Chiusura Equitalia: nominato il commissario straordinario
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 febbraio 2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, nomina il commissario straordinario che si occuperà della transizione da Equitalia all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il nuovo ente interno all’Agenzia delle Entrate, che si occuperà del recupero dei crediti della pubblica amministrazione.
Il commissario sarà l’attuale amministratore delegato di Equitalia S.p.A, Ernesto Maria Ruffini. La nomina conferisce a Ruffini pieni poteri per l’istituzione dell’Agenzia Riscossione e la conseguente piena operatività, proprio come previsto nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017.
Il commissario risponderà del suo operato direttamente al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia e delle Finanze. Ruffini dunque si occuperà di creare il nuovo ente a partire dallo statuto e di traghettare personale, struttura e crediti da Equitalia ad Agenzia Riscossione, garantendone la continuità.
Chiusura Equitalia: le cartelle restano
Probabilmente avranno un nuovo nome o una nuova forma, ma nel passaggio da Equitalia al nuovo ente, i crediti non verranno cancellati. Insomma se devi delle somme all’Erario, agli enti previdenziali, ai comuni ecc., sarai comunque tenuto a pagare con tempi e modi che verranno ridefiniti dalla nuova entità entro i limiti della legge.
Il decreto fiscale afferma infatti:
“il nuovo ente di riscossione subentrerà a titolo universale ad Equitalia, assorbendone anche crediti e pendenze, comprese le vecchie rate e i contenziosi ancora in atto. Il surplus di cartelle inviate ai contribuenti in questi ultimi giorni, mira ad ovviare ai fenomeni di prescrizione, dato che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non sarà chiamata a notificare nuovamente le cartelle.”
Il nuovo ente sarà operativo dal 1° luglio 2017, ma se vuoi sistemare la tua posizione debitoria prima di quella data, ricordati che puoi ancora accedere alla rottamazione cartelle, che garantisce l’opportunità di pagare il debito al netto di sanzioni ed interessi di mora.
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