Nell’ultima settimana molti utenti sono caduti nella trappola dell’ultima truffa WhatsApp: un messaggio che invita a rinnovare l’abbonamento in scadenza. Il contenuto è naturalmente falso ed è usato per rubare i dati delle carte di credito degli utenti.
Ma quella dell’abbonamento scaduto non è la sola truffa WhatsApp che circola in rete: cliccando sui link contenuti nei messaggi trappola si rischia di attivare un servizio a pagamento, scaricare un virus o di farsi rubare dati personali e finanziari. Ecco qualche consiglio per difendersi dalle più comuni truffe WhatsApp.
Truffa WhatsApp: in cosa consiste
In questi giorni molti utenti WhatsApp stanno ricevendo uno strano messaggio, secondo il quale l‘abbonamento al servizio WhatsApp è scaduto e deve essere rinnovato al più presto, altrimenti si perdono tutti i propri dati, dai messaggi alle foto.
Il testo del messaggio truffa è il seguente, condiviso anche dalla pagina Facebook del Commissariato di PS – online Italia:
Gentile Cliente, Attenzione! Il tuo account WhatsApp Messenger e scaduto. La registrazione non e stata rinnovata scade entro 24 ore, per rinnovare il tuo WhatsApp Messenger 0,99 euro, grazie a seguire il link di rinnovo. Rinnova il tuo WhatsApp Messenger. Si prega di rinnovare il più presto possibile per evitare la perdita di tutti i media (immagini, video, storico). Verifica>>
Perché è falso? Semplice: WhatsApp è diventato gratuito dall’anno scorso togliendo, di fatto, i costi di abbonamento previsti negli anni precedenti. A confermarlo anche un articolo del blog aziendale datato 18 gennaio 2016:
“Quasi un miliardo di persone in tutto il mondo oggigiorno si affida a WhatsApp per rimanere in contatto con i propri amici e familiari. Dal neo papà che condivide foto con la sua famiglia in Indonesia, allo studente in Spagna che sente i suoi amici a casa, al medico in Brasile che si tiene in contatto con i suoi pazienti, le persone si affidano a WhatsApp per la sua velocità , semplicità e affidabilità .
È per questo che siamo lieti di annunciare che WhatsApp non chiederà più commissioni di sottoscrizione. Per molti anni abbiamo chiesto ad alcune persone di pagare un canone per l’utilizzo di WhatsApp dopo il primo anno. Crescendo, abbiamo scoperto che questo approccio non ha funzionato bene. Molti utenti WhatsApp, non disponendo di un numero di carta di credito o di debito, erano preoccupati di perdere la connessione con i loro amici e familiari dopo il primo anno. Così nel corso delle prossime settimane, rimuoveremo il canone dalle diverse versioni della nostra applicazione e WhatsApp non chiederà più di pagare per il proprio servizio.
Naturalmente, la gente potrebbe chiedersi come abbiamo intenzione di sostenere WhatsApp senza commissioni di sottoscrizione e se l’annuncio di oggi significa che stiamo introducendo annunci pubblicitari di terze parti. La risposta è no. A partire da quest’anno, testeremo strumenti che consentono di utilizzare WhatsApp per comunicare con imprese e organizzazioni da cui vorrete ricevere notizie. Ciò potrebbe significare comunicare con la banca circa operazioni fraudolenti, o con una compagnia aerea su un volo in ritardo. Oggi riceviamo tutti questi messaggi altrove – attraverso sms e telefonate – per questo vogliamo testare nuovi strumenti per rendere tutto questo più facile su WhatsApp, continuando ad offrire una esperienza senza annunci pubblicitari di terze parti e spam.
Ci auguriamo che ciò che sta arrivando su WhatsApp sia gradito, e saremo lieti di sentire i vostri pareri.”
Truffa WhatsApp: altri messaggi a cui fare attenzione
Quello che richiede di rinnovare l’abbonamento in scadenza a WhatsApp non è il solo messaggio che nasconde una truffa e che sta girando nell’app. Nelle scorse settimane si sono diffusi rapidamente dei messaggi che promettevano buoni sconto (200 euro da Decathlon) per delle catene di supermercati o comunicavano la vincita di carte regalo da usare per fare acquisti presso alcune catene di negozi.
Un’altra truffa che sta circolando in questi giorni promette, in cambio dei propri dati personali, l’invio gratuito di alcune confezioni di Ferrero Rocher. L’azienda Ferrero ha pubblicato sul proprio sito un messaggio per informare i propri utenti che si tratta di una truffa e che l’iniziativa non ha nulla a che fare con il marchio:
ATTENZIONE!!! Abbiamo avuto notizia che in rete e attraverso una nota applicazione di messaggistica istantanea, sta circolando un messaggio con il quale si comunica che Ferrero distribuirà gratuitamente alcuni prodotti a coloro che forniranno i propri dati personali attraverso il sito http:// ferrero-it.site
Desideriamo informarvi che tale pagina web non è gestita da Ferrero e che siamo totalmente estranei a questa iniziativa potenzialmente lesiva, non solo della nostra reputazione, ma anche dei dati personali di coloro che vi accederanno.
In altri casi i truffatori cercano di guadagnare attivando servizi in abbonamento collegati a un messaggio truffa che promette una versione aggiornata di WhatsApp.
Cliccando sul link contenuto nel messaggio, invece di ottenere una inesistente nuova versione dell’applicazione e funzionalità esclusive, si attiva un abbonamento a dei servizi a pagamento.
Come difendersi da una truffa WhatsApp
Riguardo al messaggio che invita a rinnovare il proprio account di WhatsApp, il primo elemento che deve far capire subito che si tratta di una truffa è il fatto che WhatsApp è gratuito e non è un servizio in abbonamento. Per poter usare WhatsApp è sufficiente scaricare l’applicazione, senza dover pagare nulla. L’uso dell’app non ha scadenza e l’aggiornamento dell’applicazione viene fatto attraverso Google Play o iTunes: insomma, il messaggio è del tutto falso.
Un altro chiaro indizio che si tratta di un messaggio falso è il modo in cui è scritto: il messaggio contiene molti errori di ortografia e di grammatica e sembra essere stato tradotto automaticamente da una lingua straniera. Un messaggio ufficiale e credibile non è mai sgrammaticato.
Quando si riceve uno di questi messaggi truffa o altri messaggi sospetti la Polizia Postale raccomanda di non cliccare sul link (nel messaggio che invita a rinnovare l’abbonamento all’app è inserito nella parola verifica) e di non inoltrare il messaggio ai propri contatti. Inoltrandolo, infatti, si favorisce la diffusione della truffa e si mettono a rischio i propri amici e conoscenti.
Un’altra raccomandazione è quella di non rispondere, ma di cancellare il messaggio e di bloccare il numero di telefono del mittente, in modo che non possa inviare più altri messaggi.
Come raccomandazione generale, bisogna sempre diffidare dei messaggi che promettono sconti, buoni acquisto, carte regalo o prodotti gratuiti. Anche i messaggi che richiedono l’aggiornamento dei propri dati personali o delle informazioni di pagamento sono quasi sempre un’esca con la quale dei malintenzionati cercano di rubare informazioni personali o denaro.
Un altro consiglio per evitare l’attivazione dei servizi in abbonamento è quello di rivolgersi al proprio operatore di telefonia mobile e richiedere il blocco dei servizi con sovrapprezzo.
Rosario
Mondo schifoso pieno di gente schifosa. Ma la polizia postale che fa?