Il dramma degli esodati è figlio della Legge Fornero che ha riformato in maniera sostanziale il nostro sistema pensionistico e abbandonando molti italiani in un limbo tra la perdita del lavoro e l’accesso alla tanto attesa pensione.
Esodati: il significato
Parliamo di lavori finiti in un limbo non voluto, con un periodo troppo lungo da gestire finanziariamente tra il lavoro e la pensione. Si tratta di soggetti che, avvicinandosi all’età pensionabile, avevano accettato una buonuscita o la messa in mobilità da parte delle proprie aziende in crisi, contando sull’imminente pensionamento.
Tali soggetti però non avevano fatto i conti con la riforma delle pensioni. O meglio, chi ha riformato le pensioni, allungando l’età pensionabile ed eliminando la pensione di anzianità, non ha tenuto conto di questa categoria di persone: non ancora pensionati ma nemmeno lavoratori.
Si stima che siano 350mila i futuri pensionati colpiti da questo “errore di valutazione”.
Esodati: il meccanismo della salvaguardia
Come risolvere questo problema? È stato ideato il meccanismo cosiddetto della salvaguardia. Con la salvaguardia, l’INPS concede ai soggetti coinvolti di accedere alle pensioni utilizzando i meccanismi previgenti la Legge Fornero. Ma questa concessione non è stata data in un solo colpo, si è deciso di scaglionare l’accesso al meccanismo: dal 2012 ad oggi si sono aperte otto finestre di accesso alla salvaguardia.
Per ogni salvaguardia vengono resi noti:
- numero di lavoratori salvaguardati;
- categorie di lavoratori coinvolti;
- tempi e modi per l’inoltro della domanda.
Quello degli esodati è dunque un problema ad oggi non ancora risolto del tutto, con uno strascico di polemiche che ritornano periodicamente, ultima quella sull’ottava salvaguardia, come vedremo nei prossimi paragrafi.
Esodati: esempi di categorie professionali
La questione ha colpito trasversalmente tutte le categorie professionali. Ovviamente in base alla numerosità dei soggetti interessati, alcune di esse si sono mosse più di altre nella comunicazione di un disagio e di un’incertezza reali. Vediamo a titolo esemplificativo come hanno agito tre particolari categorie.
Esodati postali
Sono circa 5 mila gli esodati postali che si sono organizzati con diverse manifestazioni per dire la loro su un’operazione che ha pesantemente condizionato la loro vita. Non è un caso che dal Governo siano arrivate rassicurazioni indirizzate agli esodati in generale e ai postali in particolare, già all’indomani della scoperta del problema.
Esodati bancari
I bancari si sono costituiti in un comitato e vanno avanti raccogliendo adesioni per la partecipazione a causa collettive contro lo Stato italiano per i danni subiti a seguito dell’emanazione della Legge Fornero.
Esodati Telecom
Gli esodati Telecom hanno visto l’intervento diretto dell’azienda di provenienza, che già nell’autunno 2012 siglava accordi con i sindacati per il rientro dei lavoratori con contratti a tempo determinato. Un paracadute in più in assenza o in attesa della salvaguardia.
Esodati: le ultime notizie
Le notizie più recenti sul tema ci parlano di un’ottava salvaguardia che stenta a decollare a causa di un cortocircuito tra la salvaguardia stessa e la normativa fiscale; in sostanza i nuovi salvaguardati risultano penalizzati fiscalmente dall’operazione.
Dopo quattro anni dall’entrata in vigore della riforma delle pensioni, insomma, il problema non è stato ancora risolto del tutto.
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