Tenuto conto che il teflon (PFOA o acido perfluoroattanico) è giunto alla fine dei suoi giorni, poiché è stato dichiarato altamente inquinante per l’ambiente e pericoloso per la salute dell’uomo, è fondamentale correre ai ripari e attrezzarsi in cucina con delle padelle antiaderenti senza teflon.
Le alternative sono molte, ma non tutte possono essere utilizzate indistintamente per qualsiasi tipologia di cibo e cottura. Tuttavia la scelta a tua disposizione è piuttosto ampia. Non vale la pena rischiare, continuando ad utilizzare le solite vecchie pentole, mormorando sottovoce: “Massì, sarà la solita azione di marketing, mirata a farmi spendere un po’ di soldi”. Il fatto che il teflon entro la fine del 2015 dovrà sparire completamente da ogni ciclo di produzione industriale, dovrebbe invece darti la reale dimensione della sua tossicità .
Padelle in alluminio
Le pentole in alluminio hanno un’ottima conducibilità e sono adatte a molti tipi di cotture. Unica condizione necessaria: è fondamentale utilizzare dei liquidi, per evitare che gli alimenti si attacchino al fondo della pentola. Inoltre, non sono le padelle ideali per cotture troppo prolungate, poiché potrebbero favorire l’ossidazione dell’alluminio.
Padelle in acciaio inossidabile
Le pentole in acciaio inossidabile possiedono incredibili doti di resistenza e offrono proprietà meccaniche superiori rispetto a quelle in alluminio. Tuttavia hanno una conduttività termica davvero mediocre, che spesso genera un eccessivo surriscaldamento del materiale. Il risultato? L’irrimediabile bruciatura degli alimenti.
Piastre e pentole in pietra ollare
La pietra ollare è un materiale litico di colore verde scuro, che possiede un’alta resistenza al fuoco, motivo per il quale viene impiegato nella costruzione di stufe, forni, ma anche piastre e pentole da cucina.
La piastre sono ideali per la cottura sana e dietetica di carni e verdure. Le padelle e le casseruole invece, sono perfette per lunghe cotture in umido. A differenza di alluminio e acciaio, hanno il vantaggio di distribuire in maniera uniforme il calore, senza picchi di alte temperature in corrispondenza della fiamma. Inoltre sono pentole esteticamente molto belle e originali, tuttavia sono molto pesanti e sono piuttosto delicate. Hanno infatti bisogno di particolari trattamenti per la pulizia e il mantenimento.
Padelle antiaderenti in terracotta
Padelle in ghisa
Le pentole in ghisa possiedono un’ottima capacità termica, per questo sono perfette per le cotture ad alte temperature. Gli unici svantaggi sono la pesantezza e la manutenzione: le padelle in ghisa infatti, andrebbero lavate con poca acqua e asciugate subito. Infine ti consigliamo di ammorbidirla, cospargendola con un paio di gocce d’olio.
Padelle in ferro
Le pentole in ferro sono quelle che usavano le nostre nonne, per intenderci. Sono incredibilmente resistenti alle alte temperature e sono naturalmente antiaderenti. Unico limite: rischiano di arrugginirsi con il trascorrere del tempo, per questo è bene lavarle il meno possibile con l’acqua. Piuttosto utilizza un panno umido e cospargila con un paio di gocce d’olio. E’ l’ideale per la cottura dei fritti.
Padelle in vetro
Le pirofile in vetro sono le più adatte in assoluto per la cottura in forno e anche nel microonde, tuttavia è meglio evitare di adoperarle sui fornelli, perché sono piuttosto sensibili agli sbalzi termici. Inoltre sono facilissime da pulire.
Padelle in ceramica
Le pentole in ceramica sono una novità degli ultimi anni, che si è proposta sul mercato come valida alternativa alle padelle in teflon, che come sappiamo, sono in via di estinzione. Sono sicuramente un buon prodotto, ma sfortunatamente non sono in grado di garantire lo stesso livello di antiaderenza. Per questo ti consigliamo di utilizzarle sempre con un minimo di condimento in fase di cottura.
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