Ti sei ammalato per la prima volta dopo anni o stai per subire un intervento chirurgico, e un dubbio ti assale: come comportarti con l’azienda e come gestire la visita fiscale? Vediamo tutto quello che un dipendente deve sapere quando si trova in malattia.
Prima di fare una panoramica sui vari casi, è doveroso chiarire cosa significa visita fiscale: con questo termine si intende l’accertamento sanitario che l’INPS effettua per verificare lo stato di incapacità al lavoro di un lavoratore pubblico o privato che è appunto assente per malattia.
Visita fiscale: l’autocertificazione del dipendente per i primi 3 giorni
Sta scatenando diverse polemiche, ma potrebbe diventare realtà: parliamo del fatto che per i primi 3 giorni di malattia potrebbe bastare l’autocertificazione del dipendente.
Il medico sarebbe solo impegnato nel comunicare la malattia all’Inps e al datore di lavoro, ma non sarebbe lui a dichiarare che il lavoratore in questione è malato.
La proposta di legge, che viene dal senatore Maurizio Romani, nasce anche per venire incontro a delle richieste più volte avanzate dai medici tramite la Federazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FOMCeO) che appunto vorrebbe che i medici venissero sgravati da questa incombenza e si dedicassero a malattie più gravi e inoltre venissero liberati da responsabilità di una dichiarazione del falso da parte del dipendente.
In questo modo, stando a chi ha proposto la legge, il lavoratore sarebbe più responsabilizzato e meno propenso a dichiarare il falso. Questo però non ha placato le numerose polemiche di chi, invece, pensa che una legge del genere non fa altro che aiutare chi approfitta del diritto alla malattia per non andare al lavoro.
Staremo a vedere: intanto la proposta è all’esame della Commissione Affari Istituzionali della Camera.
Visita fiscale: le ultime novità
La riforma della Pubblica Amministrazione è stata approvata in via definitiva e dal 1 settembre entrano in vigore le nuove regole riguardanti la visita fiscale. Con l’approvazione della riforma i controlli medici in caso di malattia saranno gli stessi per i dipendenti pubblici e per quelli privati. Tra gli obiettivi ci sono l’aumento della produttività del settore pubblico e il miglioramento delle performance dei lavoratori.
Per questo, i dipendenti pubblici che non rispetteranno il rinnovato codice disciplinare statale potranno essere licenziati. La riforma prevede anche sanzioni per i cosiddetti “furbetti del cartellino” e per chi si assenta dal lavoro fingendo una malattia.
Affinché i controlli siano più efficaci, la palla passa dalle ASL locali all’istituto nazionale di previdenza sociale. Presso l’INPS verrà istituito un polo unico che si occuperà di fare le visite fiscali sia per i dipendenti del settore privato sia di quello pubblico.
Oltre alla nascita di un polo unico a livello nazionale responsabile per lo svolgimento delle visite fiscali, è prevista anche un’armonizzazione delle regole applicate ai due settori.
Dal 1 settembre i medici inviati dall’INPS per controllare lo stato di salute dei dipendenti che hanno inviato un certificato medico di malattia potranno presentarsi nelle stesse fasce orarie, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto dal dipendente. Le nuove fasce orarie di reperibilità non sono ancora state ufficializzate, ma si sa che copriranno sette ore al giorno. Inoltre, saranno armonizzate anche le regole previste per i casi di esonero dalla visita fiscale.
Certificato medico di malattia: le regole da seguire
Se sei ammalato, la prima cosa che devi fare è avvertire la tua azienda che non andrai al lavoro. Puoi farlo sia via telefono che via e-mail dicendo che ti assenterai per quella giornata e che dopo darai informazioni più precise.
Una volta fatto questo, devi recarti dal tuo medico – o, se hai la fortuna che possa venirti a visitare, lo aspetti a casa – per farti fare il certificato che attesti per quanti giorni sarai malato. Importante: il certificato medico viene redatto in due copie, una viene data al lavoratore e una è per l’azienda. In quella destinata al lavoratore è precisata anche la prognosi (influenza, gastrite ecc…), in quella per l’azienda no perché vige la privacy.
Tu non sei tenuto a dire cosa hai alla tua azienda e nessuno può farlo per te.
Come ottenere il numero di protocollo del certificato medico
Il medico trasmette poi il certificato all’INPS e comunica a te il numero di protocollo che dovrai trasmettere all’azienda. Una volta che le risorse umane o il datore di lavoro avranno il numero di protocollo per loro sarà facile risalire a tutte le informazioni e potrai anche evitare di portare il certificato medico cartaceo, a meno che non ti venga espressamente richiesto. Anche tu stesso, andando sul sito dell’INPS, puoi consultare i tuoi attestati di malattia.
Dopo aver immesso il tuo PIN, puoi inserire il tuo numero di cellulare o indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) per ricevere via SMS o mail il numero di protocollo dei tuoi certificati. Insomma, non c’è bisogno di aspettare il medico se devi prolungare una malattia o se dopo la visita non ha ancora fatti il certificato: una volta che lo avrà redatto, potrai controllare tu stesso.
E se il medico curante non è disponibile? Puoi rivolgerti alla guardia medica o a un altro convenzionato: non cambia molto. In entrambi i casi, la certificazione deve essere inviata entro 48 ore dall’assenza.
Visita fiscale: come funziona e quante volte può venire il medico
La visita fiscale è l’accertamento che viene mandato dall’azienda (per i primi 3 giorni dalla malattia) o dall’INPS (per i giorni successivi). Questo per quanto riguarda i dipendenti privati. Nel caso di una amministrazione pubblica, il medico fiscale viene mandato direttamente dal Dirigente e può essere inviato anche il primo giorno.
La visita fiscale non può avvenire più di una volta al giorno e, per quanto riguarda le volte totali in cui il medico può venire a effettuare il suo controllo, ci sono orientamenti della giurisprudenza diversi. In generale, il lavoratore nelle fasce di reperibilità deve sempre tenersi pronto al controllo e aspettarsi, specie nel caso di una malattia particolarmente lunga, un controllo medico durante i primi 3 giorni (mandato dall’azienda) e uno successivo inviato dall’INPS (aspettarsi, ovviamente, non vuol dire che succeda).
La stessa azienda potrebbe inviare anche due controlli in tre giorni, l’importante è che appunto questo non abbia lo scopo di molestare o danneggiare il lavoratore. La Cassazione ha infatti riconosciuto come molestie alcuni casi in cui le visite erano reiterate e questo nonostante si fosse accertato che il lavoratore stesse effettivamente male.
Visita fiscale per dipendenti privati: le fasce orarie
Per i dipendenti privati la visita può avvenire ogni giorno della settimana, compreso sabato e domenica se la malattia li copre (esempio: sei malato da giovedì fino a martedì) e gli orari sono dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Vale anche per i festivi.
Visita fiscale per dipendenti pubblici: le fasce orarie
I dipendenti pubblici in malattia devono rendersi reperibili dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, ogni giorno della settimana, weekend e festivi compresi. Tra i dipendenti pubblici, ovviamente, rientrano anche gli insegnanti quindi gli orari visite fiscali per la scuola sono gli stessi di chi lavora in Comune o qualsiasi altro ente pubblico.
Per quanto riguarda questa categoria, c’è da dire che per il dirigente è obbligato a richiedere la visita, fin dal primo giorno, in caso di assenze contigue a giorni liberi (ferie o permessi o festivi).
A più riprese si è chiesto di rendere identiche le fasce orarie tra pubblico e privato, in modo da dare un’indicazione certa che non crei confusione. E proprio su questa discussione si inserisce l’intervento sul tema di Tito Boeri, presidente INPS. Boeri auspica che non vi siano più differenze tra pubblico e privato e che le ore di reperibilità diventino 7 per tutti. Questo comporterebbe il passaggio da 4 a 7 delle ore di reperibilità per i lavoratori dipendenti del settore privato. Ecco le sue parole nel corso di un convegno alla Camera:
“non ha senso che ci siano differenze. In questo modo si potrebbero ridurre le spese e gestire al meglio i medici e svolgere i controlli in modo efficiente.”
Visita fiscale 2017: un polo unico informatizzato?
Queste differenze tra dipendenti pubblici e privati potrebbe cambiare a breve a partire dalla gestione delle visite: il ministro Marianna Madia ha annunciato che mira a creare un polo unico informatizzato e che vuole rafforzare i controlli, in particolare nei giorni di venerdì e lunedì, che precedono e seguono il weekend e durante i festivi.
Inoltre, Tito Boeri, presidente dell’Inps, sulla scia della Madia, ha rilanciato l’ipotesi di equiparare dipendenti pubblici e privati estendendo anche a chi lavora nel settore privato le 7 ore di reperibilità contro le 4 attuali. Proposta che è ancora del tutto da valutare.
Visita fiscale dopo un intervento chirurgico
Cosa succede a seguito di un intervento chirurgico? Se sei stato ricoverato in un ospedale o in un’altra struttura sanitaria sarà il personale a occuparsi della trasmissione telematica della certificazione INPS, a te verrà data una copia del certificato. Il personale ti darà un tot di giorni di convalescenza post operatoria e, se alla fine di questi dovessi sentirti ancora non in forma, potrai chiedere al tuo medico di base di prolungare il tuo stato di malattia.
Per quanto riguarda la visita fiscale, non è permessa in questi casi:
- periodo di ricovero in ospedale;
- se ti rechi al Pronto Soccorso per un problema connesso al tuo stato di salute;
Assenza durante la visita fiscale: cosa succede?
Nonostante sapessi gli orari di visita, eri assente quando il medico è venuto a casa tua. Cosa succede in una situazione simile? Intanto c’è da distinguere due casi: assenza giustificata e assenza ingiustificata. È giustificata se eri assente:
- perché dovevi sottoporti a terapie;
- se eri ricoverato in ospedale o dovevi effettuare una fisioterapia o altre visite mediche;
- o ancora se era fondamentale che uscissi per te o per la tua famiglia.
E se sei andato in farmacia? La giustificazione vale se la medicina che sei andato a prendere era urgente e non poteva andare nessun altro al posto tuo. In questo caso, dovrai esibire lo scontrino della farmacia e provare l’impellenza che ha portato alla tua decisione.
In ogni caso sarebbe sempre bene preavvertire il datore di lavoro o l’Amministrazione di una tua uscita urgente. Sono considerate assenze ingiustificate tutte quelle non connesse al tuo stato di salute così come alcune motivazioni della serie “Non ho sentito il campanello“, “Non potevo aprire perché stavo male“, “non c’è il mio nome sul citofono“. Stando a quello che dice la giurisprudenza, per il lavoratore in malattia è fondamentale cooperare alla visita fiscale.
Non è una giustificazione neanche il dire che ti sei fermato a casa dei tuoi perché stavi male: la variazione del domicilio va comunicata a inizio malattia al medico che ti farà il certificato.
Quali sono le conseguenze per la mancata reperibilità?
Se il medico trova a casa tua qualcuno, gli consegnerà un invito con data e ora in cui ti dovrai presentare alla visita di controllo ambulatoriale a meno che non riprenderai l’attività lavorativa. Se non c’è nessuno in casa, la comunicazione sarà fatta all’INPS che a sua volta avviserà il datore di lavoro.
Cosa succede se non ti rechi alla visita in ambulatorio?
Anche in questo caso l’INPS dà comunicazione al datore di lavoro e invita a fornire delle giustificazioni entro 10 giorni. L’assenza ingiustificata durante la prima visita del medico fiscale comporta la perdita del trattamento economico (cioè non si riceve stipendio) per 10 giorni.
Se si è assenti in maniera ingiustificata anche durante la seconda visita, l’INPS sospende la metà trattamento economico erogato anche per l’ulteriore periodo successivo ai primi 10 giorni e fino al termine della malattia. Se si è assenti anche nella terza, l’erogazione dell’indennità a carico INPS viene interrotta immediatamente e la malattia non è riconosciuta. Sono esonerati dall’obbligo di reperibilità i lavoratori con:
- patologie gravi che richiedono terapie salvavita: come cure di chemioterapia;
- stati patologici che riguardano una invalidità riconosciuta (di almeno il 67%);
- malattie in cui è a rischio la vita del lavoratore;
- infortunio sul lavoro;
- patologie per causa di servizio;
- gravidanza a rischio.
Cosa succede se mi ammalo all’estero? Come comunicarlo all’Inps
Cosa succede se invece ti ammali mentre sei all’estero?
Se questo capita in un Paese della UE o convenzionato con l’Italia, devi presentare il certificato medico (che ti avrà redatto un medico del Pronto Soccorso o Guardia Medica o altro) all’istituzione estera competente in materia, entro 3 giorni da quando ti sei ammalato, munito della Tessera Europea Assicurazione Malattia. Sarà l’istituzione a trasmettere tutta la certificazione all’INPS, certificazione che vale come quella italiana quindi con tutte le caratteristiche di cui abbiamo parlato sopra.
E se il Paese è extraeuropeo? Tipo la Cina, gli USA o l’Australia? In questo caso, è un po’ più problematica: dovrai infatti presentare il certificato alla rappresentanza diplomatica o consolare italiana che si occuperà di inviarlo all’istituto.
Assenza visita fiscale e licenziamento
Se è vero che negli orari di non visita il lavoratore può uscire, è anche vero che ci sono dei casi in cui la sua condotta può portare al licenziamento.
Quando, per esempio, il lavoratore uscendo di casa negli orari previsti pregiudica la sua guarigione e il datore di lavoro viene informato. Esempio: se sei malato per un’ernia al disco non è il caso di farti trovare in palestra.
Il licenziamento è, poi, previsto quando la malattia è inventata oppure se si falsificano i certificati medici. In quest’ultimo caso, venendo meno il rapporto di fiducia, è probabile che appunto scatti un licenziamento per giusta causa.
Richiesta visita fiscale INPS del datore di lavoro: modalità e costi
Tutto ciò che abbiamo detto finora ha riguardato il lavoratore. E se invece è l’azienda a richiedere la visita fiscale? Ecco cosa fare: tramite il sito dell’INPS, in modalità telematica, puoi fare la richiesta delle visite mediche di controllo domiciliare e/o ambulatoriale. Questo vale sia che tu sia un datore di lavoro pubblico che privato, compresi quelli i cui dipendenti non sono tenuti al versamento della contribuzione di finanziamento dell’indennità economica di malattia all’Istituto.
La presentazione della richiesta deve essere effettuata attraverso il servizio di “Richiesta Visita Medica di controllo” del portale WEB dell’Istituto – con accesso tramite PIN – tramite il quale sarà possibile visualizzare in tempi brevi l’esito della visita. I servizi INPS, inoltre, prevedono:
- Ricezione automatica degli attestati di malattia via e-mail purché il datore di lavoro la richieda all’indirizzo di Posta certificata della Struttura territoriale INPS competente utilizzando lo stesso indirizzo di PEC al quale dovranno essere destinati gli attestati di malattia dei lavoratori. Lo stesso servizio può essere richiesto anche dai consulenti del lavoro appositamente delegati, che potranno ricevere gli attestati dei dipendenti delle aziende da loro gestite;
- Consultazione attestati di malattia per i datori di lavoro che consente loro di vedere tutti gli attestati di malattia dei dipendenti. Sono consentiti diversi tipi di ricerche e viene offerta la possibilità di scaricare la lista degli attestati;
- Consultazione attestati di malattia: da questo link si può consultare e stampare un attestato di malattia fornendo il numero di protocollo del certificato e il codice fiscale associato. Questo servizio è raggiungibile anche chiamando il Contact Center Multicanale al numero verde gratuito 803 164 o al numero 06164164 con tariffa a carico dell’utente chiamante.
Visita fiscale: il datore di lavoro non può contattare il medico
Il tuo datore di lavoro nutre dei dubbi sul fatto che tu sia malato? Sappi che non potrà chiedere delucidazioni in merito al medico che ha prescritto la malattia. Potrà saperne di più soltanto contattando l’Inps e richiedendo la visita fiscale (con i costi di cui sotto).
Non potrà in nessun caso contattare il medico curante perché tale comportamento viola la privacy del dipendente. Pertanto per un rapporto più sereno con l’azienda, il medico compie la sua attività inviando il numero all’azienda però tu magari anticipa che sei assente all’azienda e dici anche quanto pensi di stare in malattia. Fermo restando che appunto aggiornerai il datore di lavoro sul decorso della tua malattia.
Qual è il costo della visita fiscale INPS per l’azienda?
Ecco il dettaglio:
- 41,67 euro per la visita domiciliare effettuata durante un giorno feriale;
- 52,82 euro per la visita domiciliare effettuata in un giorno festivo;
- 28,29 euro per la visita domiciliare feriale che però non è stata eseguita per assenza del lavoratore;
- 39,61 euro per la visita domiciliare festiva non eseguita a causa dell’assenza del lavoratore.
Hai altri dubbi o curiosità sulla visita fiscale o vuoi dirci la tua? Scrivici nei commenti qui sotto.
Eliseo
Ciao mi chiamo eliseo mi sono ammalato o meglio ho avuto e ho tutt’ora una forte depressione ho avuto dei ricoveri dove hanno stabilito una terapia con degli stabilizzatori di umore quindi è da maggio che sono in malattia nn ho mai ricevuto nessun controllo solo che ho visto che lo stipendio nn è più quello che prendevo quando lavoravo premetto che ho un contratto che mi scadrà ad agosto e quindi la domanda nasce spontanea possono decidere di nn rinnovarlo ?
Jean
E’ importante sottolineare che, per i lavoratori a cui è stata riconosciuta una invalidità di almeno il 67 %, non vi é l’obbligo di reperibilità nelle fasce orarie regolamentate.
Dany
Salve dopo sei mesi di malattia si è soggetti a visita fiscale?e si perde tutta la mensilità retributiva?lavoro settore privato.Ed ho subito un incidente stradale con frattura scomposta tibia e perone.Grazie se mi risponderà
veronica
Buongiorno, sono stata operata alla spalla e l’ospedale mi ha rilasciato in automatico i giorni di malattia. Ho chiamato l’INPS per sapere se è possibile che nel decorso post operatorio non escono le visite fiscali e loro mi hanno risposto che non è possibile e che sono comunque soggetta a visite. Il contrario di quello che è scritto nell’ informativa qui . come devo comportarmi?
Claudio
Caso identico al mio, 30gg dati dall’ospedale, l’ufficio (pubblico) ha richiesto la visita fiscale anche se ad oggi (10 giorni) non si è visto ancora nessuno.
Claudia
Salve vorrei sapere se quando si sostiene un operazione chirurgica non è obbligatorio rimanere a casa nelle fasce orarie predisposte. Grazie
Luigi miante
Al 17 novembre sarò sottoposto a intervento di protesi totale al ginocchio sx. Dopo l’intervento farò riabilitazione x un lungo periodo. Chiedo sarò sottoposto a visita fiscale? Sono un dipendente pubblico. Mi chiedo: al dipendente pubblico la visita viene mandata dal dottore di lavoro o la può mandare anche l’INPS? Grazie
ALESSANDRO
DECRETO 18 dicembre 2009 , n. 206
Determinazione delle fasce orarie di reperibilita’ per i pubblici
dipendenti in caso di assenza per malattia. (10G0008)
Art. 2
Esclusioni dall’obbligo di reperibilita’
1. Sono esclusi dall’obbligo di rispettare le fasce di
reperibilita’ i dipendenti per i quali l’assenza e’ etiologicamente
riconducibile ad una delle seguenti circostanze:
a) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
b) infortuni sul lavoro;
c) malattie per le quali e’ stata riconosciuta la causa di
servizio;
d) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di
invalidita’ riconosciuta.
2. Sono altresi’ esclusi i dipendenti nei confronti dei quali e’
stata gia’ effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi
indicato nel certificato.
NON MI SEMBRA CHE SIAMO ESONERATI DA VISITA FISCALE DOPO UN INTERVENTO CHIRURGICO E DA UNA PROGNOSI DEL MEDICO CHE HA ESEGUITO L’INTERVENTO IN STRUTTURA OSPEDALIERA O SBAGLIO?
Giuseppe
Sono invalido militare di leva per causa di servizio di 6^ categoria e percepisco la pensione privilegiata ordinaria tabellare, vorrei sapere se sono esonerato dalle visite fiscali domiciliari essendo lavoratore con ccll privato.
CARLO
Sono un lavoratore dipendente privato.
Ho subito un intervento chirurgico e la struttura ospedaliera ha stabilito un periodo di convalescenza (sul certificato risulta: “viene assegnata prognosi clinica a tutto il …”): Durante questo periodo, è permessa la visita fiscale? Cioè, sono obbligato ad essere reperibile nelle fasce orarie stabilite per i dipendenti privati? Potrei conoscere la norma di riferimento?
Grazie
LAURA
Visita fiscale dopo un intervento chirurgico
Cosa succede a seguito di un intervento chirurgico? Se sei stato ricoverato in un ospedale o in un’altra struttura sanitaria sarà il personale a occuparsi della trasmissione telematica della certificazione INPS, a te verrà data una copia del certificato. Il personale ti darà un tot di giorni di convalescenza post operatoria e, se alla fine di questi dovessi sentirti ancora non in forma, potrai chiedere al tuo medico di base di prolungare il tuo stato di malattia.
Per quanto riguarda la visita fiscale, non è permessa in questi casi:
periodo di ricovero in ospedale;
se ti rechi al Pronto Soccorso per un problema connesso al tuo stato di salute;
se il periodo di convalescenza a seguito dell’intervento ti viene ordinato dall’ospedale stesso.
Facciamo un esempio per l’ultimo caso: sei stato ricoverato per un’appendicite e l’ospedale ti ha ordinato una settimana di convalescenza, in questi 7 giorni sei esente dal ricevere una visita fiscale. Se invece stai ancora male e ti vengono dati ulteriori giorni dal medico, puoi aspettarti la visita fiscale.
Daniele
Il terzo punto (se il periodo di convalescenza a seguito dell’intervento ti viene ordinato dall’ospedale stesso) non esiste nel’articolo. Forse era presente inizialmente, ma poi è stato cancellato.. Direi quindi che a seguito di intervento chirurgico ci si può aspettare visita fiscale a partire dal giorno delle dimissioni, ovvero terminato il ricovero presso l’ospedale
Nairoby Rodriguez
Il 17 di gennaio sono stata ivestita.questo ha provocato delle fratture scomposte pluriframmentate di tibia e perone anche una composta del malleolo.ho subito un intervento dove mi hanno inserito un chiodo endomidolare bloccato.ancora non sono guarita e devo ancora fare tante fisioterapie e magnetoterapie.in più la fisioterapista mi ha detto che dovrei andare a camminare al mare per aiutare la caviglia ad riacquistare la mobilità.vorrei sapere se sono essonerata della visita fiscale o queste diciamo “passeggiate” al mare sono costretta a farle nella fascia oraria in cui non sono costretta a stare a casa???
Luigi
Domanda?ho avuto un incidente fuori dal lavoro,ad una mano con operazione al metacarpo,placca.ho avuto ieri una visita fiscale non ero in casa ,ero dal dentista con urgenza per un dente,mi sono fatto fare una giustifica .mi sono recato alla visita ambulatorio adsl di Milano,dopo aver visto lettera nella casella.
Il medico che mi ha visitato con documenti ospedalieri riconosce la malattia ma ,secondo lui l inps non accetterà la giustifica.
È possibile?..qualcuno mi può darmi.una risposta giusta e cosa comporta ,io cmq non sono in malattia finta,ecc.
Grazie anticipatamente
Di Mattia giuseppe
Quando sto in malattia oltre alla visita fiscale che dovro’ ricevere posso essere chiamato anche dalk’INPS per ulteriore accertamento ?
Barbara
Chiedo all’autrice dell’articolo la fonte (normativa, circolare, ecc. e il soggetto emittente) per il punto “Visita fiscale dopo un intervento chirurgico”.
Non sono riuscita a trovarla da sola e vedo che diversi altri cittadini hanno invece ricevuto notizie diverse dall’INPS.
Grazie, Barbara
Paola
Buongiorno… vorrei porle una domanda dato che ho letto giá la parte relativa all’esenzione visita fiscale per intervento chirurgico…sono reduce da un intervento chirurgico (asportazione coleciste) e ieri sono stata dimessa con una prognosi dell’ospedale certificata fino al 15/09…la mia domanda è questa: dato che il certificato è stato redatto dall’ospedale per intervento chirurgico appunto, sono soggetta comunque a visita fiscale? Ho letto varie normative recenti che lo escludono però vorrei sapere di preciso…siccome io da lunedì 11 avrei avuto le mie ferie SACROSANTE () e tra 2 o 3 giorni mi ha detto il chirurgo che posso farlo, vorrei andare a fare la convalescenza a casa di mio marito a Brindisi e quindi…non vorrei rischiare la visita..la ringrazio tanto e attendo una risposta spero bella. Paola
Stefania
Buongiorno, sono una dipendente pubblica e sono uscita dal lavoro per recarmi al pronto soccorso visto che la domenica precedente ero caduta in bicicletta e oggi la costola mi faceva molto male, in questo caso il certificato rilasciato vale come visita fiscale ? O devo aspettarmi la visita a casa nei giorni dato dal PS? Grazie
Elisabetta
Salve vorrei sapere se dopo un’operazione chirurgica con venti giorni dati dall’ospedale se bisogna rispettare le fasce orarie predisposte. Grazie.
sagittario
fondamentalmente, parlo da dipendente pubblico, credo che la visita fiscale mandata dal dirigente (come pervisto epr i dipendenti pubblici) sia spesso e volentieri subordinata al rapporto che esiste tra dirigente e dipendente, e anche dal ripetersi di eventi morbosi, mi spiego meglio portando ad esempio il mio caso, dopo 9 anni senza malattia sono stato ricoverato e ho subito un intervento di doppio bypass aortocoronarico a maggio, il giorno che mi hanno chiamato (dovevo fare solo l’angioplastica in origine) sono uscito da lavorare comunicando al dirigente che mi andavo a ricoverare…… da maggio a ottobre non ho mai avuto una visita fiscale, anche se da settembre in poi mi è stata riconosciuta un’invalidità del 80% che mi ha reso esente, un collega ogni volta che va in malattia è matematico che entro la prima giornata si becca la visita fiscale……, altri invece sono stati a casa diversi mesi per fratture o similari e non hanno mai avuto la visita ….. è una situazione abbastanza arbitraria…..
giorgio pierangelini
devo sottopormi ad un intervento chirurgico in laparoscopia per asportazione della colicisti. L’ospedale probabilmente mi dara’ alcuni giorni di convalescenza a casa; vorrei sapere se in questo periodo sono soggetto al rispetto degli orari previsti per la visita fiscale o no.
Se ho ben capito, se l’ospedale fa direttamente la comunicazione all’INPS sono esentato ma se l’ospedale incarica il medico di famiglia (non so se puo’ farlo) di effettuare la comunicazione all’INPS, sono soggetto a tali obblighi. Potreste darmi cortesemente conferma?
Denise Guidolin
Sono stata operata 17 novembre, intervento chirurgico con prognosi di 30 gg rilasciata dal chirurgo stesso. Devo rispettare gli orari per la visita fiscale?
fabiano manco
Buongiorno io sono un lavoratore dipendente privato e ho avuto un incidente stradale fuori dall’orario di lavoro .
Un veicolo ha travolto la mia macchina e mi sono ,ferito il certificato quindi mi è stato fatto dal pronto soccorso direttamente. In questo caso gli orari di reperibilità mia per i controlli del medico dell’inps sono comunque i soliti (10-12 e 17-19) se qualcuno ne sa più di me potrebbe gentilmente dirmelo? grazie
DANIELA STEVANIN
Non ho un commento, ma una domanda:
Sono un’insegnante e mi chiedevo se è lecita la visita fiscale dopo che, al pronto soccorso, è stato indicato chiaramente nella pratica il periodo di convalescenza. Ed è obbligatorio svolgerla, per l’istituto, o è a discrezione del Dirigente?
Stefania
Buon giorno ho effettuato un intervento chirurgico la sleeve e adesso sono in malattia data dal medico . Sono a casa da 30 gg . A luglio dovrei andare in ferie .Se il medico mi prolunga la malattia fino alla fine di luglio devo comunicarlo all’ufficio presenze che cambio indirizzo? Grazie
Giorgio
Buon giorno, sono appena stato operato in ospedale al ginocchio e volevo sapere se anche dopo un intervento sono tenuto a rispettare le fasce orarie di reperibilità per eventuali visite fiscali.
Grazie
Daniela Capacci
Buongiorno, sono dipendente privata di uno studio professionale. Ho subito un intervento di correzione alluce valgo destro e ho trenta giorni di malattia. Devo attenermi agli orari di controllo 10-12 e 17-19? Grazie