Dopo aver analizzato le misure contenute nella manovra correttiva, l’UE ha presentato il cosiddetto “pacchetto di primavera”, un insieme di suggerimenti e di considerazioni sull’economia italiana. Nel pacchetto sono elencate anche una serie di raccomandazioni: tra queste, spicca quella che chiede la reintroduzione dell’IMU sulla casa di abitazione delle famiglie con alti redditi.
Tasse sulla prima casa: tornerà l’IMU sui redditi più alti?
Le tasse sulla prima casa sono protagoniste di un tira e molla che va avanti dal 2008. In quell’anno l’ICI sulla prima casa venne abolita dal governo Berlusconi, ma solo tre anni dopo il governo Monti ristabilì il pagamento dell’IMU anche sulla casa di abitazione per tutti gli italiani. In seguito, l’IMU sulla prima casa è stata abolita dal governo Renzi e ora potrebbe essere reintrodotta su suggerimento dell’Europa.
Se venisse ristabilita, la tassa non verrebbe applicata a tutte le prime case, ma sarebbe pagata solo dalle famiglie con redditi elevati. Per il momento il ministro Padoan ha bocciato la proposta, definendo una cattiva idea la reintroduzione di una tassa abolita da pochi mesi. La Commissione Europea, nelle sue raccomandazioni economiche, ha scritto:
“La tassa sulla prima casa è stata cancellata nel 2015, cosa che è stato un passo indietro nel processo di ottenere una struttura tributaria più efficace.”
Un altro dei problemi sollevati dall’UE è la complessità del sistema tributario italiano, che rende la vita difficile alle famiglie e alle imprese, alimentando più o meno direttamente l’evasione fiscale. Evasione che passa anche dall‘uso generalizzato dei contanti.
La Commissione Europea fa notare che l’aumento dei limiti per l’uso della moneta contante ha rallentato l’adozione dei pagamenti elettronici, tema sul quale l’Italia ha dati di molto inferiori rispetto alla media europea.
L’Italia incassa l’ok dell’UE sulla manovra correttiva
Il testo della manovra correttiva è stato accolto positivamente dall’UE. Ma non c’è da stare troppo allegri: per il prossimo anno l’Europa invita l’Italia a prendere misure in grado di sostenere la crescita e allo stesso tempo di mantenere in equilibrio i conti pubblici.
Il suggerimento dei tecnici europei è quello di alleggerire il carico fiscale sugli attori da cui dipende la produttività del Paese verso quei soggetti da cui dipende in misura minore la crescita. In parole povere, l’Europa suggerisce di tassare meno imprese e famiglie e aumentare le tasse per le fasce più ricche. Le due misure prese ad esempio sono la reintroduzione della tassa sulla prima casa per i redditi più alti e una riforma del catasto che non modifichi il gettito ma redistribuisca la tassazione.
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