Se hai appena finito di studiare o stai per terminare gli studi o magari stai cercando un lavoro, è molto probabile che tu abbia sentito parlare di servizio civile. Con queste due parole si intende un’occasione di crescita personale della durata di un anno che è talvolta anche l’occasione per conoscere vari enti da vicino e – perché no – imparare un lavoro.
Per potere fare questa esperienza è necessario avere determinati requisiti in base all’età e alla cittadinanza. Vediamo quali sono, come candidarsi, se è prevista una retribuzione, quanti giorni della settimana devi prestare servizio e tutto quello che è necessario sapere.
Servizio civile: cos’è
A questo tipo di servizio viene spesso accostato l’aggettivo volontario: il servizio civile agli inizi era stato istituito dalla legge sull’obiezione di coscienza nel 1972, rappresentava infatti una alternativa per chi era obbligato a fare il servizio militare ed era contrario all’uso delle armi e alla leva obbligatoria. Come sappiamo, la leva è stata cancellata definitivamente nel 2005 ed il servizio civile nazionale volontario ha preso tutte le caratteristiche che vediamo oggi.
A stabilire tutte le caratteristiche del servizio civile è la legge 62 del 2001 con successive modifiche e integrazione apportate dal decreto legge del 2005 convertito poi dalla legge n.43 del 2005.
Chi può svolgerlo
Vediamo quali sono i requisiti:
- avere un’età tra i 18 anni compiuti e i 28 anni (vale fino ai 28 anni e 364 giorni);
- avere cittadinanza italiana;
- avere cittadinanza europea o essere familiari di cittadini dell’Unione europea che non hanno la cittadinanza di uno stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- avere il permesso di soggiorno CE per lungo periodo;
- avere il permesso di soggiorno per asilo politico;
- avere il permesso per protezione sussidiaria, che è simile a quella di rifugiato ma per la quale non è possibile dimostrare la persecuzione personale, ma si ritiene che la persona rischi di subire un danno grave;
- godere dei diritti civili e politici e non essere mai stati condannati in tribunale.
Come funziona e la durata
Il servizio civile ha una durata di 12 mesi, l’orario viene stabilito dagli enti con sui si collabora, è di solito distribuito su 5 massimo 6 giorni, per un minimo di 25 ore settimanali di servizio. Per quanto riguarda gli attori principali del servizio civile, ossia coloro che fanno sì che appunto venga messo in atto, sono tre:
- lo Stato attraverso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile;
- gli Enti che promuovono i progetti;
- i volontari.
Il servizio civile consta di diverse fasi:
- pubblicazione del bando per i progetti;
- presentazione da parte degli enti;
- valutazione da parte dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e pubblicazione della graduatoria;
- approvazione dei progetti finanziabili;
- pubblicazione dei bandi per la selezione dei volontari;
- colloquio di selezione;
- scelta dei volontari.
Sul sito dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile si trovano tutti i bandi in corso e attivi (ossia quelli per cui non sono scaduti i termini per presentare la domanda) che sono anche pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. I progetti che i vari enti possono riguardare sostanzialmente 4 ambiti: ambiente e protezione civile, assistenza, cultura ed educazione, estero.
Come candidarsi
Come si fa a candidarsi per un progetto di servizio civile? Dopo avere individuato il progetto d’interesse sui siti di cui abbiamo detto sopra, ti conviene consultare la home page del sito dell’ente che l’ha proposto (o recarti di persona) in modo da vedere quali sono gli elementi essenziali del progetto e le indicazioni per partecipare alla selezione nonché l’indirizzo cui spedire l’eventuale domanda.
Puoi inoltre informarti su quelli che sono i bandi attivi sui siti per i servizi civile delle varie regioni, come Scanci.it che riguarda la Lombardia e che al momento sta pubblicizzando il servizio civile per le aree terremotate o su eventuali siti regionali o comunali. Di solito, sono illustrati tutti i dettagli sia sul progetto che su come presentare domanda.
Il trattamento economico del servizio civile
Ai volontari spetta un rimborso – non si può parlare di stipendio – di 433,80 euro mensili che viene loro corrisposto dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, mediante accreditamento su libretto postale nominativo o tramite un conto corrente che viene aperto ad hoc.
Per chi sceglie un servizio civile all’estero può anche essere compreso il vitto e l’alloggio, inoltre, in aggiunta al compenso mensile, è prevista un’indennità di 15 euro al giorno per tutto il periodo di effettiva permanenza all’estero.
Anche se quello del servizio civile non è un lavoro a tutti gli effetti, il volontario può avere 20 giorni di permesso retribuito (non esistono i frazionamenti orari) e 15 giorni di malattia purché appunto sia certificata da un medico. Ci sono comunque i permessi speciali come quando si dona il sangue, si deve andare a votare lontano da dove si vive, si deve comparire come testimoni ecc…
Servizio civile ai fini della pensione: i contributi
Purtroppo per quanto riguarda i contributi, se vuoi che il periodo di servizio civile sia valido ai fini della pensione, dovrai essere tu a riscattarli e a doverti sobbarcare i costi. Il Fondo Nazionale ha infatti sostenuto i contributi Inps gestione separata fino al 31 dicembre 2008.
Servizio Civile e Garanzia Giovani
È possibile effettuare il servizio civile anche all’interno del programma della Garanzia Giovani di cui ti abbiamo parlato in questo articolo Garanzia Giovani: cos’è, come funziona e come trovare lavoro.
Si può lavorare durante il Servizio Civile?
Sì, puoi svolgere un lavoro autonomo o subordinato purché tu non venga meno ai tuoi obblighi nei confronti del servizio civile e riesca appunto a garantire la tua presenza negli orari previsti.
E tu hai partecipato a questo tipo di servizio? Raccontaci la tua esperienza.
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