Trasloco
A chi non piacciono i cambiamenti? Anzi, mi correggo, chi non prova forti emozioni per i cambiamenti?
Ecco, tra i diversi avvenimenti che possono rivoluzionare la vita di una persona c’è il cambio di casa. Si tratta di una cosa molto radicale che si fa per scelta, per necessità, per opportunità ed implica una serie di considerazioni e di compromessi.
E quando finalmente si mette quella firmetta sul contratto ci si rende conto che non è il sigillo della fine, ma dell’inizio della fine.
Ok, “keep calm & devo traslocare”!
E che si fa?
Ci sono diverse categorie di persone che traslocano, eccone alcune:
L’ossessivo
Quello che per traslocare si prende dei mesi e inizia a fare immense liste di oggetti, a dividerli per categorie, per colore, per forma e poi li rimette in ordine alfabetico. Prepara pacchi da antologia, che stanno perfettamente uno sull’altro, che hanno il giusto peso per non far venire l’ernia al disco a chi li solleva perché ha mixato scientificamente libri e cuscini in ognuno di essi. Ma che ad oggi non ha ancora traslocato e lo trovate sotto un cumulo di liste.
Il precipitoso
Trasloco in mezza giornata, preparazione pacchi affannosa e disperata con l’inutile obiettivo di dividerli almeno per argomento, ma infilando poi cose a caso come riempitivo. E finisce che si applica lo scotch anche alle scatole che non erano quelle del trasloco ma arredavano l’appartamento. Sigh!
Il caotico
Pacchi ovunque anche davanti ai mobili non ancora svuotati, nessuna logica, nessun tentativo di ordine, solo un impacchettamento continuo e disperato “ma sììì, tanto nella casa nuova metto tutto a posto!”. Lo farà? Mi giungono notizie di pacchi ancora per casa anche due-tre anni dopo il trasloco, messi lì come un’installazione d’arte moderna e con una bella lampada sopra.
Il serafico
Quello che i traslocatori gli stanno smontando i mobili e lui è ancora lì, beato, che sorseggia l’ultimo caffettino nella sua vecchia casa, non ha ancora svuotato i cassetti e probabilmente non ha nemmeno deciso dove posizionare i mobili nella casa di destinazione. Deciderà poi, quando i traslocatori arriveranno là.
Il fai-da-te
Non capisce niente di bricolage ma ha deciso che il trasloco lo fa da solo, con il furgone del cognato e la ferma convinzione di avere le capacità del mobiliere provetto. E così la casa nuova sembrerà arredata stile quadro di Picasso.
Ecco, provate a combinare in una famiglia le varie categorie e… buon divertimento!
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