Diritto di ripensamento: cos’è e le limitazioni
Il diritto di ripensamento serve a tutelare il consumatore quando acquista un bene o stipula un contratto con un fornitore di servizi. In sostanza, il diritto di ripensamento è una sottocategoria del più generico diritto di rescissione (di beni o servizi).
Ci sono però delle limitazioni ben precise all’esercizio di tale diritto: l’acquisto del bene o del servizio deve essere fatto “a distanza” ovvero non all’interno di un esercizio commerciale oppure nelle sedi di competenza dell’azienda che stipula il contratto di fornitura. In quel caso, valgono tutte le penali contrattuali e le obbligazioni. Si può esercitare il diritto di ripensamento:
- con dichiarazione unilaterale del consumatore;
- senza obbligazioni o penalità previste dal contratto;
- senza doverne dare spiegazioni;
- con la restituzione dell’intera somma (nel caso di acquisto di beni materiali) o senza nessun alcun costo aggiuntivo.
Quali sono le differenze con il diritto di recesso?
La differenza tra diritto di ripensamento e diritto di recesso sta, fondamentalmente, nel periodo di tempo nel quale si vuole (o si può) esercitare uno dei due.
Mentre il diritto di ripensamento è un diritto che permette al consumatore di ripensare alla scelta fatta entro 14 giorni dalla stipula di un qualsiasi contratto di fornitura gas o energia (solo se questo è stato sottoscritto fuori dagli uffici del fornitore di servizi e si è ricevuta la copia del documento) quello di recesso riguarda direttamente l’annullamento, anticipato il più delle volte, di un contratto e deve essere preannunciato tramite avviso al fornitore di servizi.
Come esercitare il diritto di ripensamento
Una volta compreso che cos’è il diritto di ripensamento, capiamo come avvalersi di questo strumento contrattuale a disposizione del consumatore. Il diritto di ripensamento, spesso confuso con quello di recesso, permette a chi stipula il contratto di annullarlo, comprensivo di tutte le obbligazioni senza che il fornitore di servizi possa controbattere. e clausole contrattuali (chiamate obbligazioni) e le eventuali penali, entrerebbero in vigore invece nel caso di un recesso anticipato del contratto.
Beni o servizi sul quale esercitare il diritto di ripensamento
Si può esercitare il diritto di ripensamento su un acquisto effettuato non in negozio (ad esempio online) oppure per un contratto non firmato nella sede del fornitore di servizi.
Sono esclusi dall’area di competenza del diritto di ripensamento la vendita diretta in negozi fisici e la fornitura di servizi (contratto tra aziende e professionista con regolare partita IVA) e altri casi simili.
Quali sono i tempi per esercitare il diritto di ripensamento?
Il diritto di ripensamento deve essere esercitato entro e non oltre i 14 giorni dalla ricezione del contratto da parte del contraente. Per quanto riguarda i beni materiali, invece, questo può essere mettere in pratica il diritto di ripensare all’acquisto entro i 14 giorni dal pagamento.
Come si esercita il diritto di ripensamento?
Quando il consumatore può “ripensare” al suo contratto è il momento di esercitarlo! Farlo è semplice: basta inviare un modulo in cui segnalare la propria volontà di scissione del contratto (o ripensamento sull’acquisto, per i beni materiali con costi a carico di chi restituisce l’oggetto) ed inviarlo al fornitore del servizio.
Molto importante è utilizzare, quando si è compilato il documento in ogni sua parte, una raccomandata con ricevuta di ritorno per assicurarsi che la comunicazione sia effettivamente arrivata a destinazione.
Una volta comunicato il ripensamento e ricevuta la raccomandata di ritorno, si può considerare esercitato il diritto di ripensamento e scisso il contratto. Se ciò non avviene, le vie legali sembrano l’unica soluzione per il consumatore.
Riepilogando, puoi esercitare il diritto di recesso semplicemente:
- decidendo, entro 14 giorni dall’avvenuta ricezione del contratto, di non usufruire più del servizio
- compilare un modulo ed inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno al fornitore gas o energia corredata da un documento di riconoscimento valido
- assicurarsi che la comunicazione sia arrivata, considerando il contratto chiuso.
Da questo momento in poi, dopo aver esercitato il diritto di ripensamento, si può anche pensare di cambiare fornitore gas o energia confrontando tra di loro le migliori tariffe ed offerte disponibili sul mercato e utili alle proprie esigenze.
Antonio
Perchè il ripensamento sia valido, la raccomandata deve essere inviata o ricevuta dal fornitore entro 14 giorni?
Francesca Cora Sollo
Entro 14 giorni dalla firma del contratto.
Paolo
Scusate ma a me il modem è arrivato una settimana dopo la firma del contratto, perciò 7 giorni buttati, poi 4 giorni dalla linea vodafone, questo è assolutamente scorretto, tutto dovrebbe partire dalla linea attiva e non dalla firma contratto, se a me arriva in modem dopo un mese che cosa usufruisco??? Tra l’altro per colpa loro non mi hanno neppure fatto una migrazione del mio telefono, e un danno a mio carico, dato che ho questo numero da una vita, sono completamente fuoiri di testa e non coerenti, mi dicono un prezzo e una velocità da 200 mega, e mi trovo un modem da 100 mega, e il modem da 200 mega era a pagamento, questo non è stato detto in registrazione e neppure prima, si chiama truffa!!! Mi hanno chiesto 400 euro di penale, ora sono in corso con feder consumatori, se vi chiama vodafone che per me seconda colta mandateli a quel paese. Ma ho le registrazioni per un app che fa tutto da sola e vediamo come va a.finire.
Francesca Cora Sollo
Salve Paolo, purtroppo il diritto di recesso vale dai 14 giorni della firma del contratto. La legge recita così.
NICOLA
Come possibile venire a casa propria spacciarsi x dipendenti Eni x scadenza contratto . Falso una truffa
Francesca Cora Sollo
Salve Nicola,
per favore segnali nelle sedi competenti così eviterà che capiti ad altre persone.
Roberta
Un agente di Eni gas e luce mi ha “estorto” un contratto. Il contratto, che sarebbe dovuto arrivare online nella mia posta elettronica non è arrivato. Ho solo un foglio con il nome dell’agente e dei numeri telefonici. Per esercitare diritto di ripensamento a cosa faccio riferimento se non ho un contratto in mano?
Francesca Cora Sollo
Salve,
intanto se è stato “estrorto” non ha valenza e va subito denunciato nelle sedi competenti.
Per quanto riguarda il contratto, provi a contattare Eni Gas e Luce e a spiegare la sua situazione: attraverso nome e cognome dovrebbero facilmente risalire alla sua utenza. Da lì potrà muoversi con più sicurezza.
Luigi
Ma una volta inviata la richiesta di ripensamento , torno al fornitore precedento o no?
Francesca Cora Sollo
Salve, dipende dalla tipologia di prodotto o servizio riguardo cui ha avuto il ripensamento.