incidenti stradali vittime L'ACI-Istat ha rilasciato le statistiche di quest'anno riguardanti proprio gli incidenti stradali. Quello che ne emerso non fa assolutamente ben sperare. Se da un lato il numero di incidenti lievi è diminuito, non possiamo dire altrettanto degli incidenti mortali.

Crescono le vittime da incidenti stradali

174.539 incidenti, 3.428 decessi, 246.920 feriti. Questi sono i dati emersi dallo studio dell'ACI-Istat, inerente allo scorso anno (2015). Quello che fa riflettere è che per la prima volta, dopo quindici anni, tornano a crescere le vittime da incidenti stradali (+1,4%). Questo scenario era stato già anticipato da una ricerca effettuata lo scorso luglio. Purtroppo, però, questo non è l'unico dato allarmante. Secondo i dati, infatti, c'è un notevole aumento degli incidenti stradali nei grandi Comuni (+8,6%), con conseguente aumento della mortalità nei centri abitati.

Servono maggiori controlli nei centri abitati

Il lavoro di prevenzione fatto nelle nostre autostrade dovrebbe essere un esempio da seguire anche nelle nostre città. I controlli elettronici, presenti in grandi quantità, sia nelle statali che nelle autostrade, contribuiscono a diminuire drasticamente il numero di sinistri. Fare altrettanto nei nostri centri abitati, diminuirebbe senz'altro il rischio di incidenti. Anche perché, le categorie a rischio, ossia motociclisti e pedoni, sono proprio quelli che circolano abitualmente - e in maggiore quantità - per le vie delle nostre città.

Motociclisti e pedoni nell'occhio del ciclone

Gli incidenti stradali che hanno coinvolto pedoni e motociclisti sono in aumento. Rispettivamente, l'ACI-Istat ha registrato un incremento del 4,1% per i pedoni e del 9,8% per i motociclisti. In calo, invece, le vittime coinvolte in incidenti tra autovetture (-1,5%), ciclomotori (-6,3%) e ciclisti (-8,1%). Per concludere, quello che possiamo dire con assoluta certezza è che servono soluzioni. E servono al più presto. L'Unione Europea esige il dimezzamento delle vittime stradali entro dieci anni. Se i numeri sono questi, però, il rischio di non riuscire a soddisfare questa richiesta è davvero alto.