La partita della rottamazione delle cartelle Equitalia potrebbe non essere finita. Chi ha aderito alla rottamazione ha dovuto pagare la prima rata entro il 31 luglio, ma per chi è rimasto fuori potrebbe arrivare una proroga.
Rottamazione delle cartelle: al 31 luglio incassati quasi 2 miliardi
Dall’operazione di rottamazione delle cartelle Equitalia il Governo ha stimato un incasso complessivo di 7,2 miliardi di euro. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, con la prima ondata di pagamenti il 31 luglio sono arrivati nelle casse dello Stato poco meno di 2 miliardi.
Chi ha aderito alla definizione agevolata deve pagare il 70% del debito entro fine anno, perciò secondo alcune stime entro dicembre l’incasso dell’Erario sarà di 5 miliardi di euro.
Possibile una proroga della rottamazione delle cartelle?
Giorgia Meloni, presidente del partito Fratelli d’Italia, ha chiesto una proroga della rottamazione delle cartelle esattoriali. Secondo la parlamentare le condizioni fissate per la definizione agevolata delle cartelle Equitalia hanno svantaggiato molti italiani che si sono visti costretti a rinunciare alla rottamazione.
La Meloni ha criticato soprattutto la scelta di concentrare il 70% del debito entro fine anno, costringendo i cittadini a pagare in un’unica soluzione o con rate dalla scadenza ravvicinata.
Secondo la Meloni c’è il rischio che le previsioni di incasso fatte dal Governo non vengano rispettate e che quindi si formi un buco nel bilancio dello Stato. L’eventuale somma non incassata dalla rottamazione delle cartelle dovrà poi essere coperta in un altro modo, con una manovra correttiva.
Per scongiurare il rischio di un buco di bilancio e per permettere anche a chi ha dovuto rinunciare alla rottamazione delle cartelle Equitalia di pagare il debito con condizioni agevolate, risparmiando gli interessi e le sanzioni, la presidente di Fratelli d’Italia ha proposto una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, ora gestite da Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La proposta prevede regole meno stringenti per il pagamento agevolato, permettendo almeno sulla carta l’accesso alla definizione agevolata a un maggior numero di cittadini.
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