Caro 2014,
non sei stato un anno bellissimo, sei stato un “tipo”, come l’amico o l’amica che si vuole presentare, ma che sappiamo benissimo che non sia un bronzo di Riace o la Venere di Canova.
No, non rimanerci male. A ben vedere sei più come una segnalazione scolastica: “Brillante, ma non si impegna. Sensibile ai richiami”. Che vuol dire che poteva andare meglio e che poteva andare peggio: vinciamo tutti.
Sei stato vanitoso, questo sì.
Nelle ricerche di Google tutti si sono chiesti come farsi le selfie, lo sai?
Magari fosse stato “Come evitare l’appannamento del parabrezza dell’auto?”. O che so, “Come disdire il Canone RAI”. Magari sarebbe stato più utile anche una guida su come si sviluppa la lanuggine dentro l’ombelico, una delle domande esistenziali che attanaglia i più grandi ricercatori dell’Università del Massachusetts.
Vanitoso, ma pulito.
“Perché vengono le blatte” è la grande domanda dell’anno. Avrei preferito più un “Perché aumentano le multe?”, ma posso immaginare che l’igiene sia più importante di una contravvenzione.
Al di là di tutto qui ci si è impegnati a fare del nostro meglio per garantire sempre e comunque qualcosa che viene sempre cercato da tutti: il risparmio. Perché tra le parole e gli argomenti più ricercati su Google dagli italiani c’è “risparmiare”, in relazione ad altri termini quali batteria dell’iPhone, bolletta e carburante. Tutte cose, capirai, che mi sono impegnato ad approfondire.
Che la responsabilità è forse la chiave di tutto, credo. Scegliere di essere, scegliere di investire, ma soprattutto scegliere di credere: è tutta questione di responsabilità. Guardarsi allo specchio ogni giorno ed essere felici di quello che si vede significa essere degli eroi, in tempi come questi, in un anno come te, caro 2014. È chiaro che la perfezione non esiste, ma esiste la perfettibilità e la voglia di migliorare, ma ancora una volta converrai che si tratta di responsabilità, come la volontà di crescere insieme.
Cosa resterà degli anni ’80 lo lasciamo a una canzone.
Cosa resterà degli anni ’10 lo stiamo costruendo.
Fa una certa impressione, vero?
A vederlo così sembra di riferirsi al 1910. E invece sono i frutti della seconda decade degli anni 2000: a raccontarli saranno un giorno i figli e i nipoti, gli stessi che oggi non possono fare a meno di computer, tablet e smartphone. Saremo sempre più connessi, questo è inevitabile.
Caro 2014, che dirti? Ti ho incontrato con tanti buoni propositi, alcuni portati a termine, altri trasferiti al 2015, l’anno che ti ha appena dato il cambio. Tu prenditi pure la tua meritata vacanza e teniamoci in contatto, perché l’esperienza è quello che rimane quando la responsabilità incontra il tempo.
Che? Il 2015? Come sarà, dici? Chiediglielo.
Io voglio viverlo, ora che ci siamo appena conosciuti.
Ti chiedo solo un ultimo favore, 2014.
Puoi dire a tutti i miei collaboratori che sono fiero di loro?
E a tutti i miei utenti che sono orgoglioso di essere al loro servizio?
Al 2015 ci penso io, non preoccuparti.
Un caloroso abbraccio,
6sicuro.it
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