Rc auto e liberalizzazioni

Risarcimenti facili: il Governo annuncia la lotta dura. Nel prossimo decreto sulle Liberalizzazioni (il “Cresci-Italia”, come lo ha chiamato Mario Monti) di cui è attesa in tempi brevi l’approvazione, è contenuta una serie di emendamenti che rendono molto più difficili le frodi assicurative per lesioni di lieve entità.

Vita dura, quindi, per chi vuole raggirare la propria compagnia assicurativa. Per ottenere il risarcimento, occorrerà infatti presentare un riscontro medico-legale obiettivo che attesti tipo ed entità del danno fisico subito; un modo, questo, per arginare il fenomeno dei troppi falsi “colpi di frusta”, una delle truffe più comuni ai danni delle assicurazioni. Nel frattempo, chi arriva a danneggiare la propria auto per aumentare l’entità del premio intascato - sì, perché ci sono anche questi casi - può essere incarcerato da 1 a 5 anni: una pena molto più severa di quella prevista attualmente (6 mesi – 4 anni).

Circolare con l’assicurazione scaduta potrà tradursi nell’iscrizione automatica nell’elenco veicoli non coperti da Rc Auto: bisognerà regolarizzare la propria posizione entro 15 giorni, oppure il fascicolo passerà in mano a Polizia e prefetto.

La battaglia del Governo contro le frodi assicurative è appena iniziata, in nome di una maggiore legalità e con l’obiettivo dichiarato di abbassare le tariffe Rc Auto, oggi tra le più alte in Europa. Sempre in questi giorni è stato approvato un emendamento che stabilisce la creazione di due nuove banche dati: l’anagrafe testimoni e l’anagrafe danneggiati, che saranno affiancate alla già attiva banca dati sinistri dell’Isvap.

Nel frattempo, il prospettato taglio del 30% ai risarcimenti per chi si reca da un carrozziere di fiducia invece di riparare l’automobile presso gli esercizi convenzionati, è stato abolito. Come sono state abolite - ma questa è una buona notizia - anche le commissioni su bancomat e carta di credito per chi fa benzina o gasolio e spende meno di 100 Euro.