Isolamento termico: guida al risparmio energetico
Gran parte dei consumi di un’abitazione è legata al riscaldamento e al raffreddamento degli ambienti, necessari per mantenere il comfort termico della casa. La buona notizia è che con un adeguato isolamento termico dell’edificio questi consumi si possono contenere, con un notevole risparmio di energia e di denaro.
L’isolamento termico di una casa serve a ridurre il flusso di calore che viene scambiato tra l’interno e l’esterno. In questo modo, nei mesi invernali il calore non si disperde verso l’esterno e nei mesi estivi non penetra verso l’interno.
A dover essere isolate sono tutte le superfici a contatto con l’esterno: pareti perimetrali, tetto, finestre e porte. Si possono isolare dal punto di vista termico sia le pareti verticali, sia quelle orizzontali o inclinate. Sono diversi i materiali e le tecniche a disposizione: la scelta varia a seconda della tipologia di abitazione, della zona climatica e delle specifiche necessità di isolamento.
Ad ogni modo, qualunque sia la tua scelta, sappi che un edificio con un buon isolamento termico ti fa risparmiare circa il 20% dell’energia rispetto a un edificio non isolato.
I vantaggi dell’isolamento termico
Aumentare l’isolamento termico di un edificio ti fa risparmiare in media tra il 15 e il 25% sulle spese di riscaldamento e di condizionamento. Il vantaggio è consistente, specie se consideri che riesci ad ammortizzare in pochi anni i costi per i lavori di adeguamento.
L’isolamento termico non solo ti fa risparmiare soldi ed energia: ti garantisce anche un ambiente confortevole durante tutto l’anno. Avere pareti isolate vuol dire infatti avere minori sbalzi di temperatura e meno umidità in casa. Spesso i materiali scelti per isolare termicamente la casa ne aumentano anche l’isolamento acustico. Il risultato è un ambiente più sano, più piacevole e più economico da mantenere.
Le tecniche di isolamento termico
Per ottenere un buon livello di isolamento termico è necessario intervenire sugli elementi della casa che sono i veri responsabili delle dispersioni: pareti, pavimenti e tetti.
Ciascuna di queste superfici viene trattata in modo diverso, ma in tutte si usano degli specifici isolanti termici. Ce ne sono diversi in commercio, con una capacità isolante e costi differenti. Per capire quanto un materiale è isolante è necessario osservare il suo valore di conducibilità termica: più è vicino a zero questo valore, più sarà alta la sua capacità di isolare l’ambiente nel quale è inserito.
In generale, gli isolanti vengono classificati in base alla loro natura. Si distinguono quindi:
- gli isolanti sintetici, economici ma più inquinanti;
- gli isolanti minerali, vantaggiosi perché impermeabili, resistenti all’umidità e alle fiamme;
- gli isolanti vegetali, più cari ma versatili e semplici da trattare.
Gli isolanti sintetici più usati sono il polistirene, il poliuretano e il polistirolo. Sono leggeri, resistenti e durevoli. Vengono spesso usati sotto forma di pannelli, schiume e materassini.
Un’ottima alternativa agli isolanti sintetici sono quelli minerali. In questo caso si sceglie di sfruttare le proprietà della pietra pomice, della lana di vetro e della lana di roccia (gli isolanti più comuni) per ridurre la dispersione termica delle superfici. Usati nelle intercapedini o nelle pareti esterne, questi materiali riducono gli scambi di calore e proteggono le pareti interne da umidità e muffe.
Chi vuole rispettare i principi della bioedilizia o preferisce comunque usare per la propria casa materiali naturali può optare per gli isolanti vegetali. Il più conosciuto è il sughero, ma si usano anche fibre di diversa natura: legno, cellulosa, canapa, ecc. Questi materiali sono leggeri e resistenti all’umidità ma più costosi dei precedenti.
Per scegliere il materiale isolante più giusto per la propria casa bisogna considerare innanzitutto qual è la struttura dell’abitazione, qual è il suo grado di isolamento e in che zona climatica ci si trova.
Gli interventi di isolamento termico più comuni sono quelli che vengono realizzati dall’esterno, dall’interno o dall’intercapedine.
Isolamento termico dall’esterno
L’isolamento termico dall’esterno, detto anche a cappotto, è certamente la tipologia d’intervento migliore se non si vogliono alterare i volumi all’interno dell’edificio. Tuttavia è anche il tipo di intervento più costoso e non sempre realizzabile. Dal momento che si lavora sulle facciate esterne del palazzo, negli edifici storici e in quelli di pregio artistico è un’opzione da scartare.
Nella pratica, consiste nel fissare sulle pareti esterne dei pannelli isolanti. Questi pannelli vengono successivamente intonacati oppure rivestiti da un sottile strato di muratura. Così si evitano la formazione di muffe e si riducono gli sbalzi termici.
Ovviamente, più è spesso lo strato isolante, maggiore sarà il risparmio energetico che si ottiene. È per questo motivo che bisogna fare molta attenzione quando si passa alla scelta del materiale isolante. La scelta deve ricadere su un materiale con una trasmittanza termica bassa, in modo da evitare dispersioni di calore in inverno, ma anche con un’inerzia termica piuttosto elevata, per garantire un ambiente fresco in estate.
Isolamento termico interno, esterno, vantaggi e tecniche Click To TweetIsolamento termico dall’interno
Rispetto a quello esterno, l’isolamento termico dall’interno è meno costoso, tuttavia ha il limite di ridurre il volume dell’abitazione. Per questo motivo, viene scelto o quando non è possibile ricorrere all’isolamento esterno oppure quando si vuole isolare parzialmente la casa, magari intervenendo su una sola parete o su una sola facciata.
L’isolamento termico dall’interno viene realizzato solitamente fissando alle pareti interne dei pannelli di cartongesso e lastre di materiale isolante. Tra questi materiali viene inserito un foglio di alluminio, per arginare il problema delle muffe. In commercio esistono anche pannelli di cartongesso con fogli di alluminio incorporato, in modo da facilitare e velocizzare l’intervento di isolamento.
Un altro sistema comune di isolamento termico dall’interno è quello che sfrutta le intercapedini. Negli edifici in cui le pareti contengono un’intercapedine di almeno 10 cm, questa viene riempita di materiale isolante, generalmente cellulosa o granuli di polistirene. Quest’operazione garantisce un buon livello di isolamento, pur avendo un costo modesto.
Isolamento termico del tetto
Delle parti esterne di una casa, il tetto è quello che disperde la maggiore quantità di calore. Dal momento che isolarlo non è complicato e nemmeno troppo costoso, vale la pena intervenire al più presto. Un intervento ottimale riduce i consumi di energia fino al 45%.
Se il tetto è completamente privo di isolamento è consigliabile intervenire subito, se invece la superficie è già stata isolata dal punto di vista termico, è bene verificare l’efficacia del sistema di isolamento scelto almeno ogni 10 anni.
Il tipo di intervento consigliato è diverso a seconda che il tetto abbia una superficie piana oppure a falda. Se la superficie del tetto è piana è possibile isolarla sia dall’interno che dall’esterno, combinando pannelli isolanti, manti impermeabili e strati di protezione che isolino il più possibile il tetto.
Anche con un tetto a falda, l’isolamento è possibile sia dall’interno che dall’esterno. Nel primo caso, l’isolante viene posto sulla struttura della falda. Nel secondo, il materiale isolante viene posizionato sotto le tegole.
Isolamento termico di porte e finestre
Quando si intende isolare un edificio non bisogna dimenticare che anche le porte e le finestre sono responsabili di grandi dispersioni. Per aumentare l’efficienza termica della tua casa puoi intervenire in due modi:
- sostituire gli infissi;
- fare piccoli interventi per evitare la dispersione del calore.
Se ne hai la possibilità , sostituisci i vecchi infissi con prodotti di nuova generazione. Grazie alle detrazioni di gran parte della spesa e con il risparmio di energia assicurato dal maggiore isolamento termico riesci a recuperare l’investimento in poco tempo.
Se non vuoi o non puoi sostituire gli infissi puoi sempre fare qualche piccolo intervento per ridurre le dispersioni di energia. Un buon metodo consiste nel siliconare le fessure, in modo da evitare le infiltrazioni d’aria. I cassonetti delle tapparelle sono un alto punto sensibile della casa: migliorane l’isolamento inserendo un semplice pannello isolante all’interno. Tendaggi pesanti e pellicole di plastica trasparente da applicare sui vetri delle finestre sono altri sistemi semplici ma efficaci per aumentare l’isolamento termico della propria casa.
maher kayali
cosa ne pensa della nuova pettura che si puo applicare sia estrnamente che enternamente con la possibilita dell’isolamento calorico completo.
Federico Calvanelli
Buongiorno, per realizzare un buon isolamento termico, cosa ne pensate di ISOFOR, schiuma poliuretanica espansa?