Cos’è il carbone vegetale?
Il carbone vegetale, conosciuto anche come carbone attivo, si presenta sotto forma di polvere inodore e insapore ed è il risultato di una decomposizione termica del legno. Il legno da cui si ricava il carbone vegetale può essere di diverse tipologie (betulla, salice e tiglio) e a volte può essere sostituito dai gusci della frutta secca lavorati.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il carbone vegetale trova largo impiego all’interno dell’ambito farmaceutico ed erboristico: è in grado di contrastare l’insorgere di problemi addominali e digestivi, problemi di alitosi, aerofagia, meteorismo, flatulenza e intossicazioni alimentari da arsenico e fosforo e per l’avvelenamento da funghi.
Carbone vegetale: controindicazioni
Gli effetti collaterali del carbone vegetale sono pochi: può capitare di avere costipazione e feci scure. Altri effetti collaterali, molto rari, sono il rallentamento del tratto intestinale e la disidratazione. Inoltre, è da tener presente che il carbone vegetale potrebbe interferire con altri farmaci assunti. Vediamo a cosa porre attenzione.
Carbone vegetale: controindicazioni in gravidanza
L’aumento di gas intestinale è un problema che tende ad aggravarsi durante il periodo della gravidanza, sia per motivi ormonali che per motivi anatomici. Il carbone vegetale può rappresentare un aiuto, anche se è sconsigliato il suo utilizzo per lunghi periodi (poiché tende ad assorbire alcuni microelementi). A tal proposito, è necessario consultare il proprio ginecologo o medico per valutare le possibilità di assunzione del carbone vegetale durante la gravidanza e l’allattamento.
Carbone vegetale e pillola
Il carbone attivo potrebbe interferire con la pillola anticoncezionale a causa di un eventuale assorbimento degli estroprogestinici, diminuendone così l’effettiva e completa efficacia. Pertanto è consigliabile assumere il carbone vegetale tre ore dopo aver assunto la pillola e almeno dodici ore prima nel caso in cui non si sia già presa.
Carbone vegetale: le controindicazioni per i bambini
Il carbone vegetale non è adatto a bambini inferiori ai 3 anni di età . Fino ai 12 anni di età è consigliata una sola capsula al giorno. Si consiglia, comunque, il parere di un medico per identificare la posologia più adatta.
Carbone vegetale: un rimedio per la stitichezza
In caso di gas intestinale, dolori addominali e stitichezza, il carbone vegetale può essere un ottimo alleato per il ripristino del corretto funzionamento dell’apparato digerente. La ricchezza delle fibre vegetali lignee rende questo carbone particolarmente adsorbente ed è quindi capace di inglobare le il gas prodotto all’interno di stomaco e intestino e di facilitarne allo stesso tempo l’eliminazione.
Il prezzo del carbone vegetale
Una confezione di 30/32 compresse di carbone vegetale ha un costo che oscilla tra i 3 e 7 euro, secondo il produttore. È possibile risparmiare acquistando le confezioni da 90/100 compresse, che hanno un costo di 6/9 euro a confezione.
Il prezzo del carbone vegetale in polvere
In commercio esistono confezioni di polvere di carbone vegetale adatta, principalmente, all’utilizzo in cucina (per esempio per preparare pane e pizza). Una confezione di carbone vegetale da 250 grammi costa mediamente 16 euro, con la quale sarà possibile preparare 80 pizze o pagnotte di pane nero.
Carbone vegetale, dove si compra?
Il carbone vegetale è disponibile in compresse e opercoli presso erboristerie, farmacie e parafarmacie con reparto erboristico e nei grandi ipermercati, nel settore dedicato agli integratori. È inoltre possibile acquistarlo online presso i più importanti portali di vendita online.
Carbone vegetale posologia
Il carbone vegetale dovrebbe essere assunto per cicli della durata di due/tre settimane, eventualmente ripetibili. Si consiglia la somministrazione di 4/6 compresse/opercoli al giorno (non superare le 6/7 compresse al giorno, per gli adulti), e lontano dai pasti principali.
Pane al carbone vegetale
Di recente il “pane nero” al carbone attivo è riuscito a conquistare molte delle tavole italiane, portando con sé anche alcune perplessità da parte dei consumatori. Un moda che ha contagiato ristoranti, panetterie, ma anche semplici appassionati di cucina, che desiderano stupire i propri commensali portando in tavola un pane dal colore incredibile, in grado di rendere appetibile agli occhi anche il più semplice dei sandwich.
In verità questo pane presenta tutti i benefici e le controindicazioni del carbone vegetale risultando più digeribile, ma allo stesso tempo una assunzione prolungata potrebbe creare delle interferenze con altri farmaci.
Il pane al carbone vegetale è cancerogeno?
La normativa europea in tema di additivi, aromi ed enzimi ha identificato il carbone vegetale come colorante, con la sigla E 153, ed è quindi possibile utilizzarlo per l’alimentazione. In virtù di alcune polemiche sorte attorno all’utilizzo del carbone vegetale in cucina, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha effettuato una valutazione scientifica concludendo che non ci siano problemi o criticità di alcun tipo nell’utilizzo del carbone vegetale in cucina.
La legge (tab. 2 del Reg. UE 1129/2011), però, vieta l’utilizzo del carbone vegetale come colorante all’interno di pane e pizza, oltre a vietarlo come aggiunta ai singoli ingredienti che vanno a comporre il pane e la pizza (quindi non può essere aggiunto all’acqua, alla farina, al malto, allo zucchero, al sale, al burro e al latte). Se ne deduce che il pane e le pizze attualmente in commercio violino la legge europea attualmente in vigore. Ma la legge consente di inserire il colorante E 153 in prodotti alimentari che non vengano denominate “pane”.
Il pane al carbone vegetale fa ingrassare?
L’utilizzo del carbone vegetale nei prodotti da forno non fa ingrassare. Al contrario, grazie alle sue proprietà , aiuta la digestione e la diminuzione dei gas intestinali, favorendo così una sensazione di leggerezza e minor gonfiore.
Pane al carbone vegetale: il prezzo
Il pane nero al carbone vegetale viene venduto ad un prezzo che è circa il doppio rispetto al pane di farina bianca. Il prezzo al chilo è di circa 6,50/8 euro, contro i 3/4 euro al chilo del pane di grano duro.
Pane al carbone vegetale: la ricetta
Ecco una semplice ricetta per preparare a casa propria un ottimo pane al carbone vegetale. Cominciamo dagli ingredienti:
- 500 gr farina 0;
- 1 cucchiaino di sale;
- 1 cubetto di lievito di birra;
- 6 gr di carbone vegetale;
- 5 cucchiai di olio evo (extra vergine di oliva);
- 250 ml acqua tiepida;
Setacciate la farina in una ciotola e sminuzzatevi al centro il lievito di birra. Aggiungete al composto il carbone vegetale, l’olio e il sale. Aggiungere a poco a poco l’acqua e amalgamare gli ingredienti. Lavorare l’impasto fino a che non sia liscio, coprirlo con uno strofinaccio e farlo lievitare per circa due ore. Formare dei piccoli panini e far lievitare ancora per un’ora (coprendo sempre con uno strofinaccio). Cuocere in forno a 200°C per circa 30 minuti.
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