Guida sicura

Ammettiamolo: prendere la patente non vuol dire saper guidare bene immediatamente. La guida, come ogni altra cosa, richiede tempo ed esperienza per poter "affinare la tecnica". Spesso però ci si trova in condizioni in cui nemmeno il tempo e l'esperienza si rivelano sufficienti e allora si rende necessario un elemento in più: la tecnica.

E solo approfondendo la conoscenza dell'auto, del fondo stradale e di una serie di condizioni esogene che si può arrivare a dire “non sono un automobilista, sono un pilota”.

I corsi di guida servono a tutto questo e ce ne sono di diversi tipi: quelli delle autoscuole, che solitamente sono teorici; corsi pratici che si tengono all'aperto, in genere in un piazzale, utilizzando l'automobile di proprietà dell'allievo e con la simulazione di situazioni minime di disagio. Infine, e in questo caso possiamo parlare di “corsi di guida sicura” tutti gli effetti, esistono agenzie altamente specializzate che, dotate di autodromo di proprietà, possono simulare con le tecnologie di cui dispongono reali situazioni di semi-ingovernabilità del mezzo all'interno di un circuito chiuso al traffico, che garantisce la sicurezza dell'allievo.

Durante i corsi si passa dunque dalla teoria alla pratica in compagnia di istruttori qualificati che hanno il compito di insegnare in che modo deve essere gestita la propria auto in situazioni di guida negativa (quelle in cui il conducente si trova a dover controllare l’auto in condizioni critiche) e come impedire che possano verificarsi situazioni limite spiacevoli quando si procede in situazione di guida positiva.

Solitamente i corsi di guida sicura sono sponsorizzati dai datori di lavoro quando i dipendenti sono autisti di professione, si pensi ad esempio ai conducenti dei mezzi pubblici, delle auto blu, degli autonoleggi. Sicuramente una grossa platea è composta dai tassisti, ma anche le persone che non lavorano con l'auto sono sempre più interessate a questa opportunità che permette di accrescere la propria sicurezza e quella degli altri.