Sviluppo dell’imprenditoria femminile in Italia: una situazione da sbloccare
Sappiamo, purtroppo, che la situazione italiana per ciò che riguarda l’imprenditoria femminile non è certo delle migliori. Nonostante l’esistenza della Legge 2015/92 “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” che è letteralmente la madre di tutte le iniziative che gli organi pubblici italiani stanno attivando per favorire l’occupazione, oggi si riscontra ancora grande difficoltà . Tra le tante ricerche il riferimento mondiale che conferma quanto dichiarato è il Global Gender gap index che viene presentato ogni anno al World Economic Forum e che misura il gap esistente tra uomini e donne nel mondo del lavoro in quattro settori chiave per l’economia mondiale: economia, istruzione, politica e salute. L’Italia, tanto per capirci, lo scorso anno si è posizionata tra le peggiori in Europa col suo 41esimo  posto.
Questo però non significa che tra le donne non ci sia voglia di mettersi in proprio, di realizzare un’idea che le porterà al successo seguendo la propria passione. Sono sempre di più infatti le donne che scelgono questa strada per rinnovare la propria carriera e trovare nuovamente posto nel mondo del lavoro dal quale spesso sono obbligate ad allontanarsi nei periodi di maternità . Come fare quindi per avviare un’attività come imprenditrice?
Imprenditoria femminile: trovare finanziamenti, agevolazioni e sgravi fiscali
Giovani e donne sono le macro aree in cui gli organi addetti investono maggiormente perché sono le più deboli, sensibili, con la più alta percentuale di disoccupazione. Ecco allora che così come per l’imprenditoria giovanile anche per l’imprenditoria femminile è necessario innanzitutto tenere sempre sotto controllo i siti e le relative istituzioni che fanno da capofila ai progetti:
- Regione di appartenenza o di riferimento;
- Siti nazionali come Invitalia (ex sito Sviluppo Italia) e, nel caso dell’imprenditoria femminile il sito del Ministero delle pari opportunità ;
- Sito della Commissione Europea e del progetto Europa 2020.
Bandi, gare, e proposte cambiano di anno in anno, di regione in regione, ma tenendo monitorati costantemente questi siti avrai a disposizione le news e le informazioni utili per recuperare finanziamenti, agevolazioni e tutti gli aiuti necessari per diventare imprenditrice.
Imprenditoria femminile e finanziamenti a tasso zero: dal MISE 50 milioni di euro
In questo momento particolare è il MISE (Ministero per lo sviluppo economico) attraverso Invitalia e al nuovo bando “Nuove imprese Italia a tasso zero” ad aver messo a disposizione ben 50 milioni di euro per giovani e donne col fine di favorire autoimpiego e autoimprenditorialità . Attento però perché, per accedere ai finanziamenti, è necessario seguire delle regole: ogni Azienda (società o anche imprenditore autonomo) può chiedere fino a 1,5 milioni di euro che coprono il 75% dell’investimento totale e che dovrà essere restituito, a tasso zero, in 8 anni. I motivi per cui chiedere un finanziamento a tasso zero possono essere essenzialmente:
- acquisto di suolo e fabbricati;
- ristrutturazione di macchine e impianti;
- acquisto di software;
- acquisto strutture tecnologiche;
- registrazione di marchi, brevetti o licenze;
- training e formazione;
- consulenze specialistiche.
L’azienda che presenta il progetto non deve avere più di 12 mesi e lavorare in almeno uno di questi settori di riferimento:
- produzione di beni industriali, artigianali, agricoli;
- fornitura di servizi;
- commercio;
- attività turistico-culturali;
- servizi di accoglienza e ricettività turistica;
- l’innovazione sociale che favorisca la connessione tra le persone con soluzioni innovative.
Imprenditoria femminile: da Ministero delle pari opportunità il fondo di Garanzia per le PMI
Un altro canale che le imprenditrici possono utilizzare è il Fondo di garanzia per le PMI. Questo fondo è stato creato in data 14 marzo 2013 con un accordo stipulato tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le pari opportunità , il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’economia e finanze, poi approvata con decreto del 15 aprile 2013.
Lo strumento mira ad incentivare l’imprenditoria femminile. Come? Senza erogare direttamente denaro, lo Stato garantisce alla banca e per l’imprenditrice sugli importi erogati. Con un decreto del 27 marzo 2015 questa possibilità è stata estesa anche alle professioniste. Un grande aiuto insomma anche per quelle professioniste che per diversi motivi si trovano in momentanea difficoltà .
Sempre attraverso il Ministero delle Pari Opportunità è stato siglato un protocollo con accordi sottoscritti da associazioni e banche che si impegnano a favorire imprese, aziende e attività femminili.
Imprenditoria femminile finanziamenti a fondo perduto
Per ciò che riguarda i finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria femminile, essendo ovviamente il tipo di contributi più richiesti ed erogati soprattutto al sud Italia, è necessario essere sempre allerta per poter attivarsi in tempo. I bandi vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Generalmente è erogata una percentuale a fondo perduto in parte corrisposto in conto capitale, l’altra percentuale è erogata con finanziamenti a tassi zero o agevolati.
Anche le condizioni per richiedere finanziamenti a fondo perduto per imprese femminili variano: certamente il punteggio più alto per definire le graduatorie viene designato a chi proviene da situazioni di difficoltà , disoccupazione, a chi ha figli. In caso di società la condizione è che i soci devono essere per almeno 2/3 donne e, infine, che nel progetto siano comprese politiche di sviluppo e formazione.
Anche in questo caso deve essere nostra premura tenere monitorati questi tre istituti:
- Gazzetta ufficiale;
- Camere di Commercio della tua zona;
- Sportelli regionali;
- Fondi europei.
Sono infatti loro i principali istituti che erogano questo tipo di finanziamento. Modalità di partecipazione e tempistiche variano di volta in volta. Altro consiglio: se intendi presentare domanda per contributi e finanziamenti è sicuramente utile tenere sempre pronto un business plan che illustri la tua idea e spieghi il perché tu stia cercando questo contributo. Sarai così pronto quando dovrai usarlo.
Imprenditoria femminile: come essere sicuri di finanziare idee di successo?
Avere accesso dei fondi o a dei finanziamenti non garantisce che la tua idea imprenditoriale funzionerà . Cosa intendo dire? Che alla base del successo della tua impresa ci sarà una buona idea. È bello infatti sapere di aver attivato una nuova impresa grazie a dei finanziamenti statali, regionali e europei, ma è ancora più bello sapere che i finanziamenti sono stati erogati per idee realmente vincenti e di successo nate grazie all’intuito, alla sensibilità e alla meticolosità che spesso solo una donna riesce a mettere nel lavoro.
Sempre presso le camere di commercio esistono uffici, organi preposti che accompagnano le future imprenditrici nello sviluppo di quello che inizialmente è solo un’idea imprenditoriale per farla diventare qualcosa di concreto, un vero progetto di business. Essere accompagnati è fondamentale: una buona idea senza un mentor che ti aiuta e ti guida anche nelle fasi burocratiche rischia di non essere finanziata. Informati e chiedi: i servizi sono generalmente gratuiti proprio perché nati per agevolare le nuove imprenditrici.
Imprenditoria femminile: agevolazioni fiscali, incentivi e incubatori d’impresa
Favorire l’imprenditoria femminile non significa quindi solo puntare al fondo perduto, ma anche ad agevolazioni fiscali, incentivi e iniziative speciali. Sempre più spesso le nuove idee imprenditoriali si rivolgono al mercato digitale: troviamo così idee che integrano necessità reali ad applicazioni intelligenti. Sport, food, trasporti sono veramente ormai tantissime le soluzioni che migliorano la nostra vita quotidianamente e spesso a capo di queste aziende troviamo delle donne.
Se anche tu hai un’idea per un’impresa che abbraccia il mondo del digitale informati nella tua camera di commercio e chiedi con quale incubatore d’impresa collabora. Gli “incubatori” hanno la funzione di incubare una buona idea, accompagnarla attraverso professionisti nelle crescita fino a trovare i finanziamenti per fare il salto e da start-up diventare azienda. Gli incubatori oggi rappresentano realmente un grande e nuovo modo di fare impresa, così come la tendenza a finanziare la digitalizzazione delle imprese. Un esempio? È notizia di questi giorni che il MISE ha pubblicato un bando per finanziare la digitalizzazione dei call center.
Ora tocca solo a te: sei una donna? Siete un gruppo di donne con una buona idea imprenditoriale? Fai il salto e comincia a informarti, solo così il tuo sogno potrebbe diventare realtà .
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