale o paritaria, in strutture accreditate dalla regione di appartenenza per la formazione professionale e, in alcuni casi specifici, con l’istruzione dei genitori o anche detta parentale.
Scrutini: scuola primaria ma non solo!
La scuola dell’obbligo valuta gli studenti sulla base degli scrutini, ovvero una valutazione periodica annuale che analizza l’apprendimento degli alunni, attribuendo dei voti e certificando il passaggio completo all’anno successivo. Fin qui, tutto chiaro!
Gli scrutini della scuola primaria hanno una loro particolare normativa. Gli insegnanti possono decidere di non ammettere uno studente alla classe successiva solo in rari casi e se raggiungono l’unanimità . La normativa che riguarda la bocciatura nella scuola primaria prevede che i docenti spieghino per bene quali sono le motivazioni della decisione, infatti. Per rendere effettive e veritiere le decisioni degli scrutini della scuola primaria deve essere redatto un verbale.
Oltre agli scrutini degli alunni, poi, i docenti devono anche redarre dei documenti che descrivano tutte le attività svolte durante l’arco dell’intero anno scolastico. Un lavoraccio che però serve ad ottenere delle dettagliate relazioni finali della attività sviluppate a scuola, sia didattiche che educative.
Nella relazione l’insegnante deve indicare la situazione della classe ed il raggiungimento (o meno) degli obiettivi finali con tanto di metodologia e strumenti didattici.
Gli scrutini della scuola media, invece, avvengono con l’ausilio di tutto il consiglio di classe con un appuntamento prima periodico e poi finale. La valutazione decide se lo studente è ammesso alla classe successiva o meno.
Altra storia, invece, per gli scrutini della scuola secondaria che utilizzano un sistema dove la delibera della bocciatura o meno dello studente avviene per maggioranza e dove il preside ha un certo peso nella decisione, anche per l’ammissione o meno all’esame di Stato.
Cancelleria per la scuola, non farti trovare impreparato!
A settembre si palesano due grandi drammi per le famiglie italiane: la fine delle vacanze e i materiali per la scuola dei figli da comprare! Ma la spesa di questi ultimi deve essere per forza elevata? Secondo noi no, ecco perché ti consiglio di dare un occhio alla sezione “cancelleria” di Amazon.
Conclusioni
Ora sai tutto (o quasi) sulla scuola dell’obbligo in Italia. Ci sono ancora molte cose da sapere: la scuola italiana infatti si sta aprendo all’innovazione con l’introduzione del registro elettronico fino ad arrivare agli strumenti che il Ministero dell’Istruzione mette a disposizione delle famiglie e dei docenti. Ne avremo molto ancora di cui discutere!
Paolo di renzo
Ci si può fermare alla terza media ?
Francesca Cora Sollo
L’obbligo scolastico è fino ai 16 anni.
Resta, comunque, l’obbligo formativo secondo il Ministero della Pubblica Istruzione. Sarebbe il diritto e dovere dei genitori di far frequentare attività formative ai ragazzi fino al compimento del 18esimo anno di età .
Veronica
Ho sempre saputo che le scuole in generale, dalla elementari fino alle medie, almeno così lo e stato per me, sono obbligatorie, ma un amica mi dice che in Italia l’obbligo delle scuole non esiste e perciò lei farà assistere i suoi figli le lezioni online. Non esiste una legge dove si possano tutelare i bambini dalle decisioni assurde dei genitori?grazie
Francesca Cora Sollo
L’obbligo scolastico è fino ai 16 anni.
Resta, comunque, l’obbligo formativo secondo il Ministero della Pubblica Istruzione. Sarebbe il diritto e dovere dei genitori di far frequentare attività formative ai ragazzi fino al compimento del 18esimo anno di età .
Gina
Buongiorno mia figlia nn ne vuole sapere e stata bocciata 2 volte in 3 media a compiuto 16 anni e a ottobre ne compie 17 e stata nuovamente bocciata quindi nn ha conseguito la 3 media rimane cmq nellobligi scolastico??fino alla maggiore etÃ
Francesca Cora Sollo
L’obbligo scolastico è fino ai 16 anni.
Resta, comunque, l’obbligo formativo secondo il Ministero della Pubblica Istruzione. Sarebbe il diritto e dovere dei genitori di far frequentare attività formative ai ragazzi fino al compimento del 18esimo anno di età .
Francesca Cora Sollo
L’obbligo scolastico è fino ai 16 anni.
Resta, comunque, l’obbligo formativo secondo il Ministero della Pubblica Istruzione. Sarebbe il diritto e dovere dei genitori di far frequentare attività formative ai ragazzi fino al compimento del 18esimo anno di età .
Saverio Crisci
Per scuola dell’obbligo di deve intendere anche il conseguimento del titolo di terza media inferiore?
andrea kosikova
Mia figlia stata bocciata 2 volte a terza deve cambiare la scuola dove vado a chiedere per fare iscrizione mi rispondono non ce posto sono disperata che devo fare
Francesca Cora Sollo
Salve Andrea,
può cambiare indirizzo se la stessa tipologia di scuola non l’accetta.
Ci ha pensato?