Magari fai lavori saltuari e non hai ancora avuto un contratto che possa dirsi tale. O magari hai l’indeterminato da qualche anno, ma vedi la pensione sempre più lontana. In qualunque categoria rientri, sappi che una mano al vostro assegno mensile, la può dare… Proprio la laurea.
Infatti è possibile riscattare il titolo di studio e usare gli anni spessi per rimpinguare l’assegno pensionistico. Come?
Riscatto anni di laurea per la pensione: cos’è e chi può ottenerlo
Prima di iniziare, cosa si intende per riscatto anni di laurea? E come è possibile fare in modo che gli anni in cui non hai lavorato diventino fondamentali per i tuoi contributi?
Il riscatto serve a recuperare il periodo in cui ti sei dedicato allo studio sotto forma di contributi ed è stato introdotto per la prima volta dalla legge 30/1974, convertita poi in legge sempre nello stesso anno.
È poi stato ridisciplinato dal decreto legislativo 194 del 1997 che ha previsto la possibilità per tutti i lavoratori dipendenti, autonomi, pubblici e iscritti alla Gestione Separata, appunto di considerare questa ipotesi.
Insomma, tutti coloro che abbiano adesso una posizione assicurativa possono, dietro pagamento di una somma, riscattare quei contribuiti che non si sono avuti durante gli anni di studio e sommarli a quelli pagati dai datori di lavoro o pagati da sé (se si è lavoratori autonomi) ai fini della propria pensione.
Riscatto anni di laurea: chi può richiederlo
I lavoratori di cui abbiamo parlato sopra possono richiedere il riscatto degli anni di studio solo se hanno conseguito la laurea, diversamente, se si è studiato e manca solo un esame, se si erano dati tutti gli esami e mancava solo la tesi, insomma in qualunque caso non sia stato terminato il ciclo di studi, tale richiesta non è possibile.
E ancora, sappi che se sei stato studente lavoratore non potrai richiederlo in quanto eri già assicurato. Attenzione: se però hai svolto dei lavoretti non contrattualizzati o hai fatto delle attività come il lavoro part time all’università , quelle non contano. Puoi, invece, chiedere il riscatto della laurea se durante gli anni degli studi:
- hai prestato servizio militare;
- hai svolto il servizio civile;
- hai svolto un tirocinio professionalizzante come per esempio i 3 anni per diventare commercialisti
Quali sono i titoli riscattabili?
Potrai dunque riscattare:
- Diplomi universitari con durata non inferiore a 2 anni e non superiore a 3;
- La laurea, sia prima della riforma universitaria (quadriennale e quinquennale) che dopo (3 +2);
- Diplomi di specializzazione vari, per esempio in medicina, in archeologia ecc;
- Dottorati di ricerca;
- Diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale.
E se invece sei stato fuori corso? Va da sé che gli anni riscattabili sono solo quelli in corso, altrimenti converrebbe sicuramente restare di più all’Università .
E se hai lavorato durante gli studi e i tuoi contributi sono stati pagati a un fondo previdenziale diverso dall’INPS, per esempio Inpgi (quello dei giornalisti)? Come detto sopra, eri coperto da assicurazione quindi per te nessuna possibilità di riscattare la laurea.
Se poi sei disoccupato, per il riscatto non è un problema: puoi comunque riscattare i tuoi anni di studio, pensa a tutti quei genitori che lo fanno per i figli mentre stanno cercando ancora lavoro.
Se hai studiato all’estero
E cosa succede se hai fatto un periodo di studio all’estero? In questo caso, tale periodo – che siano mesi o anni – è riscattabile solo se come definito dalla circolare 7 settembre 1978, n. 468, i titoli universitari conseguiti all’estero sono stati riconosciuti da università italiane o, comunque, hanno valore legale in Italia.
Possono accedere alla valutazione i titoli di studio accademici rilasciati nei Paesi che aderiscono alla Convenzione di Lisbona. Sarà l’Inps, una volta ricevuta la domanda, a sottoporre il titolo o i titoli al Ministero per ottenere il riconoscimento ai fini previdenziali.
Riscatto anni di laurea: altri dettagli
Da precisare ancora:
- a partire dal 12 luglio 1997, c’è la possibilità per chi ha fatto due o più corsi di laurea di riscattarli tutti;
- Cambio corso: se si è passati da un corso a un altro, per esempio da Matematica a Ingegneria e ci si è poi laureati in quest’ultima disciplina, valgono solo gli anni che hanno portato al conseguimento del diploma di laurea, non quelli precedenti. L’Inps su questo è stato chiaro.
Attenzione: potrai chiedere il riscatto per tutto il periodo in cui hai studiato o per periodi più brevi.
Riscatto anni di laurea: come si calcola
Il calcolo di quanto dovrai pagare per la tua laurea non è immediato né semplicissimo e dipende molto dal lavoro che stai facendo o stanno facendo i tuoi genitori, se sono loro a riscattare per te. Viene dunque determinano in base alle nome che disciplinano la tua pensione: se ci andrai con il sistema retributivo (che vigeva fino a tanti anni fa) o con quello contributivo. In base a questo cambiano i calcoli:
- Per il sistema retributivo, si applicano i coefficienti indicati dalle tabelle emanate per l’attuazione dell’articolo 13 del 1962, la cosiddetta riserva matematica, che è una cifra pari al valore attuale delle prestazioni future degli aventi diretti oppure pari ai contributi versati fino al momento del calcolo e rivalutati. Corrisponde all’entità delle prestazioni da erogare a favore del pensionato e si basa dunque sulle speranze di vita dei soggetti beneficiari oltre che del contesto economico. Vale se i periodi di riscatto sono fino al 31 dicembre del 1995 e l’onere da versare varia dunque in base a: età , periodo da riscattare, sesso e retribuzioni percepite negli ultimi anni. Se la persona prima di quella data ha un’anzianità lavorativa superiore a 18 anni, la riserva matematica si applica anche se il periodo di riscatto è successivo al 31 dicembre 1995. Viste le diverse varianti difficile fare un esempio calzante;
- Con il sistema contributivo, invece l’onere da pagare è dato dalla moltiplicazione tra la base dell’aliquota contributiva applicata alla retribuzione lorda e il numero degli anni da riscattare. Le aliquote sono al momento:
- 33% per i lavoratori dipendenti;
- 27,2% per i liberi professionisti senza cassa.
Un esempio di riscatto con sistema contributivo
Un esempio? Immaginiamo un lavoratore di 30 anni con un reddito lordo annuo di 25 mila. Stando a quanto detto sopra, 25000 x 33% = 8250 euro, che è l’importo annuale. Mettiamo che gli anni da riscattare siano cinque: 8250 x 5=41.250 euro, una cifra tutt’altro che risicola.
Come si paga il riscatto anni di laurea
Una cifra del genere, per esempio, va pagata tutta in una volta? No, per fortuna c’è la possibilità di pagarla fino a 120 rate senza interessi. Se si hanno i soldi, è ovvio che si può decidere di pagare in una sola volta per tutte oppure si può estinguere una prima parte del debito subito e le altre con meno rate.
Cosa succede se dimentichi una rata? L’INPS la considera come rinuncia alla domanda, fattibile in ogni momento e senza alcune penale. Ma se è solo una dimenticanza o magari ci pensi in un secondo momento, potrai ripresentare un’altra domanda e l’onere di riscatto verrà rivalutato in base alle caratteristiche di cui sei in possesso alla data della nuova richiesta, ossia stipendio medio, anni di contribuzione.
Le rate si possono pagare anche in ritardo, purché entro 30 giorni e purché questo ritardo non si verifichi più di 5 volte. E se invece si interrompe e non si riprende più? Verranno accreditati contributi per il periodo versato.
Si può pagare con MAV (inviati dall’INPS), online sul sito dell’INPS  –> Portale dei Pagamenti –> riscatti ricongiunzioni e rendite, utilizzando la carta di credito per perfezionare il pagamento, ma anche le tabaccherie che aderiscono al circuito Reti Amiche; gli sportelli bancari di Unicredit Spa (con pagamento in contanti per tutti gli utenti o, per i correntisti Unicredit, anche a debito sul conto corrente bancario); tramite il sito Internet Unicredit Spa per i clienti titolari del servizio Banca online.
A chi presentare la domanda?
Puoi presentare la domanda online sul sito dell’INPS nella sezione apposita purché tu sia in possesso di PIN. Oppure puoi andare negli uffici INPS della tua provincia o ancora dal tuo commercialista o in un Patronato.
Riscatto anni di laurea e dichiarazione dei redditi
Il riscatto di laurea è deducibile in dichiarazione dei redditi:
- Per i disoccupati nella misura del 19% dell’importo stesso dall’imposta dovuta da chi – per esempio i genitori – paga il riscatto per i propri figli;
- Per chi lavora, è fiscalmente deducibile e il calcolo è dato dall’aliquota marginale Irpef che deve pagare chi fa la dichiarazione.
Riscatto di laurea “low cost” per i neolaureati
Tra le ultime novità del riscatto di laurea, c’è la cosiddetta modalità low cost destinata per l’appunto ai neolaureati purché disoccupati.
Per chi per l’appunto si è laureato da poco, è alla ricerca di un contratto stabile, l’INPS stabilisce che il reddito minimale su cui calcolare l’importo del riscatto di laurea deve essere 15.548 euro. Questo cosa vuol dire? Che se per esempio hai studiare Lettere o Matematica e ti sei laureato in 4 anni e questi sono gli anni da riscattare, alla luce del calcolo che ti abbiamo indicato sopra, l’onere sarà di 5241 euro, rateizzabile sempre in 120 rate e spalmabili in 10 anni.
Certo, detto così sembra non poco, ma se ti trovi in una situazione simile, sappi che potrebbe essere una condizione da valutare, anche perché una volta che il tuo stipendio sarà diverso l’onere sarà ovviamente più alto. C’è da considerare inoltre che quella del riscatto di laurea potrebbe essere la scelta fatta dei tuoi genitori per aiutarti a costruirti un futuro.
Quali sono i titoli riscattabili? Come per il riscatto di laurea “normale”, anche per la versione low cost sono riscattabili:
- diplomi universitari (di durata non inferiore a due e non superiore a tre anni)
- diplomi di laurea (corsi non inferiori ai 4 anni e non superiore ai 6)
- diplomi di specializzazione,
- dottorati di ricerca
- laurea triennale e la laurea specialistica biennale.
- Potrai riscattare anche i diplomi rilasciati dagli istituti di Alta formazione artistica e musicale.
Riscatto di laurea per gli under 45
Ma le novità non finiscono mica qui: il decreto che ha riformato le pensioni ha pensato anche a chi ha meno di 45 anni di età e vuole riscattare la laurea.
Per i cosiddetti under 45 (purché non compiuti) il riscatto viene calcolato in maniera diversa, si ha una detrazione fiscale del 50% e, cosa importante, serve non tanto per aumentare l’importo dell’assegno previdenziale – che resta uguale – quanto per aumentare gli anni di contributi. Detto in altre parole: per avere quelli necessari, visto che il nostro è un sistema pensionistico contributivo, per andare prima in pensione. Come si calcola dunque questo “nuovo” riscatto di laurea?
Ogni anno viene calcolato 5.241,30 euro e ciò significa che per una laurea per esempio di 5 anni l’importo sarà di poco più di 26mila euro. Tale somma, per ogni anno di università è data moltiplicando l’aliquota del 33% per il reddito minimo soggetto o soggetto a imposizione della Gestione Inps di artigiani e commercianti pari, nel momento in cui scriviamo, a 15.710 euro.
Tale agevolazione, per l’under 45, però non è scontata. Ci spieghiamo meglio: vale per chi ha iniziato un percorso di studi successivo al 1 gennaio 1996, anno in cui è entrato in vigore per l’appunto il metodo contributivo.
Riscatto di laurea gratis per i Millennials?
Se ne è parlato in estate, per via di una proposta del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. Per chi è nato tra i 1980 e il 2000 si potrebbe pensare a un riscatto della laurea gratis. Una proposta che ha tenuto banco a luglio, ma che al momento si è arenata.
L’idea sarebbe questa: chi è nato tra il 1980 e i 2000 ed è regolarmente iscritto a un corso di laurea potrebbe riscattare quel periodo ai fini della pensione senza spese. Questo però varrebbe non per chi si è già laureato perché la retroattività non è contemplata in quanto troppo costosa.
Sarebbero poi esclusi i fuori corso, tranne qualche caso in particolare che finora non è stato chiarito. Al momento si tratta dunque solo di una proposta, a meno che non venga inserita nella prossima Legge di Stabilità , da approvare entro l’anno.
Questa proposta comunque non è stata particolarmente gradita dalla Fondazione Consulenti del Lavoro che, in un approfondimento, ha fatto notare come” uno degli elementi di maggiore criticità è stato indicato nella mancanza di retroattività della proposta di riscatto gratuito, penalizzando una vasta fetta di lavoratori già laureati al momento dell’eventuale approvazione della norma auspicata da molti Millennials”.
Riscatto anni di laurea: conviene veramente?
Non sta a noi dirlo, ma sicuramente si tratta di una cifra non indifferente per cercare di garantirsi un pezzetto di pensione e soprattutto di arrivarci prima. Certo è che se per qualche motivo il lavoratore in pensione non ci andasse, quindi venisse a mancare, quei soldi andrebbero persi. La riforma delle pensioni ha cercato di agevolare il riscatto di laurea e renderlo più semplici, ma ancora non è così diffuso.
E tu hai mai pensato di riscattare i tuoi studi? Com’è andata? Raccontaci la tua storia.
Roberto
Io, lavoratore ministeriale, sto riscattando i 5 anni di laurea in 120 rate (10 anni).
Avrò un assegno pensionistico un po’ più alto, ma con la riforma Fornero non mi risulta che potrò anticipare la data per andare in pensione.
Sbaglio?
Cristina Maccarrone
Roberto: è proprio come dici. Con la riforma Fornero non puoi anticipare quando andrai in pensione.
Cristina
daniele
scusate ma allora non sarebbe comunque meglio metterli in un fondo pensione aperto e dedurre comunque l’aliquota marginale. cosi i soldi te li ritrovi tutti anche se veniamo a mancare. perché vanno ad eredi. e poi mi rendono. es: su 40.000 del ragazzo di 30anni che va in pensione fra 37anni, con un rendimento solo dell’1% diventano 57.800, in più devi aggiungere la deduzione che se l’hai al 27% (fino a 30.000 lordi) sono 10.800euri. quindi totale finale 57.800 + 10.800 = 68.800euri cash……
Cristina Maccarrone
Daniele: ovviamente è una scelta personale, in questo caso, volevamo far sapere che c’è anche la possibilità del riscatto di laurea che magari può venire incontro a esigenze di genitori che vogliono mettere dei soldi da parte per i propri figli. Ma, come dicevo, è comunque una scelta personale.
gabriele minardi
Ho 61 anni.
sono un lavoratore privato dipendente con 60 mila euro lordi annui.
Mi è arrivato il riscatto della mia specializzazione ( 1 anno + 2 mesi) per circa 13.000 euro.
Avrei deciso di pagare.
Cosa mi consigliate?
Pago una sola volta, o a rate ( 120)?
Grazie mille!!
Cristina Maccarrone
Ciao Gabriele,
probabilmente avrai già preso la tua decisione a quest’ora, se così non fosse, è difficile consigliarti perché dipende dalla tua disponibilità economica. Optare per la prima soluzione può essere sicuramente un buon modo per togliersi subito il pensiero mentre le rate, sicuramente non poco, anzi davvero tante a lungo andare possono pesare. Ma ovviamente dipende sempre dalla disponibilità economica.
Paolo
Ho 58 anni di età e 35 anni di contribuzione. Prevedendo di lasciare il lavoro (da dirigente) entro il 2017 ho due alternative:
1) non versare, per i prossimi 9 anni, alcun contributo e aspettare di ricevere nel 2027 la pensione di vecchiaia calcolata con il sistema misto (13 anni con il retributivo calcolato sugli ultimi anni lavorati fino al 2017, e 22 anni con il contributivo).
2) continuare a versare autonomamente i contributi per 6 anni e nel 2023 chiedere il riscatto di 3 anni di laurea (1978-1981, non coperti da alcuna contribuzione) e prendere la pensione anticipata.
Ipotizzando naturalmente che da qui al 2023 il sistema pensionistico e l’aspettativa di vita non subiscano variazioni, quanto dovrei versare nel 2023 per il riscatto dei 3 anni?
Cristina Maccarrone
Salve Paolo,
il tuo è un quesito cui non posso rispondere perché per fare un eventuale calcolo dovrei comunque sapere il tuo reddito.
Pertanto ti consiglio di consultarti con un commercialista o un consulente del lavoro e chiedere, in base alla tua situazione attuale, quale sia la scelta migliore per te.
Giovanni
Ho mia figlia che si è appena laureata. Conviene riscattare gli anni di laurea visto che lei vive da sola e non ha reddito anche se fiscalmente risulta a mio carico
Cristina Maccarrone
Ciao Giovanni,
come diciamo nell’articolo, la decisione è davvero molto molto personale. Certo è che in questo momento in cui tua figlia non percepisce reddito, questo potrebbe servirle ad andare in pensione prima e comunque a darle una mano a raggiungerla con maggiore facilità . Forse prima di decidere ti converrebbe farti fare un calcolo dell’importo e delle rate in modo che tu possa sapere fin da subito se è una scelta sostenibile o meno.
Cristina
Michele
A Roberto hai detto che il riscatto non gli serve ad anticipare il.momento di andare in pensione, mentre a Giovanni hai detto il contrario. Sono confuso. Io ho una figlia di 29 anni che non lavora, marche quest’anno si laurea e comincerà a fare supplenze nella scuola, per poi aspettare il concorso per il Ruolo. Se riscatta subito la laurea (circa 25.000 euro) potrà andare prima in pensione? O il riscatto farà solo aumentare l’importo della pensione che riceverà ?
Diego
Grazie mille per l’articolo chiaro e completo!
Una domanda: ho studiato e conseguito la laurea in Italia e, subito dopo, mi sono trasferito in Germania dove lavoro da due anni. E’ possibile riscattare gli anni di laurea lavorando all’estero? Se sì, posso farlo attraverso la stessa procedura sul sito dell’INPS fornendo i dati relativi al mio reddito tedesco?
Ti ringrazio in anticipo per l’aiuto.
Alessandro
Salve, ho la stessa domanda, cambia solo il paese, che è il Regno Unito. Un’ulteriore domanda: sai se è possibile detrarre dalle tasse qui nel Regno Unito il riscatto? Grazie mille in anticipo.
Stefano
Io sono nella stessa situazione. Ho letto che qui in Germania, dopo aver lavorato 53 settimane, si può riscattare del tutto gratuitamente gli anni di corso di laurea (fino ad un massimo di 8 anni). Puoi confermare questa informazione?
Grazie mille.
Marco
Anche io sarei interessato…ho sentito dire che il reddito prodotto all’estero non e’ considerato imponibile in Italia e quindi il costo del riscatto sarebbe molto basso. E’ cosi?
Walter
Ciao, sono un insegnante di 42 anni e vorrei sapere se conviene riscattare gli anni di laurea. Visto che non si può anticipare l’età pensionabile almeno sapere di quanto aumenterà la pensione. Grazie
Markova Dora
Visto che sono pochi che riscattano gli anni di università , penso sia ora che il governo riduce il riscatto. Se no, sembra solo un diritto, ma solo per modo di dire, perché non fattibile.
rosa
Salve,
Io avevo intenzione di riscattare 2 anni di laurea per avere il calcolo tutto retributivo, ma anche per andare in pensione 2 anni prima. Mi pare di aver capito che con il riscatto laurea non si ha diritto ad andare in pensione prima.
E’ così o mi sbaglio?
Grazia
Mi piacerebbe avere maggiori informazioni circa il disegno di legge presentato dal sottosegretario Pier Paolo Baretta circa l’ipotesi che prevede la fiscalizzazione del periodo contributivo legato agli studi universitari, in modo da rendere gratuito il riscatto degli anni di laurea. In particolare coloro che come me stanno già pagando, in che situazione si troveranno? Gli importi pagati come verranno conteggiati? Ti ringrazio in anticipo per l’aiuto
Emanuele
Buon pomeriggio.
Io sono un lavoratore dipendente e nel 2016 ho versato solo parzialmente i contributi per il riscatto della mia laurea (6/120 rate); mi sono poi fermato perché era troppo impegnativo. Vorrei sapere come posso recuperare la percentale detraibile.
Resto in attesa di consigli.
Grazie.
Roberto
Confermato che in caso di riscatto degli anni di laurea l’assegno pensionistico sarà più alto, mi chiedo perché a volte vien detto che con il riscatto degli anni di laurea si anticipa l’età pensionabile ed altre volte si afferma invece che a causa della legge Fornero non si anticipa l’età pensionabile? Io, lavoratore ministeriale, sto riscattando i 5 anni di laurea in 120 rate.
RITA
HO 56 ANNI MI SONO ISCRITTA ALL’UNIVERSITA NELL’82 E NON LAVORAVO PER UN PO HO LASCIATO GLI STUDI E HO INIZIATO A LAVORARE NELL’89 HO RIPRESO GLI STUDI E MI SONO LAUREATA NEL 95 FUORI CORSO POSSO RISCATTARE LA LAUREA?
teresa
vorrei chiederle una informazione dopo aver letto un suo articolo sul suo web.Sono iscritta alla gestione separata dall 1.4.1996 come attività di collaborazione e dal 2004 al 2009 anche come attività professionale (senza cassa).Dal 2013 versa con contributi volontari.Ho chiesto il riscatto della laurea conseguita nel 1985 x 4 anni in Scienze Politiche ma l inps mi ha respinto la domanda dicendomi che i periodi universitari prima del 1.4.1996 non posso essere riscattati.Volevo una sua consulenza in merito prima di presentare un eventuale ricorso
grazie della sua disponibilitÃ
Chiara
Nel 1990 sono passata di ruolo come docente e ho chiesto di riscattare i quattro anni di università ; anni dopo mi è stata chiesta una cifra allora troppo onerosa e ho rinunciato. Ho scoperto, però, che un collega è riuscito a “congelare” il pagamento e l’ha saldato lo scorso anno, pagando la cifra di allora convertita in euro e ovviamente ora molto più accessibile. Nel documento in cui ho firmato la mia rinuncia non era prevista questa opzione, ma potevo solo pagare in un’unica soluzione o a rate o rinunciare parzialmente o rinunciare del tutto. Quindi?
Rossella
Chiedo gentilmente un aiuto.
Vorrei fare domanda per il riscatto della laurea triennale conseguita fuori corso. iscrizione 10/2001. Dal novembre 2002 al novembre 2004 sono stata studente lavoratore; avevo un contratto di lavoro part-time e il numero di contributi è soggetto a verifica perchè la retribuzione corrisposta non è sufficiente per riconoscere l’intero periodo. Compilando la domanda telematica noto che al momento della scelta del periodo c’è l’opzione “Uno o più periodi personalizzati, cumulativamente non superiori alla durata legale del corso di studi”
Posso quindi fare domanda di riscatto per gli anni successivi, nei quali non ho avuto nessun contratto di lavoro?
Grazie per l’attenzione
Valentina
mi sono iscritta all’università nell’anno accademico 1997-1998.
A ottobre 2000 sono stata assunta da un’azienda. Mi sono poi laureata fuori corso nel 2006. Posso riscattare i primi 3 anni in cui non ho lavorato, corretto?
Vincenzo
Ho 61 anni di età e 39 di contribuzione ,quindi rientro nel sistema misto.la domanda che porgo é la seguente :se riscattarsi gli anni di laurea 1976-1979 rientrerei nel sistema retributivo ?
D i Biase Oscarino
Ho 63 anni e 36 anni di contribuiti per andare in pensione con quota cento ci vogliono 38 anni di contributi e siccome sono Laureato in Giurisprudenza dal 1981 potrei riscattare solo due anni di Laurea pagando di meno e arrivando cosi a 38 anni previsti dalla nuova riforma.Insomma posso riscattare solo due anni e non quattro anni.